..una volta fuori, con i piedi stretti nelle babbucce, trascinava il carrellino della spesa verso il piccolo supermercato del paese.

- "Adrien..so che ci sei."
E' poco più di un sussurro, ma il mio corpo rabbrividisce con violenza al suono della sua voce
- "No, stasera no, Julian" - bisbiglio

"..brucia, dentro. Come brucia il tuo respiro che adesso accarezza il mio collo scoperto, che giace al di fuori della veste sacerdotale, completamente esposto al tuo tocco. E brividi mi percorrono la schiena, il viso, le braccia, mentre le tue dita tracciano sentieri di affetto sulla mia pelle."

-Sei fragile- bisbiglia mentre abbassi la maniglia
Fragile, quanto un vetro di cristallo che tocca terra.
Spezzata, come i suoi frammenti sparsi sul pavimento.
Perennemente. rotta.

"Sono solo un pazzo - per alcuni, un povero mendicante - per altri
un diverso che si confonde nella massa dei vagabondi - per altri ancora.
Eppure, non somiglio a nessuno di loro."
Un giorno, in metropolitana.

Mi fermo.
Non so dove andare.
Poso la valigia.
Non so dove voglio arrivare.
Allora rifletto.
E aspetto. aspetto. aspetto.

Solo.
Il rumore dello schiaffo che ti ho tirato, rimbomba nella stanza in un’eco, e mi assorda.
Non sono pentita. E' tardi per qualsiasi timore.

"Un'altra spinta.
Non c'è che ghiaccio.
Rimani solo tu.
In mezzo al bianco."
Drabble sulle sensazioni di una pattinatrice.

"Non mi fermo questa volta. Chiudo gli occhi e poi..salto."
..
"Il mio piede si sposta, si arrampica.
Devo scavalcare.
Devo saltare!"

- Cos'è più doloroso del dolore?
- Solo il Dolore - rispondi.

"..le mani strette a pugno. Le labbra schiuse in una smorfia di dolore. Non riusciva ad ottenere una risposta.
Un fragile ramoscello nel mezzo di una bufera.
Un ombra dallo sguardo spento e triste, tra i mille volti sorridenti della folla..."
"..miscugli di sentimenti indefiniti avevano preso ad agitarsi dentro di lui susseguendosi l'un l'altro, cosi' rapidamente da impedirgli di riconoscerne anche uno soltanto. E cosi' rapidamente scomparivano.
Numerosi echi lontani, ricordi, frammenti sfocati.
C'era qualcosa di familiare in quella citta', in quel vento, che ancora agitava le cime degli alberi..."
Le strade di due persone alla ricerca di se' stesse si incrociano, in un'incontro forse voluto dal destino stesso, lungo un viaggio oltre le barriere del tempo.

Un Angelo, protettore di innocenti, dal passato distrutto dal Male.
Una Fenice, dispensatrice di morte, rinata dalle ceneri del Passato.
Due esseri opposti, ma legati tra loro, nell’anima.
Piccole flashfic su alcuni missing-moment di Cris e Bianca.

Fuggi. Continua a fuggire se vuoi. Io non mi arrendo.
Tu sei il Fuoco. E il Fuoco è indomabile.
Ma io sono la Terra.

"..I fumi della distruzione si elevano ininterrotti verso la loro ascesa notturna mentre le mie narici inspirano a pieni polmoni l'aria malsana di cui sono intrise le macerie del villaggio ormai morente. Le mie mani, intanto, vagano silenzione sul gioiello violaceo che tutti bramano. Le dita lo stringono spasmodicamente e non intendono lasciarlo andare.
Non mi fermerò.
Il mio e' un bisogno irrefrenabile.."

"..In solitudine rimane il tuo corpo. Un vuoto involucro, in quell’angusto vicolo di mondo."
Un senzatetto come molti.