Introduzione:
“Justin, Justin cosa puoi dirci di te e Riley?!”
“Tutto alla grande come sempre!” rispose cortesemente il cantante al giornalista, per poi abbracciare la sua ragazza, mentre sorridevano felici.
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“Justin, come mai sei solo dov’è Riley?!”
“L’ho rimasta a casa” rispose indifferente il ragazzo senza staccare gli occhi dal cellulare
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“Justin perché è finita tra te e Riley?”
“Tutto finisce, specialmente quando diventa noioso ora non rompermi il cazzo!” rispose scontroso la pop star per poi spingere lontano da lui il giornalista.
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“Mi stai dicendo che è finita?” chiese Riley trattenendo le lacrime
“Si, noi non funzioniamo” le rispose Justin, con voce fredda, come se avesse dimenticato quanto aveva amato quella ragazza.
“Ah si? E da quando?” rispose acida Riley
“Da quando ho capito che io sono Justin Bieber e tu non sei nessuno” rispose la pop star allontanandosi
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“UN GRAN SUCCESSO IL PRIMO DISCO DELLA CANTANTE RYLIE JACKSON –IO SONO QUALCUNO-“ recitava l’articolo sul giornale…
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Riley e Justin prima un amore poi una sfida… e alla fine?!

Adele, ragazza 17enne si trasferisce con la sua famiglia a Stratford. In Canada.
Il giorno del suo trasferimento va in una città abbandonata da anni.
Una città chiamata Ghost City per un particolare. Ci sono i fantasmi.
Adele non è una ragazza come le altre. Ha poteri che una persona normale non può neanche sognare ed è destinata a stare con il fantasma di Ghost City.
Il destino di Adele era andare lì e conoscere Jay.
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-Andiamo, ti porto in un posto.-
-Dove?-
-In una città abbandonata, la chiamano ‘’Borgo di Ghost City perché…. È una lunga storia- quel posto mi perseguitava. Ma forse sapere la storia del borgo mi avrebbe aiutata a scoprire il viso di Jay e la sua storia.
-Me la racconti Justin?-
-Quando arriviamo.- mi disse soltanto prima di farmi incamminare per una via che ormai conoscevo a memoria.

Ciao a tutti,mi chiamo Jessica e ho 16 anni.Harry è un mio compagno di scuola e mi è sempre piaciuto..
NON VOGLIO DIRVI NIENT'ALTRO,LO VEDRETE NELLA OS.

"Tu sei forte Harry, vorrei essere come te. So che ti ho deluso"
Harry sentì il suo cuore stringersi in una morsa. E nonostante il risentimento, l'amarezza e la delusione delle ultime settimane, lo abbracciò.
"Tu vai benissimo così, non hai bisogno di essere come me. Altrimenti non ti amerei"
Finalmente il pianto di Lou si calmò, i suoi occhi acquosi si fissarono in quelli di Harry.
"Quindi tu mi vuoi ancora?" soffiò.
Harry sorrise, lo aiutò a sollevarsi. "Avevi qualche dubbio?"
*ATTENZIONE*
-La storia si evolve gradualmente, il rating rosso è relativo solo ad alcuni capitoli.
-Accenni Ziam.