Hogwarts è magia, sicurezza. Hogwarts è scuola, rigore, educazione. Hogwarts è disciplina.
Ma davvero non c'è altro?
Tra quelle mura, così misteriose, nessuno ha il coraggio di infrangere la legge, per poter godere della propria adolescenza fino in fondo e, al contempo, della propria fama?
In effetti, qualcuno c'è.
E, dunque, Hogwarts si trasforma. Lascia cadere la propria maschera. Alcool, sesso, trasgressione. Divertimento, senza alcuna regola. Esagerazione, brivido, piacere. Ed errori.
E nessuno meglio dei due eredi per eccellenza conosce questo lato della Scuola. Nessuno come Albus Potter e Scorpius Malfoy gode di ciò che Hogwarts può offrire.
Senza alcun freno, rischiando ogni giorno fin troppo.
Ma, attenzione. Perché un padre non deve mai dimenticare ciò che lui stesso si trovò a vivere, anni prima. Sotto ogni aspetto.
Un intreccio tra passato, presente e futuro. Un intreccio di ricordi, prime volte, segreti svelati ed esperienze che segnano un'intera vita.
L'intreccio di due generazioni, di padri e figli che, per quanto distanti, si trovano ora chiamati alla sfida più complessa. Crescere. Insieme.
Dal testo:
"'Tu sei felice di essere così? Non hai paura?'
Albus prese un tiro dalla propria sigaretta, osservando il cielo stellato.
'Tu ne hai?'
'No, se sono con te.'"

"Mi sento sciogliere quando realizzo che quest'attimo è assolutamente perfetto: io, lui e lei. Non c'è nulla che manchi..."
Versione alternativa in cui Papasuke è più presente nella vita di sua figlia e di sua moglie a dispetto dell'Uchiezza che lo contraddistingue da sempre.

Sasuke ha sempre ritenuto sua figlia la ragazzina più dolce al mondo. Responsabile, intelligente e comprensiva, mai capricciosa, mai sconsiderata o irragionevole. Nonostante la lontananza della madre, è sempre stata una bambina modello, nonché una giovanissima donna davvero gentile.
Già. E' a questo a cui ripensa Sasuke, quando aprendo la porta, trova la sua Sarada intenta a baciare un biondino dall'aria furbetta, un biondino con un padre davvero particolare.
Dal testo:
-Potresti semplicemente avere una relazione stabile.
Naruto infilò le mani in tasca – come se fosse facile con il lavoro che faccio. Prima o poi vengo sempre mollato, e inoltre ho un figlio, non molti uomini vogliono agganciare una relazione con me. Troppe complicazioni. E poi non devo darti nessuna spiegazione – gesticolò indignato – io non ammazzo il tempo come hai detto tu, succede molto raramente. E comunque, se tu non riesci a divertirti, dovresti prendertela solo con te stesso, e smetterla di giudicare gli altri.
Sasuke voltò la testa - tsk, non ho bisogno di quel tipo di divertimento.
Naruto sorrise scaltro – allora vuol dire che nessuno ti ha mai fatto divertire come farei io.
*NaruSasuNaru* e *BoruSara*.

Raccolta di drabble sui personaggi di Naruto, dove ho cercato di esplorare i loro pensieri e la loro anima, ciò che li ha resi ciò che sono e ciò che spesso cercano di nascondere agli occhi degli altri.
Buona lettura!
...
#08 - Inuzuka Kiba
#09 - Sabaku no Gaara
#10 - Tsunade Senju [NEW!][Ultima drabble!]

Louis si sgranchisce le spalle e mastica lentamente l'aria, confuso.
In realtà è sicuro di non essere ubriaco. Forse solamente un po' alticcio.
E probabilmente ci si è addormentato, su questo divano, perché in bocca ha un vago retrogusto di cocktail alle ciliegie e di sonno.
Sussulta appena quando, persino da sopra la musica assordante --come ha fatto a non accorgersene prima?--, riesce a sentire la testa sul suo ombelico cantilenare un "Il mio posto preferito. Il mio Boo". E-- Harry. È sicuramente Harry.
"Il mio migliore amico" Louis unisce ad alta voce i puntini. Conosce perfettamente la bizzarra pseudo ossessione che Harry ha per il suo stomaco.
Spinge un dito sulla guancia morbida del ragazzo.
"Harry, perché sei sulla mia pancia" domanda in ogni caso, perché si trovano sempre ad una festa, ed esiliarsi dagli altri per raggomitolarsi sul divano a farsi coccole bislacche, è troppo persino per loro.
D'accordo. Probabilmente questa è una bugia.
(Harry/Louis) (HighSchool!Au) (Friends to Lovers!Au)
(Con la partecipazione straordinaria di tanto cibo, un pizzico di gelosia, situazioni imbarazzanti, parecchi gatti, attacchi d'asma, sms insensati e discorsi ancora più insensati, alcol come se piovesse, amici spazientiti e baci al retrogusto di coccodrilli gommosi)

Terza classificata e vincitrice del premio per l'impaginazione al contest “Take a picture and never forget” indetto da Sethmentecontorta sul forum di EFP
C’era qualcosa di diverso, però, Tōka se ne accorse quasi subito; era lo scricchiolio leggero sotto la suola delle sue scarpe, quella presenza acuminata che non passava inosservata.
La ragazza abbassò subito lo sguardo, ritrovandosi a fissare delle trasparenti schegge di vetro, che sotto i raggi morenti del sole risplendevano di una luce intensa e cristallina.
Tōka le osservò confusa, come se continuasse a non tornarle un dettaglio. Alzando lo sguardo, la vista che si rivelò davanti ai suoi occhi fu piuttosto deludente: le vecchie boccette d’inchiostro, che lei e suo fratello avevano svuotato e lavato per i loro fiori, adesso erano in frantumi.
Solo alcuni dei vasetti erano ancora in piedi, principalmente vuoti o contenenti fiori pressoché secchi; era strano, dopo così tanti anni non si aspettava di trovare tracce di piante.
Puntò di nuovo lo sguardo verso il basso, e solo allora sembrò notare un altro particolare. A terra, accanto alle schegge di vetro, c’erano alcuni piccoli sassi.

| Prima classificata al contest “Take a picture and never forget” indetto da Sethmentecontorta sul forum di EFP |
"Aveva ricominciato a provare dolore, quella volta, quella in cui il suo mentore, colui che l'aveva spinto ad essere sé stesso e non Rei, aveva ceduto. E lui non voleva provare dolore, non voleva soffrire, non voleva perdere nuovamente tutto. Non era sofferenza fisica, quella non la provava da anni. Era un peso, un fardello all'altezza del petto e del cervello, che premeva incessantemente in lui come a volersi fondere in una consapevolezza atroce. L'aveva avvertita, quella stessa consapevolezza, quel "è successo per colpa tua" nella sua testa. Voleva scappare, aveva sempre voluto scappare."

Louis Tomlinson è uno studente di medicina disordinato e sarcastico, con una grande predisposizione nel mettersi nei guai. Harry Styles è un grande amante dei libri, pacato ed intellettuale, alla perenne ricerca del suo amore da grande romanzo.
Louis è la personificazione fisica di tutto quello che Harry ha sempre cercato di evitare. Ma quando il Destino ci mette mano, è molto difficile evitare le conseguenze...
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Larry College!Au Roomates!Au Kind of HateToLove!Au
Side Barbara/Niall Sophia/Liam
Conteggio: 56k parole

"Perché lo hai trattato così?"
"Stavate facendo sesso?" Naruto arretrò di un passo a causa della freddezza a cui era passato Sasuke, ma non perse la sua faccia tosta.
"No. Raccoglievamo margherite. Certo che facevamo sesso, teme."
"Da quando sei gay?"
"Ehi, aspetta." Il biondo alzò una mano, prima di incrociare le braccia. "Sono bisessuale dalla prima superiore, ma Gaara è stata la mia unica esperienza. La cosa ti crea problemi?"
"Si può sapere perché non me lo hai detto? Sono il tuo migliore amico!"
"E perché avrei dovuto farlo? Tu sei un Uchica. Voi siete perfetti, tradizionalisti. Credi che tuo padre ti avrebbe fatto vivere con un mezzo frocio?" gridò di rimando, e adesso erano faccia a faccia, infuriati con l'altro e con loro stessi, senza una vera ragione.
"Non ti avrei mai giudicato."
"E' quello che credi tu." All'improvviso Naruto gli diede le spalle, andando a prendere la sua maglietta ed infilandosela velocemente. Abbassò la testa, senza guardarlo negli occhi. "Lo avresti fatto. Tu giudichi tutti, in continuazione, e non volevo che ti allontanassi anche me." ammise, e quelle parole ferirono il suo amico più di quanto avrebbe potuto fare una pistola.

Luhan lotta ogni giorno per sopravvivere in quell’ambiente apparentemente sicuro che è la sua scuola. È preso di mira da dei ragazzi che rendono la sua vita un inferno, uno in particolare sembra odiarlo più di tutti, senza alcuna ragione. È troppo tardi quando si rende realmente conto di esser diventato il suo giocattolo con il quale divertirsi e non vuole che gli altri ci giochino lo vuole tutto per sé. L’odio si trasforma in desiderio, è da lì che nasce tutto.

Piccola flashfic sui pensieri di Ayato.
Siamo in Tokyo Ghoul: re, e lui è evidentemente cambiato, almeno sotto alcuni aspetti. Non so dire se quello che ho scritto combaci effettivamente alla realtà o se è solo una visione mia, in ogni caso, è il valore del personaggio che conta.
(Aggiungo l'avvertimento spoiler per chi non segue re, più che altro perchè magari si fatica un pochino a capire.)

Vmin
“Lui sarà il tuo schiavo, figlio mio, il suo nome è Kim Taehyung”
Jimin lo guardò incuriosito, mentre quel ragazzino non osava alzare la testa.
[dal testo cap. I]

"E Yoongi avrebbe voluto tanto, tanto andare avanti con quello che si era prefissato di fare dalla sera prima e fare la figura dello stronzo con cui sarebbe stato impossibile vivere ma non ce la fece. Non davanti a quegli occhi e quel sorriso"
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YoonSeok

Quando erano piccoli ed erano ancora tutti e tre insieme, però, Sabo non sapeva tutti i trucchetti che ora conosce, li ha imparati col tempo e li ha affinati sulla pelle dei suoi due fratellini. Da questo punto di vista Rufy ed Ace sono stati un po’ le sue cavie, ma non gli hanno mai rinfacciato nulla – non che ne abbiano mai avuto il tempo, negli ultimi dieci anni.
[ASL][≈1450 parole]

Ebbene, immaginate se un Eustass Kidd conoscesse Cora-san, padre adottivo di Law.
Raccolta di flash senza pretese che ha l'intenzione di ritrarre spaccati di vita quotidiana con protagonisti Kidd, Law e, spesso, Cora-san.~
01~ Conoscenze «Voglio conoscere tuo padre» «E perché mai, di grazia?»
02~ Playboy «Cos’è questa merda, Eustass-ya?»
03~ Allergie e palle di pelo Gli occhi d'ambra lacrimavano, prudevano, si gonfiavano.
04~ Picnic «Tieni, figliolo, dei tramezzini»
05~ Interruzioni e figuracce «Puoi riprendere da dove hai interrotto, Trafalgar»
06~ Presentazioni «Eustass-ya, non dirmi che sei geloso»
07~ Scherzi di cattivo gusto «Porca puttana, Trafalgar, non farmi incazzare»
08~ Vacanze «Ciao papà! Come stai–» «Passami Kidd che mi manca»
09~ La tranquillità non è sempre un buon segno Oltretutto, la casa non era mai stata così dannatamente silenziosa.
10~ Acqua park Una volta ogni tanto, Kidd aveva avuto una bella idea.
11~ Tepore «Trafalgar, potrei soffocarti con il cuscino se non ti levi»