Un ghigno di scherno compare sul mio viso, “E quello che sarebbe?”
I suoi grandi occhi blu si puntano nei miei come due Lumos. Il respiro si ferma quel tanto che basta per farmi girare la testa, ma grazie a Dio riesco a mantenere un certo controllo: educazione da perfetto Lord-delle-mie-chiappe.
“Un pupazzo di neve.”
Il tono di sfida con cui ha pronunciato queste quattro parole dovrebbe mettermi in guardia, ma il freddo rallenta le mie facoltà cognitive, quindi lascio che la bocca faccia un po' di testa sua.
“Dopo un incidente con il Nottetempo, immagino.”

Qualcuno avrebbe potuto dire che, nonostante ne avesse viste davvero di tutti i colori, Remus a ventidue anni era ancora capace di sorridere.
Era vero. Obbiettivamente vero.
Dedicata a Morea

Era ovunque lui si girasse. Una sorta di maledizione. Un tempo le era affezionata. Poi iniziò ad odiarla.

Lui era così, rimaneva sempre turbato dalle cose più insignificanti: spesso era un odore, un colore, un suono particolare; si creava una dipendenza dalla quale non riusciva mai ad uscire. La ragazza gli passò accanto, quasi sfiorandolo senza vederlo: lei correva, forse era in ritardo, forse qualcosa di importante fuori da quella stanza la attendeva.

La morte è un puntino alle tue spalle. è pronta ad assalirti e a distruggerti in un attimo. perchè poi alla fine di noi essere umani resta questo. un corpo vuoto senz'anima. nulla resta... forse, forse solo ciò che si prova. Perchè anche s equalcosa o qualcuno andrà mia, nei nostri cuori resterà per sempre.

L'ennesima storia di un amore proibito. Un amore che fa male, che non dovrebbe esistere, ma che è vero come pochi altri...[5° classificata al Life in Camelot Contest]

I dannati bastardi sono quelli che seminano solo terrore e violenza attorno a loro, che non si lasciano andare a stupidi sentimentalismi e che antepongono loro stessi davanti a tutto e tutti. Essere dei dannati bastardi era infinitamente facile, Damon lo sapeva, lo aveva provato sulla sua pelle per 145 anni, ma dal suo ritorno a Mistyc Falls, esserlo sembrava davvero difficile.

Dal capitolo 2:
Già, indovinato, non ho una grande esperienza
nei rapporti con l’altro sesso – se non contiamo quella terribile partita
al Gioco della Bacchetta, in cui volevano costringermi a stare sette minuti
chiusa nel ripostiglio delle scope, insieme ad un tizio con del Cherry sotto il naso
e uno sguardo da pervertito – quindi potete capire che il mio nervosismo
è anche dettato dalla mia totale e completa ignoranza in questa materia.
E io non sono abituata a non sapere.

Questa fanfiction è demenzialità pura, perdonatemi per questo.
Una sgridata per un innocente tuffo in piscina... Lucius, ma sii più elastico!
Buona (ma anche no!) lettura.
vulneraria.

Okay, questa si inserisce nella storyline, gli eventi si riferiscono ad inizio Giugno. Doveva esser fatta, per ovvie ragioni xD L'ho scritta di getto, più di getto del solito, quindi probabilmente farà un po' schifo, anche perchè è la prima volta che scrivo dal punto di vista di Jude (l'altra os che avete letto l'ho scritta qualche giorno fa, due settimane dopo di questa). Se qualcuno avesse bisogno di rinfrescarsi la memoria, eccovi una delle foto di cui parla Jude xD
Enjoy!

Sì, sono in vena ultimamente, come facilmente intuibile. E sì, lo so che le angst sono deprimenti, ma non ci posso fare niente. Questo periodo prima o poi passerà. Forse. Nel frattempo vi tocca sopportarmi ç___ç Anyway, anche questa è un flashback, risale alla fine delle riprese di Holmes (e prima del tour promozionale, of course). Enjoy!

Storia nata inizialmente per il Marauders' Story Contest indetto da malandrina4ever e Lellas92, poi ritirata in quanto non mi sembrava abbastanza attinente alla traccia data (I Malandrini e Hogwarts di notte) e sostituita da un'altra.
Non completamente da buttar via, comunque, almeno secondo me.
Basata sulle note di Friends Forever di Vitamin C, particolarmente adatta come parole, a parer mio, e ***dedicata a malandrina4ever***, per avermela ispirata con il contest e per avermi sempre supportato in tutte le storie che ho scritto.
Un piccolo, indegno grazie da parte mia.
[...]«Giurate, signori, perché è per questo che resteremo sempre amici. Noi tutti, messeri, abbiamo prestato solenne giuramento, un giuramento che ci lega per la vita e che non può essere infranto da niente, né tempo, né ragazze, né figli, né lavoro, né altro.»
Con un sorriso, Sirius e Remus posarono subito la loro mano sulla mia e poco dopo si aggiunse anche Peter.
«Giuro solennemente…» cominciai io in tono profetico.
«… di non avere buone intenzioni» concludemmo tutti e quattro in coro.
Vita adulta, hai le ore contate. [...]