Un’anima affine a noi sente l’esigenza di ritrovare se stessa e per il bene che le vogliamo la lasciamo andare certi di poterla ritrovare al termine del suo percorso interiore.

Tutti coloro che amano questo splendido anime conoscono le difficoltà da parte di Oscar di esternare i suoi sentimenti. Ho pensato di darle l’opportunità di fermare su carta i suoi pensieri, di scrivere in pratica una lettera d’amore per il suo André, ben prima della famosa notte delle lucciole, in modo che anche lei prendesse coscienza di ciò che l’ha sempre legata all’altra metà della sua anima. Il periodo preso in considerazione è quello dove entrambi militavano nella Guardia Metropolitana di Parigi.
Spero di non essere andata fuori tema. A voi la lettura e se vorrete un commento.

Osservando le nuvole correre veloci nel cielo ……

Ho estrapolato alcune frasi da un racconto breve a cui sto pensando per un altro fandom, ma il concetto espresso può calzare perfettamente per una ipotetica lei che vuole manifestare il suo sentire verso un ipotetico lui.

Una giornata infernale a combattere contro un nemico fatto di carta al quale però non si può dare fuoco, ha fatto scaturire questi pensieri. Spero di non offendere nessun “lettore burocrate” ….. ma era solo uno sfogo.

Dopo aver letto bellissime poesie d’amore, insistenti immagini hanno cominciato nella notte ad invadere la mente chiedendo di essere tradotte in parole ma ….. io non so parlar d’amore.

Parlando in questi ultimi giorni con una persona mi sono accorta che tutti abbiamo bisogno di qualcosa che ci faccia sentire parte integrante di un tutto, forse anche solo una mano che ci dona una carezza o più semplicemente dell’ascolto altrui.

Riflessioni, forse non una poesia vera e propria, sul potere delle parole che devono essere “maneggiate” con cura.

Pensieri ed immagini che si sono affacciati nella mente di notte, non so se abbiano un senso vero e proprio. A voi trovare la chiave di lettura, se esiste.

In questo periodo dove un pensiero è dedicato all'ambiente e agli oceani, Madre Natura continua a sussurrare all'Uomo il suo disagio; forse sarebbe il momento di iniziare ad ascoltare.

Pensieri notturni che dovrebbero essere ammantati dal silenzio che silenzioso non è.

Un viaggio, fisico o interiore, ha una meta da raggiungere, ma poi c'è anche il ritorno a casa.

Dedicata ad una persona molto cara che sta attraversando un momento molto doloroso e alla quale le mie parole giungono ovattate, con la speranza che invece leggendole possano arrivare a destinazione.

Un momento di sconforto in questa sospensione dalla realtà può far perdere delle certezze e sprofondare nella solitudine perché viene a mancare una visione d’insieme dove tutto ciò che era normalità appare ora inafferrabile. L’unica cosa che l’uomo può fare è non perdere la speranza.