Raccolta di drabble e flashfic a tema Parent!lock.
Prompt:
-"Sherl si può sapere cosa diavolo hai fatto col mio stetoscopio?";
-Primo giorno di asilo;
-Hamish vuol sapere perché i suoi papà non si baciano mai in pubblico, come tutti i genitori dei suoi amici;
-"Papà, possiamo prendere un cane?";
-Hamish fa piangere la maestra;
-"Non lascerò che porti nostro figlio sulla scena di un crimine, Sherlock! Ha sette anni, per la miseria!";
-"Quando mi fate un fratellino?";
-Hamish porta a casa la sua fidanzatina delle medie e Sherlock le fa domande e deduzioni imbarazzanti;
-Hamish impara a leggere sui referti delle autopsie di Molly;
-John è tentato di iscrivere Sherlock all'asilo;

Diverse flashfiction e drabble nel fandom di Sherlock (Mystrade, Johnlock...)

Ora Stiles non era un grande esperto in astronomia e tanto meno in – come poteva definirlo – bestialogia, ma se era sopravvissuto in mezzo a zanne, artigli, lupi con strane e malsane – in particolare per lui – voglie di carne e sangue una volta al mese e lucertole troppo cresciute, un motivo c’era: il suo infallibile istinto spostato con la sagace e intuitiva mente. Se questa felice unione iniziava a strillargli che c’era qualcosa che non andava bene, chi era lui per non assecondarla?
[Sterek, post seconda stagione]
Mi duole dirlo, ma per ora non riuscirò a finirla T_T ho perso completamente l'ispirazione e non voglio scrivere l'ultimo capitolo da cani o proporvi qualcosa che non sia all'altezza dell'affetto che mi avete mostrato!

[Canon Reverse!] Stiles è un alpha adulto che lavora come mediatore culturale, deciso a restare a New York per aiutare dei giovani ragazzi un po' persi, soprattutto quelli che in realtà sono delle creature sovrannaturali - come Isaac, Kira e Malia. Non ha dei bei ricordi né di Beacon Hills né degli Hale - la famiglia storica di cacciatori di Beacon Hills - ma quando Talia lo invita a tornare in possesso del suo territorio, Stiles si ritrova a ritornare lì e affrontare il passato e un ragazzino cacciatore arrabbiato con il mondo intero, Derek.

John Watson, scrittore di successo, è un ex militare che si porta dietro un matrimonio fallito e una zoppia psicosomatica. Dopo quattro romanzi, tra cui spicca il best seller: "Blu come la neve", John è tormentato da un blocco che gli impedisce di scrivere. Dopo essersi concesso una vacanza di due settimane a Siviglia, sul treno che lo deve riportare a Londra, incontra uno strano tizio. Un violinista con la passione per le investigazioni, un certo Sherlock Holmes.

Raccolta di one shots, flashfictions e drabbles totalmente Britin, nessuna trama, nessuna sequenza temporale, solo vagonate di fluff, perchè, diciamolo, Brian e Justin sono così fluff di canon che non si può evitarlo!
Eih, Raggio di Sole, che fai non mi raggiungi?

" John ha dei sentimenti, Sherlock ha una lista di cose da fare prima di morire. Non che se la ricordi. Ma quando la trova, e John la legge, le cose al 221B potrebbero iniziare a cambiare. "

[Sterek, post 3b] Derek decide di restare a Beacon Hills e di riformare la piccola biblioteca di famiglia.
Lydia decide di abbracciare del tutto la propria natura di banshee, ma cerca aiuto presso un Hale diverso, stavolta.
Uno spirito misterioso, invece, decide di mettere radici a Beacon Hills e spingere con mezzi poco etici le persone sole a tornare ad amare, pena l'autodistruzione.
O anche...
Storia in quattro parti in cui Derek scopre che fra lui e Stiles c'è del potenziale e una kitsune del suono si esibisce in delle serenate provvidenziali per invogliarli.

[Sterek Maleficent!AU]
C’è Derek che per vendicare la sua famiglia e proteggere quel che resta della sua terra chiede aiuto a Madre Luna per diventare uno stregone oltre che un lupo, e poi c’è Stiles, coinvolto nei piani di Derek di riflesso.
Derek adesso vorrebbe solo poter riformulare il suo maleficio, o che il vero amore esistesse davvero…

"Bene, un altro giorno alla base di San Francisco dell'FBI. Cosa ci toccherà stamattina?" cantilenò Stiles, simulando un tono allegro da manuale.
"Rapimento, Stilinski" Stiles sobbalzò sulla sedia e si voltò verso l'ingresso dell'open space, così come gli altri tre.
Un giovane uomo in giacca e cravatta, capelli scuri, occhi verdi straordinariamente familiari, stava ritto in piedi con un'espressione infastidita. Aveva con sè un borsone e uno scatolone, mentre analizzava le quattro scrivanie, l'una di fronte all'altra. Si soffermò su quella vuota e la raggiunse a passo di marcia. Poggiò per terra le sue cose e si sedette. Non spostò il bicchiere di caffè, ma Stiles notò che l'aveva visto ancora prima di muoversi.
"Scusi, quella scrivania non è disponibile" Lydia stava per alzarsi, furente.
"Credo proprio che sia la mia, invece. Agente speciale Derek Hale. Sono il vostro nuovo capo"
-
[Sterek!AU]

Sequel di "To The Hell and Back"
Scendere in cucina e trovare Mrs Hudson intenta a borbottare [...] porta con sé, nonostante siano passati oramai tre mesi, una strana sensazione, una di quelle che andrebbero immediatamente annoverate tra le “disgustosamente umane” e che lui si ritrova troppo spesso a ignorare, specie in presenza di John.
John che, ogni mattina, sale e scende le scale con passo pesante e si appoggia brevemente allo stipite prima di entrare, come se la vista di lui seduto al tavolo a mangiare uova e bere tè fosse ancora inaspettata, ancora troppo da sopportare o considerare normale.

Raccolta di trenta flashfics, secondo il regolamento dell'Halloween Bingo promosso da The zeroborine project. I temi maggiormente trattati saranno lo splatter e il gore, ma senza angst non sarei io, eh.

“Tu!” sbottò John, tossendo un ultimo sorso d’acqua, “Lo sapevo che eri reale! Ma tu…” immerse solo il viso per sincerarsi di non essersi effettivamente sognato ciò che aveva appena visto e la conferma era proprio lì: una lunga pinna blu al posto delle gambe. Ingoiò inevitabilmente qualche altro sorso d’acqua.
La creatura lo tenne per le braccia e gli tirò la testa fuori dall’acqua e, ignorando le domande di John, lo trascinò al vicino scoglio issandolo sopra di esso, facendolo sedere in punto che sembrava meno scomodo e che permetteva alle sue gambe di penzolare in acqua.
“Grazie, ma non era necessario, non stavo annegando… questa volta”, rise John e fermò la creatura tenendola per le braccia, “Senti, tu… sei una sirena? Ma soprattutto, perché non ti sei fatto vedere gli scorsi anni? Ti ho cercato tantissimo!”
Note1: Sherlock!Sirena, John!Umano
Note2: Johnlock + Tomcroft

Il “che” pesava, un attimo dopo l’altro... come la fede che brillava al suo anulare sinistro.
Un cerchio sottile, di oro bianco, avvolto attorno al suo dito, ora nel vederlo il suo cuore si serrava in una morsa, ed il suo stomaco diventava sempre, sempre più piccolo e dolorante.
Per una settimana Derek non aveva portato la fede al dito, Stiles non aveva detto nulla.
Il “che” ad opprimerlo, il suo, di anello, a serrare il dito sino a soffocarlo, sino a farlo diventare blu, e amaro, come ciò che scorreva nelle sue vene...
Ciascun’occhiata all’anulare libero di Derek era una coltellata nel suo cuore, alle sue viscere oramai sbrindellate...
C’era molto da buttare fuori, da vomitare via, lontano e lontano, ma Stiles non lo faceva mai, e si teneva tutto dentro.
Non aveva detto nulla a Derek, non aveva accennato al “che”, non aveva mimato il “perché” che li avrebbe condotti al divorzio.
Ma, anche se cercava di estraniarlo dal suo mondo, dalla sua vita, dalla sua testa, dal suo cuore, dal suo stomaco, e dalle sue budella, o da ciò che ne rimaneva, il “che” c’era...

Una mia amica mi ha fillato questo meraviglioso prompt e io non potevo non raccogliere la sua sfida. Matrimonio a Las Vegas!
- Intro:
"Watson, tutto bene?"
Un leggero tonfo. Poi la chiamata si interrompe.
Mycroft si appoggia allo schienale della sedia e guarda il certificato di matrimonio appena ratificato dal governo inglese. "Invitarmi alla cerimonia sarebbe stato così poco da Sherlock."