In una storia d'amore ci sono due primi incontri. Il primo di essi è quando i tuoi occhi incontrano i suoi per la prima volta, quando il destino, Dio o il Karma, scegliete voi, decide che le vostre strade devono incrociarsi. Può succedere ovunque, in qualunque momento della vostra vita: a noi è capitato su un autobus affollato in un giorno di pioggia. Tuttavia una storia d'amore ha inizio quando avviene il secondo incontro, quando i corpi e i cuori si uniscono e nel silenzio della notte sono loro a parlare mentre la mente tace. A noi è capitato quando ci siamo sentiti pronti ad amarci.
[YoonGi x Jimin]
-STORIA IN REVISIONE E CORRETTA FINO AL CAP.6 (25/10/2018)-

~YOONSEOK
Slide Jikook

Yoongi viene dal Ghetto di Seoul, odia quel posto, ma odia la gente ricca, e ancora di più odia essersi innamorato di un ragazzino ricco, per reprimere i suoi sentimenti farà il bullo con lui, ma non arriverà molto lontano.
· · · · ·
'N-no Hyung non farlo.. ti prego..'
'E perchè no?'
'Non voglio.. farò qualunque cosa ma non infastidire Jungkook..'
'Bene, non lo farò. Ma ricorda che farai Qualunque cosa.' disse Yoongi, Jimin lo guardò
'E-e cosa vorresti che faccia?'
'Tutto quello che vorrò io.' sorrise Suga
'T-tipo?' il rosso si mise la mano in tasca guardando in alto mentre si dondolava sui piedi
'Mmh.. fammici pensare.' disse, Jimin lo guardò mordendosi il labbro
'Iniziamo con qualcosa di facile. Dammi un bacio.'
Yoonmin/Jikook (accenni) ~ Vhope - Namjin

E se per tutto questo tempo Feliciano avesse finto di essere così idiota?
Se in realtà ci fosse stato un piano molto, ma molto sadico?
Come reagirebbero le altre nazioni, venendo sottomesse dal diavolo che era Italia?
Per non parlare delle storie d’amore catapultate da questa rivelazione… povero Germania.
Ma è stupido pensare che Romano non ne sia complice.
Le nazioni saranno costrette a cercar di sopravvivere al dominio Italiano.

{ UsUk ; Human!AU }
“Inutilmente meticoloso”, era quella la definizione che il ragazzino americano di sua conoscenza gli aveva affibbiato dopo averlo scoperto a ripassare per l’ennesima volta il criterio di disposizione dei libri.
Avrebbe anche rischiato di ricevere una non esattamente leggera librata sulla fronte, se solo Arthur fosse stato in grado di tirargliela.
La ragione per cui non poteva farlo? Più o meno la stessa che rendeva l’inglese tanto contento di avere un lavoro che gli permetteva di non uscire troppo spesso di casa – e non si trattava della misantropia, per una volta. – e anche l’unica per cui tendeva a non modificare mai la propria routine.
Era sempre per quel motivo che la sveglia si trovava ogni giorno nello stesso punto del comodino, che ogni cosa in casa veniva disposta da lui affinché ne ricordasse la posizione e che, fondamentalmente, non andava da nessuna parte senza il proprio bastone bianco.

Faceva male. Faceva proprio male ad Antonio vederli insieme.
Ed in qualche modo, faceva male anche a loro.

Dedicata ad una persona speciale ♥
Scusate ma non so ancora dare titoli D:
Si sdraiò sul letto, osservando il volto addormentato del moro. Gli diede l'ennesima carezza della serata sulla guancia e si sporse a baciargli la fronte « Buonas noches mi corazòn... » mormorò.
Dopodiché si sistemò sotto le coperte e chiuse gli occhi, cercando di rilassarsi nel buio della sua stanza. Non ci avrebbe messo molto ad addormentarsi, in realtà era abbastanza stanco anche lui.
Il silenzio della stanza, interrotto solo dai respiri regolari dei due ragazzi, inoltre, lo aiutava a concilliare il sonno.
Morfeo stava per sorprenderlo col suo abbraccio quando due braccia sottili, più reali di quelle del dio del sonno, scivolarono sul suo petto, un corpo magro che si spostava dal suo fianco sopra di lui.
« Dormire è l'ultimo dei miei pensieri bastardo... » mormorò la voce dell'italiano a pochi centimetri dalle sue labbra.
RomanoxSpagna

[Ispirata al film di titolo "Der Verdingbub."]
 
Campagne italiane, inizi del '900.
Ormai mandare avanti la fattoria da soli, sembra impossibile: è per questo che una coppia di coniugi non più giovani decide di farsi aiutare. Il parroco del piccolo villaggio in cui vivono affida loro due ragazzi, Ludwig e Felicia. 
Ben presto però i due adulti si riveleranno sfruttatori senza scrupoli che li umilieranno continuamente. 
-Tienimi con te- lo supplicò. -Non mi fido di nessun altro.- 
-Lo prometto- le rispose. -Rimarrai qui con me.-

[GerIta- PWP - 3 capitoli]
Ludwig si sente come intrappolato in una ragnatela. Ha ceduto; l’ha accarezzato. Ciò che più lo disgusta è il non riuscire a togliere le sue sporche mani dal caldo corpo dell’italiano. Si sente incollato a lui; Feliciano è esile, avrebbe potuto scaraventarlo via dalle sue gambe, eppure, qualcosa lo blocca.
La solitudine con cui ha convissuto per anni, la freddezza nei contatti, forse. Feliciano, quell'inopportuno, ne è l’antidoto?

*****COMPLETA*****
Sono passati sette anni da quando Romano ha preso il largo lasciandosi alle spalle tutto ciò che aveva di più caro per assecondare il fato.
Arricchitosi di questa esperienza, finalmente, ha l’opportunità di rientrare in Patria e rivedere coloro da cui si era, dolorosamente, separato.
Tuttavia, la sorte avversa non abbandonerà il ragazzo, il quale si troverà nuovamente ingarbugliato negli intrighi delle avversità, a dover difendere coloro a cui tiene e , soprattutto, proteggere se stesso da ciò che il destino, amaramente, gli riserva.
Il seguito di “ Il Principe e l’Amante ”!
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Estratto dall'ultimo capitolo:
" Perdonami Antonio! Se puoi sentirmi: perdonami!"

“Ma quello che spero più di ogni altra cosa è che tu capisca cosa intendo quando dico che anche se non ti conosco, anche se non ti conoscerò mai, anche se non riderò e non piangerò con te e non ti bacerò mai, io ti amo dal più profondo del cuore. Io ti amo.”
-V per vendetta
Non aveva più una casa, non aveva più una famiglia, non aveva più un'identità. Era solo un numero. Un numero. Tutto ciò che era stato fino a quel momento non esisteva più. Non era niente più di una semplice accozzaglia di cifre. 2723. Quello era il suo nome.
[AU. Germania nazista]

Feliciano, all'oscuro dei piani di suo fratello Lovino, viene condotto in un campo di sterminio dallo stesso Ludwig; questo, con l'intento di estorcergli delle informazioni, si troverà faccia a faccia con il suo amico, sicuro di vederlo cedere.

Uno aspettava il momento di essere trovato. Uno aspettava il momento di iniziare a cercare.

"...Le lacrime gli scesero bollenti dagli occhi e, al loro passaggio, la pelle sembrava corrodersi. Sentì una rabbia potentissima, una rabbia repressa da mesi, che lo stava mandando alla pazzia. Si alzò di scatto e con un urlo buttò a terra anche l'ultimo vaso di fiori intatto. Sbatté i pugni contro il muro con forza, facendosi male. Continuò e continuò, finché dalle nocche non sgorgò del sangue. Solo allora si buttò con le spalle contro il muro e guardò con rabbia la foto..."
Molto bene, lo dico subito: la trama inizia lenta. Protrà sembrare una normale storia sentimentale ma con il susseguirsi degli eventi vi posso promettere che ne rimarrete sorpresi. Non voglio anticipare nulla, se vi interessa leggete...
P.s Vi chiedo solo di avere pazienza, è la prima storia che scrivo su EFP ma vi assicuro che non ve ne pentirete. E con questo posso solo dire (a chi legge e chi leggerà):
Buona lettura e grazie :)

Ludwig Beilschmidt e Feliciano Vargas in un contesto 'normale'.
Non sono più Nazioni, non hanno più il peso delle Guerre alle spalle, non le hanno combattute.
Sono due universitari poco più che ventenni, vivono a Berlino, il tedesco perché vi è nato, l'altro perché vi studia arte, essendo la Capitale Tedesca uno dei centri migliori al mondo per la cultura giovanile europea.
All'inizio non si parlano nemmeno, solo ogni tanto s'incontrano grazie all'associazione a cui entrambi prendono parte, l'AIESEC (realmente esistente), che comprende giovani iscritti alle università di tutto il mondo.
Col passare del tempo, tra loro nasce qualcosa ed oggi sono innamorati.
Ne hanno passate tante, entrambi, ed hanno capito che solo insieme stanno bene.
Ma non tutti accettano la loro unione..