"Tu chi sei?"
Non avrei mai creduto che una semplice domanda potesse fare tanto male e farmi sprofondare nel più profondo abisso. Togliermi il respiro e costringermi a ricacciare indietro le lacrime.
Ho 18 anni e non piango da quando ne avevo dieci …
Eppure non ce l’ho fatta a guardarlo in viso e sono scappato dicendogli semplicemente “Scusa ho sbagliato”.
Se avessi saputo che sarebbe finita così non gli avrei mai permesso di entrare a piedi pari nella mia vita.
Tutta la vita e le certezze di Joshua crollano nell'attimo in cui Theo, il suo ragazzo, dal suo letto d'ospedale gli rivolge quella domanda.
Un incidente in moto e tutto quello che avevano condiviso quell'estate spazzato via in un attimo.
Il loro amore è davvero finito oppure il cuore di Theo continuerà a cercarlo disperatamente?
E Joshua perdonerà mai Theo per averlo dimenticato?

Louis vive una vita non così tranquilla in un quartiere non altrettanto tranquillo. L'inizio dell'università doveva essere una cosa facile per lui, un nuovo inizio, ciò fino a quando non scopre che il suo nuovo vicino di casa è Harry Styles, e loro due si odiano, quindi innamorarsi di lui è decisamente fuori questione.
(O: dove Harry e Louis hanno un passato complicato, Niall organizza fin troppe feste, Zayn certamente non si sta innamorando, e Liam vuole solo che tutti vadano d'accordo.)
PS: AU; Traduzione. Tutti i diritti della storia vanno all'autrice 'thecoloursneverfade' su AO3, noi abbiamo solo tradotto.

[Chiamami col tuo nome]
Avevo l’altra mano di Oliver un poco tra i capelli, un poco sulla guancia. Solleticava i miei zigomi, il pollice mi carezzava la gola. Gli sfioravo il viso a mia volta. I miei occhi nei suoi.
Un respiro ed eravamo in America. In una stanza piccola, caotica. In una stanza piena di noi.

“Nella quinta puntata della seconda stagione, Don Pietro ordina a suo figlio Gennaro di recarsi a Trieste per negoziare con Ciro e l'Alleanza. É una trappola per vendicare la morte di Donna Imma. Il giovane Savastano tende un agguato al rivale nella sua camera d'albergo, mettendolo così alle strette.”
-In ginocchio!
Mi piace vederti così...-
AVVERTENZE: Genny/Ciro, slash, sesso orale, linguaggio scurrile, la fervida immaginazione di Genny.
Per quanto mi riguarda, se fai inginocchiare qualcuno davanti a te un voi-potete-immaginare-cosa è la naturale progressione degli eventi.

Sono passati quattro mesi da quando Blaine ha spedito una lettera a Kurt chiedendogli un po' di tempo per capire chi fosse veramente, sistemare gli errori di una vita ed essere se stesso. Quattro mesi che, poco a poco, hanno distrutto Kurt portandogli via ogni piccola certezza. Quando torna e si presenta sulla soglia del suo appartamento, Blaine sa che adesso niente e nessuno potrà mettersi tra di loro. Ha solo un desiderio: riavere Kurt e poterlo amare come non è mai riuscito a fare prima. Ma Kurt è davvero pronto a perdonarlo, lasciandosi alle spalle tutti i momenti bui?
Tra nuove e vecchie amicizie, il futuro che incombe e sempre nuovi ostacoli, Kurt e Blaine devono combattere demoni mai davvero scomparsi e ritrovare il coraggio di ricominciare da zero. New York però non è di certo il McKinley e loro non sono più due ragazzini che devono nascondere il loro amore al mondo intero. E' tempo di combattere, di perdonare ed avere sempre coraggio, per dimostrarsi che, nonostante tutto, non è poi così difficile afferrare con le dita il Per sempre.
(Sequel di One more night)

Harry e Louis si conoscono ormai da due anni e un giorno del 2012 quando vanno in campeggio, si accorgono che provano qualcosa l'uno per l'altro, ma nessuno dei due lo dice a l'altro. Louis prova a dimenticarlo cercando sollievo in una ragazza, Eleonor, mentre Harry in varie storie che non gli permettono mai di dimenticare ciò che prova. Ma che succede se si inizia a fantasticare in un bagno?...

"Lui mi ha messo le corna e mi ha piantato dicendomi che non mi amava più, che vedeva un'altra da sei mesi e che era meglio lasciarci.
E io avrei voluto piantargli il coltello in mezzo agli occhi.
E in più... il Nerd sta suonando la chitarra. Alle nove del mattino. Di domenica. Dio, lo ucciderei spaccandogli la chitarra in testa.
Lancio via i cuscini, mi alzo e vado verso la porta finestra, guardando quella di fronte, quella della stanza del Nerd. Faccio scorrere la porta finestra e percorro a grandi passi la breve distanza che ci separa.
«Vuoi smetterla?» sbraito battendo il pugno sul vetro, «Te la ficco nel cu-»
La porta finestra si apre.
«Sì?»
E questo è il Nerd brufoloso? Oh. Mio. Dio.
«Piantala di suonare.» dico, puntando lo sguardo sul suo viso, «Io vorrei deprimermi in pace e tu, con la tua musichetta allegra, me lo impedisci.»
«Tu devi essere Lindsay.» dice lui. «Io sono Ryan.»
«E chi se ne frega?» sbraito.
«Bel pigiama.»
Che cosa? Che cosa?"
***
"Io lo odio. Giuro che lo odio, 'sto cretino di Ryan.
Lui ride, «Che c'è?» domando.
«Oh,» dice, «Adesso mi odi, ma poi mi amerai, lo so.»"

Ricordo perfettamente quella notte di due anni fa'. Quella notte cambiò per sempre il corso della mia vita.
Io ero il classico ragazzo bello e viziato. Appartenevo a uno delle famiglie più ricche della città. Ero il bullo della scuola. Tutti avevano timore di me. Mi sentivo un re. Qualunque cosa volessi, ero sempre accontentato. Se non potevo averla, facevo qualche scenata isterica ai miei genitori ed ero immediatamente accontentato. Non dovevo fare fatica per ottenere quello che volevo. Per me erano degli sfigati quelli che nella vita dovevano sempre lottare per raggiungere i loro obiettivi. A me era tutto di dovuto. Potevo avere senza chiedere.