"Quando sei rimasto con le nudità al vento nel bel mezzo di una riunione del consiglio, ti si è buttato addosso e entrambi vi rotolavate per terra" continuò, imperterrita.
"Stava cercando di aiutarmi ad alzarli" ribatté.
"Era sotto il tuo letto!" esclamò, forte delle sue convinzioni.
"Si nascondeva lì per sfuggire a Kathrina!" spiegò, sempre più sconcertato... peccato che Artù ricordasse benissimo cos'era successo una volta trovato Merlino sotto il suo letto...
"Hai insistito nel venire quando Kainen razziava il suo paesino" sorrise vittoriosa.
"Sei venuta anche tu" sgonfiò le sue speranze Artù.
"Hai rifuggito un suo abbraccio, quando lo volevi più di ogni altra cosa!" lo riprese lei.
"Non è vero. Sai quanto odio abbracciare la gente che conosco da poco!" disse lui come fosse ovvio.
"Lo conoscevi da due anni!" ribatté lei incredula.
"Non importa, non sono un tipo affettuoso!" se ne uscì lui.
"Era geloso di Cedric!" continuò Morgana.
"Era geloso del suo posto da servitore!" la corresse Artù.
"Eravate da soli nei sotterranei reali!" gli appuntò la ragazza.
"Stavamo cercando di stanare un ladro!" spiegò lui.
"È geloso di Ginevra!" esclamò lei con un tono alquanto ridicolizzante.
"Non è vero! Non è vero! Non è vero!" sbottò lui come un bambino.

E' un eterno ritorno al dolore quello che mi conduce oggi in questo posto, dove tutto è finito. Pensieri che non passano mai, pensieri ricorrenti, pensieri ubriachi di quel silenzio che da secoli ha avvolto il mio cuore. (SPOILER 5x13 FINALE)

[Spoiler minimo 5x12]
Arthur è insieme a Gwen, ma la sua mente continua a pensare ad un paio di occhi azzurri.
Tratto dalla one-shot:
Arthur capì che qualcosa non andava nel momento stesso in cui, nella sua mente, paragonò gli occhi di sua moglie a quelli del cielo; salvo poi rendersi conto che Guinevere non aveva affatto gli occhi azzurri, ma scuri.
[...]
Arthur passò una mano tra i capelli di lei, ma erano talmente lunghi e ricci che le dita finirono per aggrovigliarsi in mezzo a quella specie di cespuglio e, per districarle, li tirò involontariamente.

Gentili signori e dame virtuose
vogliate godere del povero canto
d'un menestrello di cui 'l Re dispose
per far le cose di cui non mi vanto.
Ma, Cielo!, portate in casa i bambini!
Voi, o pulzelle, voltate gli orecchi!
Andate al pozzo a riempire i catini
ché quel ch'i' ho da dir può lasciare secchi!
[contiene linguaggio colorito e tematiche a carattere sessuale]

Merlin avvertì il contatto del terreno sotto di sé, mentre veniva adagiato con delicatezza. Il respiro sempre più fievole e una grande stanchezza interiore. Era davvero arrivata la fine?
“Morirò… e voi non saprete… mai nulla…”

Quel medaglione. Il medaglione di tua madre, l’unico ricordo che hai di lei.
Glielo dici, perché vuoi che capisca. Che capisca, davvero, tutto quello che c’è dietro al tuo gesto.
E vuoi che capisca anche quello che tu stesso ancora non riesci a capire, o ad accettare.
Ispirata da una scena tagliata della quarta stagione.

63 a.C. Cicerone pronuncia in Senato la sua orazione contro Catilina, che ha attentato alla vita della Repubblica. E, nello stesso momento, ripensa al loro tormentato amore passato.
Flashfiction a carattere slash.

Un bicchierino di troppo porta i nostri eroi a letto insieme, ma la storia non finirà qui. Il principe delle serpi sembra nascondere qualcosa che riguarda il suo cambio di carattere radicale, ma cosa?

Si alzò finalmente in piedi e notò altri stracci attorno all’armatura. Era evidente che ci fosse stato qualcuno con lui, ricordava di aver pure sentito una presenza, nei momenti di scarsa e febbricitante lucidità in cui era stato sveglio.
Per un attimo il pensiero che potesse essere stata Gwen gli attraversò la mente, poi lo cacciò via. Ricordava la tenerezza con cui quelle mani gli avevano accarezzato i capelli, ricordava la sensazione piacevole. Non poteva essere lei.

"E ditemi, chi può essere meglio di una Principessa?"
"Nessuno.. e chiunque"
A quelle parole, nella sua mente aveva fatto capolino immediatamente l'immagine di un servo pasticcione, imbranato e palesemente geloso che la guardava storto sin dal primo momento in cui aveva messo piede a Camelot.
Spoiler 4x11

Reincarnation!AU - Arthur era un ragazzo normale, figlio del preside del college Camelot, poi iniziarono i sogni.

[Spoiler!]
Il sole splendeva alto nel cielo. Tutta Camelot era in fermento, i cuochi cucinavano, i sarti cucivano e i servi rassettavano. Si stavano preparando per celebrare il matrimonio del loro Re.

SECONDA CLASSIFICATA AL CONTEST "MINESTRONE DELLA NONNA" GIUDICATO DA MY PRIDE!
Partecipante al "Limes multifandom contest".
Scritta per il KinkMerlin Italia.
“Sto cambiando il mondo facendomela con un uomo sposato, fantastico!”. Arthur, sentendolo, cadde giù dal letto tenendosi la pancia per le troppe risate.
“Oddio, ma allora è vero che vuoi cambiare il mondo… ragazzino!”.
“L’ha detto lei!”.
“Dicevo per dire! Tutti i ventenni con il tuo aspetto da supereroi sotto copertura vogliono salvare il mondo, è un cliché anche questo”.
“La nostra relazione va avanti a cliché. Direi che è degradante, professore”, quel commento lo fece ridere ancora di più. Risalì sul letto a tentoni, afferrandolo per la vita e ridendo contro il suo stomaco.
“Sarà, ma non mi pare che ti dispiaccia”.
Arthur x Merlin

Cosa succede quando si muore? Nessuno lo sa. Ma io immagino che prima della morte vera e propria ci sia qualcosa come la stazione di King's Cross. Una specie di angolo senza luogo e senza tempo dove ritroviamo i nostri cari. Sì, sono stata una Lost-dipendente U.U
[cit.]
Remus aprì gli occhi. Era disteso su un pavimento freddo. Stringeva la mano di qualcuno. Chi?
Dora. Era la mano di Dora. Sua moglie era distesa accanto a lui. Senza dire una parola si alzarono. Si guardarono.
-Siamo…?-
-Sì, Remus. Siamo morti-