L'unico desiderio di Kurt Hummel è arrivare tutto intero alla fine del suo terzo anno al McKinley ma quando un nuovo studente - appena trasferitosi dal riformatorio maschile Dalton - comincia a mostrare un allarmante interesse per lui, capirà di essersi appena messo in un mare di guai.
Klaine, BadBoy!Blaine, AU.

Kurt si risveglia 10 anni nel futuro. Scopre di esser stato recentemente vittima di un incidente ed è sconvolto nello scoprire di essere sposato, tra tutte le persone con cui avrebbe potuto esserlo, con Sebastian Smythe. L'ultimo incontro con il ragazzo che riesca a ricordare risale a quando gli lancia la cassetta, quella in cui il giovane ammette di aver manomesso la granita con cui ha colpito Blaine.
Traduzione a opera di therentgirl

[TRADUZIONE by waywf] - Questo è un sequel, quindi vi consiglio caldamente di NON leggerlo se prima non avete letto "Let's Play Pretend". (E in tal caso fermatevi qui ed evitate anche il resto dell'introduzione causa SPOILER)
Se invece l'avete letta, probabilmente alla fine vi sono rimaste molte domande: che cosa si nasconde nel passato di Kurt e Rachel? Cosa succede dopo che ha bussato alla porta di Blaine? Cosa riserva il futuro al nostro trio? Avranno mai il loro lieto fine?
Questa storia risponde a tutte.

In un mondo in cui tutti nascono con il nome della propria anima gemella scritto sul polso, Kurt Hummel è convinto di essere destinato a far parte di quell'ottantacinque percento che nell'arco della propria vita non riesce a trovare la persona a lui predestinata. Pazienza. Soprattutto perché quando incontra Blaine Anderson sulle scale della Dalton, inizia a sperare che anche la sua storia possa avere un lieto fine.
Quando però si trova faccia a faccia con Jason Lee, il nome che da sempre custodisce sul proprio polso, tutto cambia.
Anche, e soprattutto, Blaine.

Due anni dopo il disastroso divorzio di Kurt e Blaine, Kurt finalmente ottiene la piena custodia della loro figlia, dopo una lunga e dolorosa battaglia. Una settimana dopo, Blaine tenta il suicidio. Non ha nessun altro a cui rivolgersi e Kurt si offre volontario per assisterlo, credendo di poter riabilitare Blaine.
TRADUZIONE ad opera di Babykit87l

Una one shot demenziale sui pensieri di Kurt -e di tutti noi, PALESEMENTE- il fatidico giorno di San Valentino della seconda serie.
Dal testo:
"“Eccolo, è lui. Quello che piega maglioni.”
Eh no.
No, caro mio. Proprio no.
Ma cos’è quel coso?! Ma cos’ha in testa?! Un casco di banane, un gatto morto, della paglia masticata da un cavallo senza denti, cosa?!"

Dopo una terribile tragedia che gli porta via i genitori, Blaine Anderson smette di parlare. Chiuso in se stesso e con costanti problemi a scuola a causa del suo rifiuto di parlare, Blaine si sente più solo che mai.
Purtroppo non bastano l'amore di sua zia o gli incoraggiamenti di suo fratello Cooper.
La vita di Blaine cambia nel momento in cui Kurt Hummel cercherà di aiutarlo non arrendendosi alle prime difficoltà che faranno parte del loro cammino, insieme.

Kurt riceve una e-mail di un nuovo follower su Twitter. Chi l'avrebbe detto che questa e-mail poteva essere l'inizio di qualcosa di speciale nella sua vita? AU

Kurt Hummel è un modello di fama mondiale stanco del modo superficiale in cui la nostra società giudica dalle apparenze. Disperato dal trovare qualcuno che lo ami per ciò che è e non per ciò che appare, si rifugia tra le braccia di un uomo che lo vede per quello che è veramente.

Blaine Anderson è un avvocato d'ufficio nella rumorosa New York. Un giorno il destino gli affida come cliente un ragazzino col volto da angioletto e una pesante accusa sulle spalle.
Sarà suo difficile compito riuscire a salvare Kurt Hummel dalla prigione. Ma sarà ancora più difficile non innamorarsi di lui.
[Klaine AU, Hummelberry and Seblaine friendship]

''Amore mio, trovo un po' sciocco il fatto di scrivere una lettera che non leggerai mai.''

Sebastian si voltò verso Kurt, “Comunque, come lei può sopportare sentirti con i ragazzi, tu puoi fare lo stesso, no?”, e fece una smorfia.
“Prima di tutto, inquietantemente, potrebbe piacerle, visto quanto ha pregato perché io e Blaine pomiciassimo davanti a lei al liceo… ma io non porto mai nessuno a casa[...]"
Sebastian si infastidì alla menzione di ‘altri ragazzi’, “Beh, ma allora è ovvio, no?”
“Cosa è ovvio?”
“Che palle, Hummel, e io che iniziavo a credere che tu fossi davvero intelligente… devi fargliela pagare, no? Darle un assaggio della sua stessa medicina… [...]"

"Non ti dirò mai addio" Gli disse. Ma non andò così. E adesso,sia Kurt che Blaine si ritrovano immersi nelle loro vite... Da soli. Due orizzonti diversi. Due vite che,ormai,non hanno più niente da donare..
..E se le cose andassero per il verso sbagliato? Problemi in paradiso,mi dicono.
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"Should've kissed you there
I should've held your face
I should've watched those eyes
Instead of run in place
I should've called you out
I should've said your name
I should've turned around
I should've looked again
But oh, I'm staring at the mess I made
As you turn, you take your heart and walk away"

Dieci anni prima, Sebastian Smythe commette suicidio nella sua stanza alla Dalton.
Dieci anni dopo, Hunter Clarington si trasferisce in quella stessa stanza.
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Avvertenza: Huntbastian. Ghost!Sebastian. Humor. Angst. Ironicamente c'è un (quasi) lieto fine.
[Storia originale di Alishatorn, traduzione di Nymeriah]