Mi chiamo Beatrice, ma lo sapete già. Sono più logorroica della zia zitella che a natale chiede del fidanzatino, sembro affamata quanto l'orso Yoghi e ho due graziosissime occhiaie che mi fanno sembrare stanca e scazzata 24/24. Odio gli argomenti fissi e mi piace cambiare, tipo le scale di Hogwarts, insomma, se inizio una conversazione su 1984 mi pare ovvio arrivare al conto in banca da gestire dopo i 18anni, no? Sono una fangirl e anche se troverete poche fanfiction tra gli elenchi di lettura, in realtà, leggo praticamente solo quelle. Sfortunatamente non sono in grado di non provare affetto e empatizzo pure col succo di frutta nel frigo ma fortunatamente piango per poche cose. Tutti i film mentali che mi faccio vanno a formare ciò che sono le mie storie, e prima di scrivere una scena bevo rigorosamente un cappuccino; in realtà è una buona cosa perché scrivo di notte, quindi un po' di caffeina non mi fa di certo male, ciò implica anche certe parti disconnesse che mi tocca aggiustare. Ho sempre paura di scrivere capitoli troppo corti e cambio stile per ogni storia che mi impegno a portare avanti, ho anche computer diversi in base alla storia a cui lavoro, inoltre, se stravolgo gli orari mi ritrovo in un blocco dello scrittore. Amo le mie Vans, ma preferisco le mie dr martens. Scrivo poesie ma quelle d'amore le conservo nello spam, non suono nessuno strumento e non mi fido di chi è troppo felice. Non amo i cliché ma riconosco che se usati bene valgono, non mi piacciono i bei finali e preferisco una morte ad un matrimonio. Sono un otaku, amo gli anime, i manga e la cultura orientale in generale, soprattutto quella giapponese. Amo leggere e scrivere (anche se è ovvio, se no non sarei qua) e sono Serpeverde. Non sono ordinata ma sembro una maniaca quando sistemo camera mia, detesto che mi venga toccato il cellulare, ho una lista per qualsiasi cosa e generalmente la prima impressione che do è di essere arrogante e seria.