- Che stai facendo?
Near sbatté le palpebre. Di tutte le cose che poteva aspettarsi da Mello, quella era la più assurda. – Prego?
- Ti ho chiesto cosa cazzo stai facendo. Sai, si chiama fare conversazione.
- Tu non ‘fai conversazione’. E nemmeno io.
***
Cinque conversazioni telefoniche che potrebbero essere avvenute durante il caso Kira tra i due successori di L

Una festa di addio al nubilato. Prendete i nostri personaggi di Nerima e accoppiateli tra loro. Niente guerre niente gelosie..tutto tranquillo o quasi. Una shottina comica ed un po' irriverente. Leggetela se vi va :)

Cos'è lui per Matt?
Un amico? Nah.
Quell'idiota non sembra averne bisogno. O per meglio dire... tutti sembrano poter essere amici di Mail Jeevas. Ma nessuno lo è realmente. Nemmeno lui.
Un coinquilino? Lo sarebbe, se gli pagasse l'affitto. O se non avesse letteralmente deciso di fare occupazione a casa sua senza sentire il suo parere, prima.
Comunque, passiamo alle presentazioni: ho ventuno anni (da compiere) mi sono trasferito da Düsseldorf a Tokyo da circa un mese e mezzo, attualmente spiantato e il mio nome è Mihael Keehl. Beh, Mello, per gli amici. Che poi perché cazzo si dica così, quando amici non ne ho, non l'ho mai capito.

È tardi, davvero tardi. Saranno le due, il cielo è rosso, corrotto da una moltitudine di lampioni accecanti. Non vi è l’ombra di una stella. Ma io le ricordo ancora bene: luci delicate, sparse a generose manciate nella volta celeste. Capitava, ogni tanto, e con attesa ricorrenza, che esse non fossero oscurate dalle nuvole plumbee dell’Inghilterra, e allora risplendevano come gemme. Vi erano notti in cui gli occhi mi si velavano di calde lacrime, senza un’apparente motivo, cosicché arrossivo subito di vergogna. E, affianco a me, nell’erba tenera, c’era sempre una testolina bionda che si agitava per scrutarmi, e la sua risata cristallina di affettuoso scherno. Qualche volta l’eco di quel riso mi giunge ancora, proveniente da chissà che luogo, quale tempo; ma è comunque troppo flebile per prestarvi ascolto.

(Satana/Yuri.)
Lì, nel loro piccolo mondo sereno che nulla poteva turbare, Yuri era sua.
Lei, una piccola impertinente umana dalla parlantina facile e gli occhi blu.
-Me la prometti una cosa?-
-Quale?-
-Mi penserai, qualche volta? Ti ricorderai del nostro sogno, vero? Così sarà come se non me ne fossi mai andata.-

Tra loro era iniziata in un modo che definire 'normale' era impossibile.
Nulla era mai stato convenzionale da quando Misaki era andato a vivere con Usagi_san.
Nulla era stato fatto secondo una certa logica,una linearità,un barlume di criterio...nulla.

Perché non provate , anche solo con la fantasia , ad immaginarvi la scena romantica per eccellenza. Qualcosa di travolgente e sorprendentamente romantico: Una ragazza perseguitata dalla sfortuna che vaga alla ricerca del suo principe azzuro , ritrovandosi poi a casa seriamente ammalata , e senza nessuno ad occuparsi di lei. Quando poi all'improvviso , come per magia , appare il noto e famoso principino che l'aiuta a guarire fisicamente , mentalmente ma soprattuto di cuore , dandole come unica medicina il suo amore eterno.La ragazza non avrebbe mai detto che il suo principe le era sempre stato vicino , ma soprattuto che quest'ultimo fosse il suo migliore amico....{TetsuyaKotakexDoremi Harukaze}
[Mi spiace per alcuni problemi di comprensione dei primi 5 capitoli!]

-Ti amo, Usagi-san. E' stato fantastico.- confessò Misaki, sorridendo.
Suzuki-san si alzò in piedi e si mise ad applaudire. -Che ne dici di svegliarti ora, Akihiko?-
Svegliarsi? Cosa voleva dire che doveva...?
-Maledizione svegliati baka-Usagi!- urlò per l'ennesima volta Misaki. -Ti sembra il caso di collassare qui?! Almeno cerca di morire in un posto dove non mi dai fastidio, dannazione!-
Una breve shot sulla meravigliosa coppia formata da Usagi-san e Misaki.

Cosa potrebbe mai succedere se un giorno, un ragazzo e una ragazza, si presentassero dai nostri cari Host dicendo di essere fratelli di Haruhi?