Neville Paciock | Generale | Drabble
Per una volta può essere fiero di ciò che ha fatto, per una volta si sono ricordati di lui.

Se i suoi amici avessero saputo cosa faceva di notte, quando loro dormivano profondamente, l’avrebbero classificato come spavaldo e coraggioso, gli avrebbero conservato il posto a tavola nella Sala Grande come facevano con Sirius e James, e gli avrebbero anche regalato qualche Cioccorana in più.
Ma quando i suoi passi leggeri si confondevano con il battito furioso del suo cuore, il giovane Peter non si sentiva spavaldo, coraggioso o in cerca di leggendarie avventure di cui vantarsi; si sentiva solo, solo con la sua anima pregna di incertezze, solo con quelle ragnatele argentate che i ragni tessevano indaffarati al suo cammino come petali di rose.
[Storia classificatasi quinta al "Seduto a guardare - Contest" indetto da MissBlackspots sul forum di EFP, vincendo anche il Premio IC.]

Era diventato un mostro, Gollum, troppo diverso da colui che era prima, aveva dimenticato tutte le bellezze della vita, nascosto nell’ombra, divenuto parte di essa.
Nei lunghi viaggi che l’avevano portato in luoghi sconosciuti e oscuri, alla ricerca dell’anello, si era abituato al freddo e agli orrori della vita che gli passavano davanti agli occhi.
Interminabili sogni gli disturbavano le notti, passate a gridare e a contorcersi nel buio, alla ricerca di un flebile spiraglio di luce, che non sarebbe mai arrivato. L’unica luce a cui poteva aspirare era quel prezioso oggetto, rotolato via assieme al suo senno.

Gli occhi incontrano quelli del cane, e interminabili ricordi gli prendono la mente.
Risate soffocate, respiri mescolati e sogni inseguiti assieme.
Di quei sogni gli restavano solo i cocci di chi non aveva pagato.

8.Idea. «Hey Roxas, mi è venuta un’idea!» la voce del rosso lo interruppe dal seguire le parole del libro, e alzò lo sguardo «Perché invece di leggere quello stupido e ammuffito tomo non vieni in camera mia?».
Un'AkuRoku dedicata a quella pecora di Ella. ♥

«Non sono bellissime?»
«Cosa?»
«Le stelle. Così luminose, così perfette. A volte mi sembra che si divertano, lassù, e ridono di noi che siamo così scialbi e oscuri».
Se le stelle avessero potuto ridere magari avrebbero brillato anche di giorno.

James sapeva che dei papaveri Lily amava i petali vermigli e delicati, amava tenere tra le dita lo stelo che solleticava i polpastrelli e osservare come la corolla ondeggiava al vento confondendosi con il cielo del tramonto.

Tra loro era scoppiata la scintilla, e avevano deciso di fuggire assieme dal resto del mondo. Basta inseguirlo, sarebbe stato lui ad inseguire loro.
E quante taglie sopra le loro teste, crescevano a dismisura le cifre stampate sulle loro fotografie, incollate sui muri delle case, delle città, dei castelli.
Se n’erano andati da quel mondo troppo stretto per cercarsi un posto tra le stelle.

«Buon San Valentino, Moony!» un gigantesco mazzo di rose rosse gli comparve davanti agli occhi, distraendolo dalla sua lettura pomeridiana.
Questa la dedico a Jules Black, la mia Giù, per tutte le storie splendide che scrive. ♥

Perché vivi, Remus Lupin? Hai più assaporato l’aria dopo aver aperto gli occhi, guardato le stelle, osservato quel mondo che si sbriciolava per colpa delle loro debolezze?
No.
Un cuore ce l’hai, vero? E i polmoni?
Integri.
Cos’è che ti manca?
Lui.

Aveva aspettato un anno intero per quel momento.
-Lo voglio-.
Shot dedicata a _Ella_ per il nostro anniversario

Le Dramione. Possiamo dire tranquillamente che sono le fan fiction più scritte di EFP, che mandano in tilt il cervello di tutte le fan girl accanite di Dracuccio il Principe delle Serpi.
Ovviamente, tutti possono scrivere una Dramione. Perché? Perché nelle Dramione, tutto può succedere!
Le Dramione, ormai, hanno superato il limite dell’impossibile.
A partire dalle descrizioni dei due piccioncini, ovviamente.
Questa la dedico a Jules_Black, che per me è la dea del sarcasmo! :D