L’unica nota stonata in tutto questo è…
“Vuoi vedere le sue stanze?”
Ecco, appunto, l’americano!
E poi c’è ancora chi dice che sono pregiudizi… no maledizione, non lo sono! Gli americani sono sguaiati e privi di classe, non si sanno comportare e soprattutto, come ha ben dimostrato il qui presente… come ha detto di chiamarsi?! Robbie?... ah, no, Robert! Si chiama Robert! Non ti lasciano un secondo in pace.

Trovare l'amicizia e anche più nel tuo più odiato rivale. Cadere volontariamente a braccia aperte.
La storia di due studenti di liceo, dapprima nemici e rivali e in seguito amici e amanti.
[ SasuNaru ]

John lavora come cassiere in un negozio aperto ventiquattro ore su ventiquattro. Sherlock è solo un tizio strano che di tanto in tanto entra a comprare cose strane. |AU|

La prima volta che Sherlock incontrò John, si chiese se il vecchio Mike non si fosse bevuto il cervello a colazione. Un maschio Alpha reduce di guerra? Nello stesso appartamento con lui? Avrebbe declinato gentilmente l'offerta, senza dubbio, sperando con tutto sé stesso che il rifiuto non oltraggiasse troppo l'Alpha. Collaborando con Scotland Yard aveva imparato a sue spese cosa significava contrariare uno di quei tipi.
[...]
La prima volta che John mise piede nell'appartamento, emise un sospiro liberatorio. Niente a che vedere con il condominio sovraffollato dove si era adattato ad abitare fino a quel momento. Nessuna famigliola felice che gli lanciava sguardi stillanti pena, nessun Omega adolescente che appestava l'ascensore con i suoi feromoni regalandogli un'erezione indesiderata.

Questa è la mia primissima Fanfiction, vi prego di essere clementi.
Era da più di un mese che non si recava a casa del suo ex coinquilino, da quando una sera era uscito per andare a trovarlo ed era rimasto sorpreso dal vedere un giovane ragazzo uscire in tutta fretta dal 221B di Baker street. La gelosia lo aveva preso allo stomaco come una morsa e non lo aveva più lasciato da allora. Quella sera non aveva avuto il coraggio di bussare alla porta del suo amico per chiedere spiegazioni. Era passato un mese da quella sera e aveva deciso che non poteva andare avanti così, che doveva avere una spiegazione. Così, dopo cena, avvisò Mary che quella sera sarebbe uscito e che probabilmente avrebbe fatto tardi, di non aspettarlo alzata.

Se solo quell’idiota del fratello non si fosse messo in testa di fare il principe azzurro e non fosse volato a Karachi, tutto quello non sarebbe mai accaduto. Si maledisse, Mycroft, per aver abbassato di qualche grado il livello di controllo su Sherlock e avergli permesso di sgusciare via in quel modo prendendolo in giro e strappando alla morte una donna senza scrupoli. La colpa di quella situazione era, in parte, anche sua che non era stato capace di vigilare adeguatamente sui piani malsani del sociopatico di famiglia, e ora sapeva benissimo che toccava a lui mettersi in moto per cercare di salvarlo. Era certo che i rapitori non lo avrebbero ucciso, ma sicuramente lo avrebbero ridotto in condizioni pietose prima di chiedere lo scambio coi 4 terroristi che gli avevano espressamente chiesto di liberare.
Sherlock e John non si sono mai conosciuti: il primo svolge il suo lavoro di consulting detective da solo, il secondo è ancora in Afghanistan. Quando Sherlock viene rapito da un gruppo di talebani, a John viene affidato il compito di trovarlo e salvarlo, riportandolo a casa: le loro vite finiranno per intrecciarsi indissolubilmente.
Note: AU military.

I cambiamenti non sono mai semplici. Di qualsiasi tipo si trattino.
Comportano forza di cambiare, coraggio di mettersi in gioco di nuovo e di affrontare la vita come se si partisse da zero.
Difficile e non accettabile in certi casi.
Ma se si incontrasse qualcuno che potrebbe rendere più semplice quest'accettazione?
Anche se fosse quel qualcuno che meno si aspetta.
Allora le cose potrebbero cambiare...potrebbe diventare persino difficile tornare indietro...
-[Oltre ai generi sotto citati, anche: Fluff, Drammatico]-
[sospesa]

[Kuroko no Basket - KagamiKuroko]
Qualcosa disturbò la sua vista in maniera insistente e fastidiosa tanto che, con il suo solito sguardo arcigno, si rivolse pieno di irritazione verso la grande finestra che aveva accanto. Non la vide né riuscì a sentirla a causa dell'anta di vetro chiusa ma Taiga poté immaginare la lieve brezza di quel che restava del mattino che scuoteva le assi sottili dell'oscurante, vibranti, artefici di quel gioco di luce e ombra che gli alternava proprio sulle palpebre.

Le autrici di It's All In The Game, pachelbel90 e Ilaria1993, tornano insieme con una nuova storia!
Non vedo l’ora di punire tutti quei vietcong comunisti bastardi che hanno già ucciso, e continuano a farlo, tanti giovani soldati americani; e me ne infischio di tutti quei traditori, quegli effeminati figli dei fiori che dicono tanto Fate l’amore, non fate la guerra.
Fate l’amore un cazzo! Penso io tutte le volte che sento dire queste cazzate.[...]
Non voglio combattere questa guerra, nè nessun'altra.
Non sono un figlio dei fiori, non vivo la mia vita a base di erba e kaleidoscopi, sono solo contrario a questo modo di governare un paese. Risolvere un problema con le armi, a parer mio, porta solo altri problemi, maggiori in quantità e gravità.

"College!" è una ff per tutti, ma anzichè censurare inutilmente i punti salienti ho pensato di scrivere questa one-shot NC17 dedicata alla notte fra il decimo e l'undicesimo capitolo (non ancora pubblicato).
[- Lee, cerca di capire, tu puoi anche… “amarmi” sinceramente, ma non vuoi assolutamente fare sesso con me! È l’alcool che parla al posto tuo, apri gli occhi!]