fiammifero
Membro dal: 30/11/14
Nuovo recensore (19 recensioni)
       
"Prendi un fiammifero: è una perfetta armonia di rosso e bianco.
Immagina che il bianco sia malissimo e il rosso sia benissimo.
Hai in mano un fiammifero e un accendino, dunque.
Il fuoco è rosso: il fuoco è benissimo.
Fai scattate la rotellina dell'accendino, che lambisce la parte giusta del fiammifero.
Il rosso cresce, caldo, bollente.
Tu sorridi, ma poi?
Il fuoco si spegne e della stessa estremità che hai acceso rimane il nero bruciato.
"Cos'è il nero?", chiederai.
Il nero è male e in mano ora hai solo nero e bianco.
E basta.
Inizia la sofferenza e capisci che devi fare qualcosa.
Ricordi l'accendino, lo fai scattare, il fuoco brucia rosso e tu sorridi, ma hai paura, perché sai cosa succederà quando la fiamma si spegnerà.
E lo fa.
Il nero è ancora più di prima: rovine diroccate di felicità passate.
Le lacrime iniziano a scorrere.
Nero bianco, nero bianco, nero bianco: così non si vive.
Di colpo il tuo obiettivo cambia: uccidere il malissimo, affinché rimanga il male.
Il male è più facile da combattere, il male è umano, è sofferenza ma non strazio.
E allora bruci.
La fiamma non è più gioia, ma acido che corrode.
Devi distruggere.
Distruggere.
Distruggere.
Devi essere acciaio incandescente, devi essere indistruttibile, devi sterminare senza lasciare traccia.
Uccidere.
Uccidere.
Uccidere.
Guardati le mani: hai un accendino scarico in una mano e briciole di nero, di male, nell'altra.
Hai ucciso il bianco: hai vinto.
Ma alla fine della lotta è rimasto di qualcosa abbastanza bello per cui gioire? 
  Nessuna serie trovata.