" Non voleva lasciarlo andare. Per più di un anno Junhong era stato la sua libertà, il suo modo di uscire dalla triste monotonia della realtà. Era stata la ragione di ogni sua scelta. E adesso non ci sarebbe stato più niente del genere fino a chissà quando. Sentì la voce di sua madre e sua sorella chiamare il suo nome in lontananza, non poteva lasciare che scoprissero il suo piccolo principe. Lo accompagnò allora ai cespuglietti, lasciandogli la sua giacca e avvolgendolo in essa come un fagottino.
- Lo hyung tornerà e giocheremo ancora insieme. Cresci e diventa forte e tanto, tanto felice Junhongie. -
- Hyung, non... -
Non voleva che lo supplicasse di non andare, non voleva sentire quelle parole perchè avrebbero squarciato maggiormente il suo cuore. Portò un dito davanti alla bocca minuta del bimbo, zittendolo, poi sorrise e gli diede le spalle, correndo via, verso un futuro degradante, senza di lui.
Junhong lasciò cadere il Tigro per terra, in una pozzanghera e allungò le manine bianche verso quella che era ormai la sua ombra immersa nella pioggia fitta. Proprio come la prima volta tendeva le braccine verso la sua sagoma che si allontanava.
- Non lasciarmi solo hyung.. - "

Quella notte, il suono ovattato dei loro respiri irregolari, incorniciava i movimenti disperati, e bisogni di attenzioni reciproche, dei loro corpi.
Quella notte, il vetro della finestra aveva perso la sua trasparenza, perché rivestito da una sottile patina d'aria condensata.
Quella notte, faceva particolarmente freddo; quel freddo tanto pungente da penetrare nelle ossa, così raggelante da rendere ostico ogni qual tipo di movimento. Quel freddo che riduce la pelle ad un mero rivestimento secco, ancor più arido della sabbia del deserto.
-
[TaoRis] [ twoshot ]

«Stai tremando.. » sussurra Tao, come perso, mentre vaga con lo sguardo sul viso di Yifan. Lentamente le sue dita scivolano lungo il viso dell’altro, sfiorandone la mascella.
Yifan annuisce, nonostante la sua testa gli suggerisca tutt’altro – magari di scappare, prima che sia troppo tardi - e lascia che la propria pelle venga sfiorata ancora dalle dita di Tao.
-
[TaoRis]

{OT12 -> Baekyeol - Kaisoo - Hunhan - Taoris}
"L'oracolo ha visto i dodici uniti. La guerra è scoppiata tra le Nazioni. Dobbiamo prepararci alla battaglia."

❝ These love poems I’ve written for you
I’ve been sending them for 15 years
And still no reply
And still no reply ❞

«Sono felice che tu mi abbia chiesto di riuscire, sai?» iniziò subito a parlare, troppo felice per stare zitto e trattenere il fiume di emozioni che aveva dentro.
Era una qualità a doppio taglio, quella di Yeol: l’esprimere sempre e comunque le sue emozioni, i pensieri, era una dote che Baek ammirava; circondato per anni da gente che lo commiserava, con un sorriso amaro e dispiaciuto sulle labbra, aveva iniziato ad odiare tutto ciò che potesse sembrare premeditato.
Con Chanyeol non rischiava ciò: con il passare dei giorni, aveva capito che ogni suo gesto, ogni sua parola non veniva fuori da un atteggiamento studiato, ma da quello che sembrava il comportamento di un bambino. Assolutamente spontaneo e incorrotto.
Tuttavia, delle volte tutta la spontaneità del più alto lo metteva a disagio: non erano rare le volte in cui Chanyeol avesse espresso il suo affetto per lui, carezzandolo e dicendo a parole ciò che provava, e per Baekhyun, abituato alla solitudine e un clima formale e rigido, non era così spontaneo accettare e ricambiare tutto quell’affetto reso così esplicito.
ChanBaek~

"Il gioco è bello quando dura poco", dicono. È davvero così per ogni gioco o per alcuni vale la pena rischiare di andare oltre?
[ JRen; MinRon ]