Dalla storia:
“Magari è vero che le persone non sono mai come sembrano, Pirandello aveva perfettamente ragione. Ognuno di noi indossa una maschera. Solo che fino ad ora ero convinta che l'unica che usasse Roberta Della Corte fosse una maschera esfoliante per liberare i pori” constatò Chiara.
Chiara e Roberta sono due liceali qualunque: a Chiara piace leggere e studiare, stare in mezzo alla natura e portare i capelli rossi legati in una treccia. A Roberta piace ostentare la sua bellezza statuaria, mostrarsi in centro a fare shopping con il suo ragazzo e nascondere i propri pensieri in fondo all'alcol.
E allora perché, dopo quattro anni passati ad odiarsi, sentono lo strano desiderio di capirsi a vicenda?
Fra amiche iperprotettive, genitori sempre assenti, scontri diretti e qualche attacco di panico, Chiara e Roberta capiranno finalmente che c'è qualcuno disposto a cicatrizzare le loro ferite.
[STORIA CONCLUSA]

Forse, se Josephine non avesse sostenuto sua sorella Oscar, insegnandole ad ascoltare il proprio cuore e spingendola di fatto ad accettare l'amore di André, non sarebbe successo nulla di irreparabile alla famiglia Jarjayes. Ma Josephine non è pentita di ciò che ha fatto, tutt'altro: il destino della sorella minore non poteva che essere fuori da ogni schema, come sempre da quando è nata. Ma per quanto riguarda il destino della stessa Josephine? Esiste davvero anche per lei quella felicità completa che Oscar le scrive di aver trovato? E come si può sperare in un futuro felice, quando, già all'inizio del 1787, la Francia sembra destinata a scivolare inesorabilmente verso il baratro?
Dopo le Le amicizie pericolose, continua lo scambio epistolare tra Oscar "Françoise" Grandier e Josephine de Jarjayes de Liancourt.

Le profonde ferite di un fallimento hanno spinto Michiru Kaioh, psicologa specializzata nel trattamento dei reduci di guerra, ad abbandonare il suo lavoro, tentando di scendere a patti con i sensi di colpa. È quindi con riluttanza che accetta, dopo alcuni anni, di occuparsi del caso di Haruka Tenou, giovane ufficiale dell’US Army che deve fare i conti con i fantasmi dell’Iraq.
L’incontro con Tenou riserverà non poche sorprese a Michiru ma sia per il medico che per il soldato inizierà, inevitabilmente, un lento cammino di crescita e di ritorno alla normalità, demolendo certezze e convinzioni per ricostruire sulle macerie di vite vissute a metà, e di ferite non ancora del tutto sanate.
E nella consapevolezza che nessuna delle due, ormai, potrà più fare a meno dell'altra.
[Haruka x Michiru]

Veronica e Adam: due fratellastri edonisti, anticonformisti, che non credono nell'amore, ma solo nella promessa con cui si sono vicendevolmente legati anni prima.
Terence: la migliore amica di Veronica e Adam, che ancora non è una donna.
Liberty: una quasi-diciottenne che nasconde la propria passione per il per il mare e i propri dubbi sessuali dietro la facciata di una normale e timida diciassettenne.
William: un ventenne vittima di bullismo per via di una dichiarazione del tutto fortuita e per niente voluta.
Amber: una diciassettenne che ha dovuto abbandonare la sua unica passione, la danza classica, perché rimasta incinta.
Serena: una professoressa di lettere moderne che ha alle spalle un marito sposato troppo presto e un figlio in piena fase adolescenziale.
Cedric: un aspirante artista con tanti sensi di colpa, nascosti dietro una maschera da burlone lavoratore.
Sam: un animo determinato nato dalle difficoltà avute in famiglia, in lavoro, in amore, e nel proprio stesso corpo.
Per ognuno di loro, una sfumatura di un colore diverso, sullo sfondo di una delle più grandi città del pianeta e, più ampiamente, in un mondo in cui non possono essere considerati solo il bianco o solo il nero assoluti.
Quando, invece, il mondo diventa colorato: e più precisamente, di tutti i colori dell'arcobaleno.

Due voci, due sorelle (e due autrici, VeronicaFranco e pamina71, che qui si pongono in una veste un poco inedita rispetto al loro solito).
La maggiore, fiore dell'aristocrazia, è irriverente, nonostante il pessimo matrimonio che porta sulle spalle, trancia giudizi a destra e a manca, ottima conoscitrice delle persone, della moda, dell'animo umano, sparge opinioni e consigli come farebbe un seminatore col ventilabro. La sua forza è roccia, albero, terra accogliente.
La minore è un soldato e un comandante. Come tale da sempre rifugge la debolezza, le lettere leziose e i capricci da donne, ma pure l'onestà dei sentimenti e dei desideri, la sincerità che è pericolo e rischio. Vergine di ghiaccio, ha covato finora il proprio fuoco senza osare mostrarlo, ma qualcosa sta cambiando...
Specchi di mondi diversi, sapranno le due sorelle raggiungersi?
L'unico luogo possibile è quello in cui le parole sono inchiostro e il cuore carta.

Un prologo, interludi, movimenti e un epilogo. Siamo ad Ecbàtana, in Persia, nel 324 a.C. – Efestione, sul letto di morte, ci racconta in prima persona il dramma di attendere il compagno della sua anima. Alessandro sta giungendo da Babilonia, ma nell’attesa i minuti che gli restano sembrano lunghi come ore, sebbene gliene rimangano pochi. È così che si aggrappa caparbiamente alla vita, immergendosi nella lotta come ha fatto durante l’intero corso della sua esistenza, scorrendo in rassegna gli avvenimenti che l’hanno portato fino a quel momento…per valutarli alla luce del più sincero dei modi: l’ultimo respiro. Dalla prima persona dell’interludio si passerà, in un costante intrecciarsi, alla terza persona dei movimenti, dove si delineeranno, attraverso dei flashback, la figura di Alessandro e i motivi della nascita di un rapporto così saldo, a partire dal primo incontro tra i due, avvenuto durante l’infanzia. Una storia che narra di un sogno di gloria, su uno sfondo di guerra e di sangue, retto da un’amicizia che trova la sua vera dimensione nell’amore…un sentimento e un'impresa racchiusi nella definizione di "un’anima in due corpi".

È allo sbocciare della primavera, però, che la malinconia si fa più struggente, quando tutto intorno a me resta grigio: alla mia vera casa il sole permetteva di far vagare lo sguardo per miglia e miglia lungo la brughiera. E l'erica fioriva rigogliosa, tingendo di rosa e lilla ogni cosa. Persino la collina. La nostra collina viola.
La stessa Inghilterra di Jane Austen, la stessa Inghilterra in cui amore e matrimonio non son certo sinonimi. Soprattutto se chi ami porta, come te, lunghi ricci e un corsetto.

"Se me lo chiederai, ti lascerò andare. Ti lascerò a Lui che non senti più, ti lascerò ad amicizie passate, a vecchie storie ammuffite. Ti lascerò con l’illusione che sia perché non voglio starti accanto, ti lascerò vivere e per questo ti chiedo solo un favore…
Vivi per me…"
Si può essere amiche eppure non esserlo? Si può essere legati a qualcuno e non sapere per cosa? Il confine fra affetto e amore è labile come un respiro. Cosa succede quando lo oltrepassi?
(INCOMPLETA)

[Seguito di Fior di Pesco ]
Maria Cristina, Federica e tutti gli altri sono tornati! Li troviamo alle prese con una stravagante e rilassante vacanza in Inghilterra, circondati dai bislacchi cugini di Walter. Al rientro, però, tutto dovrà tornare alla normalità e le vecchie questioni irrisolte andranno affrontate: le incomprensioni, i litigi, le separazioni, nuovi fratellini e occasioni uniche di dialogo con persone insospettabili. Purtroppo accadono cose che nessuno può prevedere.
Dal capitolo 10: [...]«Tranquilla, nessuno ormai se lo ricorda più. Le stronze sono passate di moda, ma non dirlo alle altre». Maggie sogghignò.
«Ma noi stavamo parlando di te», gli fece notare sollevando le sopracciglia con aria eloquente.
«Oh, giusto. Olivia. Una stronza», gemette lasciandosi cadere all’indietro nello schienale del divano.
«Vado a prendere l’artiglieria pesante», sentenziò Margherita alzandosi in piedi. Davide la guardò perplesso per qualche secondo. «Il gelato, Davide». Questa volta fu lui a scoppiare a ridere.[...]

In seguito all'abbandono della dolcissima Tess, ragazza con cui una storia si prospettava bene, Rachel ne rimane profondamente ferita. Solo con l'aiuto e il sostegno di un cameriere maniaco e premuroso allo stesso tempo, riuscirà a riacquistare il buon umore e la voglia di vivere. Ma quando scoprirà da chi il suo salvatore è stato mandato e per quale motivo, non saprà più se potrà fidarsi di lui o meno.
Una storia nella quale davanti all'amore non si fanno differenze tra i sessi, dove se si ama una persona la si ama per com'è dentro, e non solo per cos'è fuori.
P.S.: Si avvisano i lettori che, anche se negli avvertimenti vi è segnato "femslash", questa è una cosa che persiste soltanto per i primi capitoli, visto che alla protagonista piacciono entrambi i sessi (per sicurezza ho segnato anche "Het").
Tenevo a precisarlo, per fare in modo che nessuno ne rimanesse deluso in seguito.
P.P.S.: Storia sospesa a tempo indeterminato causa trasferimento, rottura del pc e perdita dei capitoli scritti.

Ma entrambe erano due persone che amavano l’amore, non potevano non amarsi. E allora Flavia scrisse le sue amate parole a Francesca; quello cambiò tutto. Che cosa sarebbe successo se non avessero mai più riprovato a stare insieme, a creare quella routine? Avrebbero vissuto bene con altre persone? O sarebbero rimaste spaccate a vita entrambe?

Emily Rochester, giovane addestratrice di cavalli dal passato difficile, è assunta nelle prestigiose scuderie LaMosse, dove, tra adolescenti teneri e stravaganti e padroni senz'anima, il suo cuore si dividerà tra due modi diversi, ma complementari, di amare qualcosa e qualcuno.

« Dopo aver visto decine di morti ammazzati, imbrattati del loro sangue che si mescola allo sporco, esalanti odori nauseabondi, guardati con curiosità o indifferenza professionale, scansati come rifiuti pericolosi o commentati da urla convulse, ne ho ricavato una sola certezza, un pensiero tanto elementare che rasenta l'idiozia: la morte fa schifo. » Roberto Saviano - Gomorra
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Fra faide sanguinose, ragazzini allo sbando, ritorni inattesi, amicizie improbabili e strane coppie, Athens è teatro di un'epica saga ambientata nel sottobosco legato alla potentissima Organizzazione, l'associazione malavitosa più potente degli Stati Uniti.
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Dite sedeva su un cassone di legno, annoiato. Si rigirava fra le mani una rosa rossa, senza degnarsi nemmeno di alzare lo sguardo su quel vicoletto squallido dai muri scrostati e scribacchiati. Gli sembrava di essere rinchiuso in quelle giornate sempre uguali.
Aspirò il profumo della rosa che, ormai moribonda, esalava aromi dolcissimi, riuscendo quasi a coprire il perenne puzzo di nicotina che accompagnava i suoi amici. Di Death Mask in particolare.

Se Nanny si fosse rifiutata di accondiscendere il generale, andandosene a servizio altrove? Se avesse lasciato Oscar tutta sola a vedersela con l’educazione maschile imposta dal generale, senza che né lei né di conseguenza André, il suo punto fermo, potessero prendersene cura? Se André da piccolo fosse stato adottato da un nobile ed avesse mantenuto il suo carattere posato, ma spiritoso come da ragazzo? Se Victor non avesse dovuto sfidare Oscar diventando il suo innamorato, fedele, solitario vice? Se la bionda avesse scelto di non arruolarsi nella Guardia Reale, ma di ritirarsi ad Arras, arrivando a conoscere prima del tempo le condizioni di vita dei suoi contadini? Se questi due giovani uomini avessero saldato una amicizia ed Oscar ci fosse finita in mezzo? Ovviamente, più monelli, se non un poco libertini, in quanto ancora non conoscono la donna della loro vita, OOC per via delle diverse esperienze in gioventù e dello stato sociale.
“Re del mondo”, come Jack sulla prua del Titanic, quando la gioventù rende invincibili, quasi arroganti nella certezza di potere tutto, esponendosi di conseguenza. Tanti “se”, una sola grande svolta.” Con FAN ART