Nel corso della sua vita Harry aveva cercato la felicità ovunque: in mezzo ai libri di incantesimi, tra i banchi di scuola; nel silenzio della campagna inglese, nelle luci iridescenti della città. Era contento di averla finalmente trovata negli occhi di Draco.

Dopo la Battaglia di Hogwarts, Harry si ritrova a vivere quasi peggio di un Magonò, perché la sua magia sembra essersi spenta. Per vivere finalmente una vita normale, decide di abbandonare il Mondo Magico e fare il Babbano in una nuova città.
Ma... sorpresa! Forse è ancora accesa una fiammella, da qualche parte.
Si avvicinò al gufo e notò praticamente subito il pezzo di pergamena arrotolata e attaccata alla zampina. Senza perdere tempo, lesse velocemente il messaggio al suo interno e non poté fare a meno di sbiancare. Accartocciò la pergamena e la pestò sotto ai piedi, sperando che sparisse.
So dove vivi.

Jongin è accecato dall'orgoglio e dal pregiudizio. Troverà mai un Mister Darcy in grado di fargli cambiare idea?
[College!AU]

Sesto anno, Hogwarts.
Harry Potter, il Prescelto, si rende conto di provare dei sentimenti nuovi, sconosciuti e che un po' lo spaventano, nei confronti della persona che odia, o almeno dovrebbe odiare, di più al mondo: Draco Malfoy.
Draco ha un grande segreto: è diventato un Mangiamorte, gli è stato assegnato un compito importante ed ha paura. Ha paura di arrivare fino in fondo, ha paura di non riuscire a farcela e, soprattutto, ha paura di quei sentimenti che non dovrebbe provare.
Spero di avervi incuriosito almeno un po'!
Questa fanfiction è dedicata ad Ele e Tita. Grazie di tutto!

"La cosa buffa di tutta quella faccenda era che nonostante stessi davvero male per quello che era successo, non ero riuscito a versare neanche una lacrima. "

“-Hyung! Mi offendi! Anche io ho un cuore!-
-Si Kibummie… solo quando ti innamori! No… ahah! Avanti… chi è che sta tirando fuori il tuo lato tenero?-
-È il mio nuovo ragazzo! Solo che lui ancora non lo sa!- E scoppia a ridere."
Spin-off di "Honestly... I love him", ma si tratta di una storia indipendente dall'altra, quindi non è necessario aver letto l'altra fan fiction.

~Viviamo in un mondo in cui esistono dei centri dove vengono rinchiusi gli omosessuali per essere curati dalla loro "malattia".~

Taemin si è appena trasferito a Seoul per entrare all'accademia di belle arti, lì incontra il suo primo amore e Key, un ragazzo più grande di lui appena tornato da due anni di studio in Inghilterra. Jonghyun è un rubacuori e lavora nella caffetteria universitaria all'interno della facoltà frequentata da Jinki e Minho, quella di medicina. Entrambi i ragazzi hanno il cuore spezzato e con un destino diverso.
[2MIN] [JONGKEY] [ONKEY] ???

✧ 2Min 「 MinHo + TaeMin 」
( Accenni JongKey ) .
Dall'introduzione:
❝ Il ragazzo perfetto si
gira ed incontra lo sguardo di Minho.
Due occhi penetranti e profondi,neri come la pece,ma dolci, pochi attimi e il
ragazzo prende i fogli che gli servono, per lasciare la stanza con passo leggere e silenzioso.
La porta si chiude e Minho ha trovato l’ispirazione che cercava, forse anche qualcosa in più… ❞

[...]Nonostante l'annebbiamento della sua mente dopo l'orgasmo intenso, Taemin riuscì comunque a divincolarsi e strappare via la benda. Aveva bisogno di vedere Minho in quel preciso momento.
Sbatté rapidamente le palpebre un paio di volte, prima di famigliarizzare con la semi oscurità della stanza. Non appena si abituò colse all'istante quegli occhi grandi e così neri, e il modo in cui lo stavano guardando.
Poteva avere anche milioni di fans urlanti sparsi per il mondo, miriadi di fotografi che lo acclamavano per la sua bellezza e doti. Non gli importava.
Soltanto sotto quello sguardo riusciva a sentirsi veramente bello. Solamente quando Minho lo guardava in quel modo, si sentiva per un attimo come il secondo uomo più bello del pianeta.[...]

[JongKey]
- Se sapessi chi sono in realtà, se sapessi certe cose sul mio conto... mi odieresti! -
Non lo feci continuare, per me erano solo parole... volevo solo farlo mio, dimostrargli che non avevo bisogno d'altro!
La mia vita ha senso, ora che ci sei tu.

[...] «Quando glielo dirai?» Song Dam fece un passo avanti, verso il letto. «Se vuoi fare qualcosa di serio con lui, non puoi nasconderglielo.»
Aveva paura. E i motivi per cui l'aveva non erano nemmeno stupidi; questa consapevolezza riusciva solo a farlo sentire più spaventato. Si alzò, scendendo dal letto, e poi andò verso l'armadio per prendere dei vestiti puliti.
«Mai. Non c'è modo di dirglielo. E' impossibile. Mi lascerebbe.»
Song Dam si sedette sul bordo del letto di Jonghyun. «Dai, Bum ti ama. Non penso proprio che ti lascerebbe solo per questo.»
«Solo per questo? Non gli sto dicendo che ho un brufolo sulla schiena. Non è una cosa che puoi ignorare o che non ti condiziona radicalmente la vita. Tu lo sai meglio di chiunque altro.» [...]

-Lo sai no? il fratellino piccolo cresce e non ha più bisogno del fratellone- dico voltando il viso dalla parte opposta
-Quale fratellino?- mi chiede
-Noi siamo come fratelli no? e io sono il fratellino piccolo che ormai è cresciuto-
-Come fratelli? Questo è quello che pensi TU-

Gentilmente, Jinki gli aveva detto che no, non avrebbe dovuto lavorare per strada ma su un palco, dimenandosi su di esso e spogliandosi.
Aveva iniziato cinque anni fa, quando ancora era un ragazzino timido che stava cercando di cambiare il proprio aspetto fisico; in tutto quel tempo, aveva acquistato più sicurezza, si era ingrossato i muscoli ed aveva scolpito gli addominali, tutto perché aveva capito come avere l’attenzione della gente.
Jinki gli aveva affidato un coreografo per permettergli di migliorare le proprie prestazioni da ballerino, che fin dall’inizio non erano state delle migliori, ed uno scenografo che lo aveva aiutato a sviluppare le sue performance. [JongKey]