La vita non è fatta che di briciole.

Questo mondo è buggato e ora scoprirete il perché lo vedo così

Un incontro, uno sguardo magnetico, movimenti sinuosi e tanto veleno. Può un incontro sconvolgere un'esistenza? O è destinato a rimanere un ricordo?

Waylon Park non avrebbe mai voluto trovarsi a Mount Massive, che fosse sano di mente o meno.
Non avrebbe voluto lasciare la sua famiglia e rimanere intrappolato in quel luogo circondato da Varianti pazzi che tentavano in tutti i modi di ucciderlo, e certamente non sarebbe mai stato in grado di immaginare tutti gli orrori a cui aveva assistito.
Ma soprattutto non poteva credere che “Lo Sposo” fosse così malato da riuscire ad infettare in parte anche il proprio buon senso facendogli patire le pene dell’inferno più violente e passionali che avrebbe conosciuto mai.
Eppure…ne era uscito vivo…entrambi ne erano usciti.
Tratta da Outlast Whistleblower questa fanfiction presenta: scene erotiche fra due uomini (uno dei quali non molto consenziente), linguaggio lievemente colorito, rapimento, Sindrome di Stoccolma e insanità mentale.

Spezzone del racconto:
---- Della ragazza so soltanto il nick, che abita in una città vicina alla mia e che ha letto molti miei lavori, oltretutto disaminandoli appassionatamente e con ardore. Osservo l’avatar cioè l’immagine di piccola dimensione del profilo utente, in sostanza un selfie ben riuscito. Ha dei lunghi capelli biondo dorato, gli occhi cerulei e il volto armonioso.
– Io ci sarò!– le scrivo emozionato sulla messaggistica privata, mentre lei si limita a rispondermi con una... ---

Capita di trovare qualcuno capace di distruggere un pezzo di noi. E se mai fosse che ciò che ha distrutto era il ghiaccio che circondava il nostro cuore, allora dovremmo chiederci: è stato un bene o un male?

Una storiellina leggera che spero vi divertirà!

Davanti al tranquillo sciabordio delle onde...

Provo a dire qualcosa ma il suono della palla sul pavimento ritorna seguito ancora dalla vocina di prima: “Tre ragazzini ciechi, tre ragazzini ciechi.”

Breve favola su una principessa troppo sensibile per quello che la sua natura le permette di essere.

Crolla sotto di me e lo stringo forte contro il mio petto. Ascolto il suo cuore che batte all'impazzata per pochi istanti e poi rallenta di colpo; gli accarezzo il volto, lo bacio tra i capelli. Gli chiedo scusa di nuovo mentre il suo corpo è scosso dagli ultimi sussulti. [...] Quel corpo non può restare qui, ho rispetto per la morte e i cadaveri li ho sempre lasciati a casa loro, dovrei fare lo stesso con questo ragazzo, in fondo non ho niente da perdere. [...] Non voglio lasciarlo fuori al freddo, la sua è la vita più giovane che ho mai spezzato e ho promesso che avrei avuto ogni riguardo possibile per il suo corpo. Secondo racconto sul serial killer di cui ho scritto in precedenza, segue "Nella mente del serial killer" - I primi tre capitoli ("Modus operandi", "Tentazioni" e "Tutta la verità") hanno partecipato al contest Cuore d’Ombra indetto da Laodamia94 sul forum di efp.

Sei qui, ma non ti trovo, dove sei? Ti nascondi?

Breve brano ispirato alla title-track del mio album preferito, "The Perfect Element Part I" dei Pain Of Salvation.

La solitudine non sempre è un male, fermati un attimo e immagina, la libertà di fare ciò che vuoi. I pensieri che escono liberi, le pressioni e i dubbi, le incertezze e le paure che svaniscono, attorno a te solo il silenzio...

A volte forse, basterebbe poco per comprendere le persone, vicine e non.