Perché scrivo?
Perché non farlo?
Questa è una dedica, un’immensa, pazza, completamente fuori luogo, dedica.
O, potete vederlo come un grande, gigantesco monumento all’amicizia.
O, senza essere troppo pesanti, un diario.
Una cazzata, forse, ma mi sembrava così ingiusto che questi momenti si perdessero, che nessuno potesse riderne, assieme a noi, di noi.
Mi seccava che restassero sconosciuti a tutti.
Momenti di persone sconosciute (noi per voi) letti da persone sconosciute (voi per noi), che restato sconosciuti.
Ironico, no?
Un gigantesco accumulo di note, post-it, foto, video, cose sciocche, tristi, qualcosa che, a rileggerlo, mi fa tornare in mente un sorriso.
Il nostro passato, le persone che abbiamo conosciuto nei nostri vagabondaggi.
Siamo vagabondi, siamo suonatori di chitarre, piano e qualsiasi altro strumento, siamo aspiranti attori, siamo velisti, golfisti, tennisti, siamo ragazzi che girano con una Canon tenuta assieme da dello scotch, siamo autostoppisti.
Io ho diversi allegri feticci, Elia un'irrazionale, e decisamente stupida paura per gli spiccioli, Dan ha un bel fisico, ma un carattere di mer*aviglia.
Potrebbe sembrarvi follia, potrebbe sembrarvi una balla.
A noi sembra vita.
Protagonisti:
Dan.
Elia.
Ed io