Se vi state chiedendo il
perchè del mio nickname, non preoccupatevi, è
probabile che lo stia facendo anche io,
dunque non abbiatemene a male se non so darvi una risposta.
È
una di quelle cose che scegli all'inizio e poi, chissà per
quale assurda ragione, non ti va mai di modificare,
soprattutto se hai una fantastia che lavora un giorno
sì e 364 no.
Ma
veniamo a qualcosa di un po' più interessante.
Se
dovessi descrivermi in qualche maniera, non credo che potrei dire molto
di me.
Più
che altro necessiterei di una bella macchina della verità
che sappia distinguere ciò che sono da ciò che
vorrei essere,
perchè il più delle volte riesco a
confondermi anche da sola.
Ad
ogni modo, scrivo da relativamente poco tempo, non ritengo di possedere
elevatissime abilità scrittorie
-entro i limiti della grammatica e della coerenza,
ovviamente- e non aspiro a diventare il Dante del millennio.
Considero
la scrittura come un piccolo spazio in cui rinchiudermi quando il mondo
esterno inizia a farsi troppo pesante.
È
rilassante starsene appollaiata tra le parole che dalla mente fluiscono
al foglio senza regole precise,
senza che ci sia veramente un freno.
Spero davvero che
qualcuno possa perdersi tra le righe delle mie storie, così
come ho fatto io mentre le scrivevo, perchè credo non esista
cosa più appagante.