Una volta José Arcadio le guardò il corpo con una sfacciata curiosità, e le disse: «Sei molto donna, sorellina». Rebeca perse il controllo di se stessa. Riprese a mangiare terra e calcinacci dai muri con avidità di altri tempi, e si succhiò il dito con tanta ansietà che le si formò un callo nel pollice.
(
Cent'anni di solitudine, Gabriel Garcìa Marquez)
Ultimamente mi sento più una lettrice accanita, che una scrittrice. Ma ci proviamo ancora a battere storie sui tasti. :P
(Trovate in questo account tutte le mie storie, anche quelle più acerbe, scritte di tutta fretta e senza limatura. Voglio che riposino qui per ricordarmi com'ero, una piccola vanità personale; o forse solo un po' di malinconia per una frenesia scribantina che, purtroppo, non mi appartiene più.)
Quest' opera è distribuita con
licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 2.5 Italia.