Sana è un idol per bambini, e decide di ritornare a Tokyo per passare gli anni della sua adolescenza insieme ai suoi amici. Quello che non ha previsto è Akito Hayama. Un incriminale, una persona da non frequentare. Ma che lei decide di portare a casa comunque.
"Puoi chiamarmi come ti pare; sappi solo che da tutti vengo chiamato l'Anonimo."
INCOMPLETA

[...]
Mi chiamo Fine Dawn è sono un mostro.
La mia vita non ha senso.
Tutti mi odiano.
Vorrei morire.
[...]
___________________
Una nuova fic, appena sfornata!
Buona lettura :33
Un Bacio Marika

Ciao! Questa è la prima ff che scrivo , spero vi piaccia.
Prologo: Kagome Higurashi è una quindicenne alta, slanciata, con capelli neri come la pece e occhi color cioccolato fondente , ha anche un carattere molto solare e allegro ; abita nel tempio di famiglia con sua madre, suo nonno e il suo fratellino sota.
I suoi due migliori amici sin dalle scuola elementari sono Sango, una ragazza un pò più alta di lei , un fisico slanciato, capelli castani legati quasi sempre da una coda alta , dei occhi dolci e un carattere incoraggiante ed a volte irrascibile e poi c è Miroku che è il ragazzo di quest ultima possiede dei occhi blu profondi come il mare , capelli mori corti legati in un codino , un fisico da atleta ed un carattere libertino e premuroso.
I nostri tre amici frequenteranno il loro primo anno di scuola superiore a Musashi High School dove la nostra Kagome si scontrerà con un ragazzo bello ma con un brutto carattere ; chissà cosa succederà tra i due? .
Se vi ho incuriosito leggete e commentate!

È il night Club di cui parlava Santa.
Entro. Non so nemmeno perché.
Lavorare in un night club? Io?
- è un modo veloce per fare soldi, per svagarti e per liberare la mente dolcezza.
Liberare la mente?
Potrebbe aiutarmi a dimenticare Kanata.
Sarebbe come una via di fuga.

Lo guardai negli occhi, in segno di sfida, pur sapendo che non sarei riuscita a sostenere il suo sguardo a lungo. I suoi occhi erano profondi e allo stesso tempo impenetrabili. Chiunque guardasse una meraviglia del genere rischiava di rimanere intrappolato per sempre dentro quel turbine di mistero e bellezza.
Rimasi incantata a guardare quegli occhi tremendamente belli, fino a quando mi accorsi che tra le sue labbra si faceva strada un sorrisino sempre più impertinente. Distolsi immediatamente lo sguardo imbarazzata.
Lui lo sapeva. Sapeva ciò che era in grado di provocare con i suoi occhi, il suo sorriso, i suoi modi di fare, i suoi modi di sfiorare. E sfruttava questa capacità a suo piacimento. E tutti ci cascavano. Ma io no, non ci sarei cascata. Mai. Lo promisi a me stessa.

Ciao!Chiarisco subito che è una redmoon vorrei fare una trentina di capitoli comuqnue parla di Fine che sta per trasferirsi il giorno subito dopo il nuovo anno è una ragazzina solare ma ingenua, Shade è un tipetto abbastanza freddo e anche solitario, cosa sucederebbe se questi due si incontrassero?
Tratto dal primo capitolo:
-Io non faccio amicizia con le ragazze io ci gioco con le ragazze-
Disse con aria maliziosa
- Ah ho capito! Ok allora che ne dici di giocare a pallavolo?-

In questa nuova fanfictio ci sara un nuovo personaggio principale.
Cosa succedera ?
Nasceranno nuove amicizie o amori?????

Prendete Sana e rendetela timida e introversa ma sempre solare e simpatica; poi prendete Akito e rendetelo bastardo tanto quanto per tradire la nostra povera Sana con la sua migliore amica ovvero Fuka e poi come ultima persona prendete una ragazza il contrario della nostra Sana ovvero una showgirl che ama divertirsi che in questa fanfiction farà la parte della "fata madrina" che cambierà il caratere della nostra protagonista rimasta sotto shock per il tradimento di Akito...
Questa è la mia fanfiction e se vi ho incuriosito leggete e se vi piace recensite e se ho sbagliato qualcosa oppure c'è qualcosa che non vi piace recensite lo stesso per avvertirmi io accetto qualsiasi recensione positiva, neutra e negativa... ok adesso vi lascio alla storia!

Chissà se in questo momento anche tu stai guardando fuori dalla finestra e magari stai pensando a me. Scuoto la testa cercando di cacciare quel idea. Lui non sta pensando a me, non gli importa minimamente di cosa faccia o di come mi senta.
Non gliene è mai importato.
Dalla storia:
«Non posso credere che tu stia buttando tutto all'aria per una cosa successa tre anni fa»
«Tu hai fatto esattamente la stessa cosa! Ti ho detto che ti amavo e non mi hai degnato di una risposta, te ne sei andato!» dissi prima di uscire da quella stanza che mi stava soffocando.

Dal primo capitolo:
[...]-Ascolta, non ti conosco quindi non so che intenzioni hai ma sappi che la scuola non può permettersi degli studenti nullafacenti e che non rispettano le regole, quindi, prova solo ad abbassare la rispettabilitá della scuola e giuro che troverò il modo per farti buttare fuori- continuai a guardarlo negli occhi sorridendo.
-Non fumare a scuola, non bere a scuola, non ubriacarti e , se lo fai, non dire a nessuno che studi qui. Segui le lezioni, studia,impegnati nelle attività,  non sporcare la mensa o qualsiasi spazio della scuola e, cosa più importante, osserva le regole.-
Fece un fischio e rise.
-Questa si che é accoglienza; posso respirare almeno?- [...]
-Questo é il tuo armadietto,  cambia la combinaziond se non vuoi che qualcuno frughi tra le tue cose.-
Notai che con se aveva uno zaino e lo mise dentro senza molto ordine.
Appena aveva sollevato lo zaino i suoi muscoli avevano fatto un guizzo e si erano irrigiditi per poi rilassarsi quando lo aveva lasciato.
-Se vuoi guardare anche gli addominali puoi dirlo. Basta solo chiedere- disse con un tono odiosamente sensuale. Sentii le guance arrossire e gli strappai i fogli dalle mani cercando un pretesto per cambiare argomento.

Rein si prepara per la grande cerimonia, il suo matrimonio ormai è alle porte.
Fine corre spensierata per i campi di grano sotto lo sguardo attento della donna.
Due gemelle, lontane ma collegate.
Ma il tempo di tornare ormai è arrivato. Riusciranno le due ad incontrarsi? Ed il loro incontro sarà una riappacificazione o una separazione?
Non è il destino l'artefice del nostro futuro, siamo noi che lo costruiamo, mattone per mattone, ci riempiremo di graffi e di ferite ma andremo avanti. Perché se ci fermassimo vorrebbe dire che ci arrenderemmo. Ma noi non ci arrenderemo mai. Anche con le mani graffiate continueremo a costruire la nostra casa finché il nostro spirito non avrà pace, finché non saremo felici, solo allora potremo fermarci perché vi sarà una'altra casa da costruire. Ma questa volta non saremo soli.

Il mio nome è Seira Swan, frequento il quarto anno di liceo a Londra.
Il mio incubo peggiore inizia oggi. proprio a scuola quando ho incrociato quei occhi.
No.
I suoi occhi.

-Certo. Shade! Vieni a vedere la tua sorellina appena nata!- chiamò il padre. Un bellissimo bambino di due anni entrò correndo felice della nascita di sua sorella. Si avvicinò al letto a, sollevato dal padre, potè vedere la piccola creatura dormiente. Il piccolo aveva dei morbidi e ribelli capelli cobalto e due zaffiri al posto degli occhi. Tutto suo padre. Nonostante la tenera età, sapeva già parlare come un adulto, infatti lo chiamavano "il bambino prodigio".
Fissò la sua sorellina neo-nata e gli si illuminarono gli occhi.
LongFic ♥ Redmoon ♥
Dedicata tutta alla mia stellina Alessia ♥ Buona lettura.
[STORIA SOSPESA MOMENTANEAMENTE. POSSIBILE AGGIORNAMENTO VERSO GIUGNO.]

Fine e Rein non sono due semplici gemelle.
Sono delle Kiran, ovvero per metà umane e per metà animali. Dei mezzi demoni per intenderci.
Stanche della monotonia del loro villaggio decidono di avventurarsi nel mondo che si cela oltre l'Ultimo Ciliegio della loro terra.
Come si troveranno nel mondo degli umani?
(RedMoon, BlueJewel)

Da capitolo:
- Pensavo foste scomparsi tutti. - disse lui tastando il muro con la mano.
Quando si accese la luce la figura si voltò verso di lui, sorpresa. Sorinozuka chiuse la porta e raggiunse la figura.
- Dove eravate finiti, Yukinokouji? - le chiese.
La donna sospirò per lo spavento.
- Non farmi spaventare così! - lo sgridò lei.
- Scusa. - borbottò lui guardandola, con le mani in tasca.
[ ... ]
- Cosa c'è? - gli chiese mentre lui la osservava. Sorinozuka scosse appena la testa.
Yukinokouji tornò a frugare nella borsa mentre con lo sguardo aggrottato ci guardava dentro.
Sorinozuka la osservò, immobile, attentamente. Per la prima volta, in tutta la sua vita si fermò ad osservarla attentamente.
[ ... ]
- Cosa stai cercando? - le chiese subito dopo averla sentita sbuffare.
Yukinokouji lo guardò arrabbiata. - Una cosa importante. - rispose, secca.
- Un cosa importante... - ripeté lui. - Cosa sarebbe così importante?
- Non sono affari tuoi. - rispose lei.
- Come sei acida, Nobara. - le disse lui, con un sorriso divertito.