Una Certa Ragazza
      
Membro dal: 09/06/11
Recensore Veterano (223 recensioni)
       
Salve a tutti!
Considerando che è mezzanotte e venticinque, che oggi sono finita nel quartier generale di una setta mnemotecnica (non chiedete) e che non ho bevuto il mio Estathè, mi ritengo sufficientemente fusa da non dover rispondere di quello che dico.
Ho rimandato a lungo questa introduzione, ma circa cinque minuti fa mi è venuto lo schiribizzo di farla, perchè a quanto pare a quest'ora della notte tendo a sentirmi leggermente ubriaca.
Come avrete forse capito dall'introduzione di cui sopra, potrei forse essere un tantino fuori dalla norma, ma del resto chi non lo è? Basta con i "sono diverso/a dagli altri, quindi nessuno mi capisce (ma è sottinteso che io sono meglio di loro)": Il mondo non si divide tra chi è strano e chi no, si divide semmai tra chi cerca - o vuole, o crede di - nascondere la propria stranezza, in diversa misura, e chi la lascia lì dove sta, senza darle troppa noia. Io appartengo al secondo gruppo.
Ah, poi - come nelle migliori tradizioni - c'è anche il terzo girone: quello di chi ha problemi più grossi.


Dunque, come descrivermi? Non vi tedierò con lunghi racconti della mia vita passata, presente e futura, benchè potrebbero essere illuminanti perle di saggezza, del tipo "non fatelo a casa, bambini!", che illustrano come sopravvivere alla selezione naturale della specie.
Vi elencherò solo pochi, basilari fatti, giusto perchè possiate capire che tipo sono e capire se vale la pena di restare e leggere qualcosa oppure se girare i tacchi e andarvene.
Prima di tutto, voglio fare la scrittrice. E il medico, ma questa è un'altra storia, visto che non siamo su un sito per i fan delle cellule caliciformi mucipare (non credo neppure che esistano siti simili, in realtà).
Ora, se riguardo al secondo sogno ho fatto qualche passo in avanti, del tipo entrare in facoltà, riguardo al primo sono ferma sul posto, e ho anche deciso di saltellare su un piede solo.
Ma non mi preoccupo eccessivamente: anche se non vale per tutti e tutto, leggo troppi esordienti pubblicati di basso livello per poter desiderare di essere come loro. Io non voglio pubblicare un libro: voglio scrivere un bel libro, per la miseria! E per quanto mi possa piacere l'idea di pubblicare, se non diventassi mai all'altezza o se quello che scrivo non dovesse essere adatto al mercato, allora continuerei a postare le mie opere su internet senza lamentarmi eccessivamente.

Nelle letture sono abbastanza tollerante, per questo se leggo un libro che trovo davvero scritto male è odio a vita: insomma, visto che difficilmente giudico un libro al di sotto del "buono", se ne leggo uno "gravemente insufficiente" me la lego al dito. XD
Anche per questo motivo - perchè non riesco a sopportare certi scempi che mi sembra si moltiplichino di anno in anno - ho iniziato a bazzicare su diversi siti di critica letteraria.
Anni fa, in un periodo di forte disillusione, sono stata "accolta" dal blog/forum Massacri Fantasy, che ritengo un po' la mia casa sul web. Solo un consiglio: se non vi piacciono le persone kattyve che mangiano foche e bambini piccoli non leggetelo, ma se amate la letteratura e siete sufficientemente ironici da aver capito che la frase precedente era uno scherzo potreste anche trovarci qualcosa di interessante sopra.

Ad ogni modo, per non sembrare quella che fa pubblicità occulta su ogni superficie bianca disponibile, andiamo avanti.
I miei libri preferiti sono parecchi e multiformi. Sono del parere che non esistano cattivi generi, ma solo cattivi scrittori che purtroppo si sono affezionati ad un genere particolare, come ad esempio il rosa o il fantasy.
Amo Pratchett, Akunin, Benni, Pennac, Vassalli, Sepulveda, Bulgakov (che era medico, signori!), Moers, Leopardi, Calvino, Shakespeare, Marai, Pirandello, Ariosto e molti, troppi altri.
Sono diversamente ordinata, l'unico momento in cui mi sento aggraziata è quando scio e ho una top ten delle figure di merda più eclatanti che ho fatto, con cui ho seriamente pensato di partecipare al Guinnes World Record (sono senza precedenti, davvero)
Ho una passione insana per il the in tutte le sue forme, adoro i miei amici (ma chi non lo fa?), mi piace dirmi "uao, ho fatto qualcosa che non credevo possibile, e il bello è che l'avevo iniziata appunto per questo!" perchè mi fa sentire irrimediabilmente figa, al punto che Soul Eater sarebbe fiero di me; amo sperimentare e mangiare merenda tra le sei e mezza e le sette di sera.
Tra le altre cose disegno, canto e recito, facendo tutt'e tre le cose male in egual misura, per par condicio. Mi interesso di parecchie cose senza essere mai davvero ferrata in niente, aspetto di me che non mi piace un granché.
Ma veniamo ai progetti letterari conclusi o sui quali sto lavorando, così la chiudiamo qui:

- "Il mondo attraverso lo specchio": è il primo romanzo che ho finito, ed è un fantasy vagamente bizzarro.

- "In media res": secondo romanzo concluso, si tratta di un thriller.

- "Le rose nere": romanzo di fantascienza, nonchè mia opera storica; l'ho iniziata ben sette anni fa, e ancora non l'ho conclusa. Al momento non la sto scrivendo attivamente, perchè vorrei poterla scrivere davvero al massimo delle mie capacità.

- "Terranina": thriller psicologico su cui sto lavorando adesso. Lo sto scrivendo appositamente per pubblicarlo qui sopra, quindi attendete mie nuove :)

- L'amore ai tempi di spotted, storia di genere "romantico" (con virgolette molto spesse) che sto pubblicando qui sopra.

- "Il lato azzurro della vita": raccolta di poesie ongoing.

- Racconti e fanfiction di varia natura, e visto che è l'una passata (da un pezzo, potrei aggiungere) e domani ho l'università, mi fermo qui.

Insomma, grazie per essere passati, e un'ultima cosa: il mio vero nome è Greta Cattardico.
Ed ora che vi ho rivelato il mio nome così pregno di magia e forza mistica, cosa che di sicuro vi cambierà l'esistenza, vado a nanna.









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I souvenir del viaggio (Ultimo aggiornamento)
Questa serie comprende raccolte di poesie portate avanti in maniera parallela e con un unico comune denominatore: la volontà di raccontare, per quello che si può, la vita. I souvenir del viaggio sono questo, ciò che rimane alla fine di un lungo percorso o semplicemente quello che ci accompagna tra una sosta e l'altra. E' il prevalere, insomma, del viaggio rispetto alla meta, o la meta che assume significato per via del viaggio.
[ Autore: Una Certa Ragazza ] [ Categoria: ] [ Storie: 2 ]
[ Rating generale: Verde ] [ Generi principali: Introspettivo ]  
[ Aggiornata: 27/10/13 ] [ Completa? - No ]