“Era questo il tuo piano?. -disse feroce.- Fare questo viaggetto per capire, che esisterà sempre Stefan per te?” disse ringhiandomi contro
“Sei arrabbiato con me perché non ti ho detto niente, e cerco di capire i miei sentimenti?.” dissi aggrottando le sopracciglia
“No. -alzò il tono della voce.- Sono arrabbiato perché ti amo” disse calmandosi
Rimasi nuovamente stupita dopo quella rivelazioni di amore nei suoi occhi, sapevo che provava qualcosa per me, ma non avrei mai immaginato che mi amasse.
“Damon, io..”
“No, ho capito Elena. A te ci tengo troppo, sono un peso per tutti” disse mentre notavo la tristezza, nel tono della sua voce
“Andiamo dentro, adesso” dissi stringendo i denti
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Gli presi la mano e lo portai in camera, chiusi la porta alle mie spalle e lo spinsi sul letto.
Mi spinse al muro e rabbrividì per il freddo della sua superficie, facendo cadere una lampada li vicino, continuava a stringermi a se, e a baciarmi procurando in me sussulti.
Le mie gambe erano appoggiate sul materasso intorno al suo bacino, mentre le mie mani accarezzavano lentamente il suo torace lasciato a nudo.