Dal testo:
"Tac...tac...tac...
C'è un'ora precisa, un'ora che viene definita l'ora del diavolo. Un'ora che con quei numeri vuole deridere la Trinità, quella Trinità che ora non potrà salvarti.
Tac...tac...tac..."

Dal testo:
"La luce della luna illumina il suo viso e tu urli di paura. Ha i suoi stessi occhi. Non la vuoi più. Non è speranza, è condanna.
Ti fai coraggio e piano la prendi in braccio e fissi attentamente il suo sguardo. Sorridi dolcemente. Hanno gli stessi occhi ma non la stessa anima. Dentro gl occhi del sebo vedevi tutto il male del mondo, mentre nei suoi ci sono innocenza e il miracolo della vita. Avevi dimenticato che al mono ci fosse qualcos'altro, qualcosa di bello oltre al dolore, oltre la guerra."

Dal testo:
"Quanto tempo è passato?! Non lo sai nemmeno tu, Albus. Hai passato tutti quegli anni nei rimorsi e nei sentimenti del passato, che hai perso il conto del tempo. Nella tua testa ci sono sempre le stesse immagini, le stesse parole, i stessi desideri che ti sembra di vivere in un limbo."

Dal testo:
"Perso in un tunnel buio simile ai tuoi occhi scuri sempre tristi. Sospiri e ti guardi attorno. Il tuo ufficio è pieno di pozioni ma nessuna di esse può farti tornare il buon umore. Solo i grandi occhi verdi di Harry ti alleviano da quel dolore del passato che non passa mai. Ma poi, lo guardi bene e la e la consolazione si tramuta in disprezzo. Lui è così simile a James nei lineamenti e nell'arroganza. Di Lily ha solo lo sguardo. Stringi le mani in pugni. Ripensi a Lily, alle prese in giro, alle risate..."

Dal testo:
"Cosa sei diventato Tom?! Non assomigli più a tuo padre, non hai più quella bellezza che aveva stregato Merope. Sorridi soddisfatto. Non hai più niente di lui, tu discendi da Salazar Serpeverde e non da uno sporco babbano. Non c'è più niente di lui in te, non c'è più niente di umano. Tua madre non voleva questo per te e, forse, nemmeno tu. Tom tu vuoi solo riempire il vuoto di quella stanza e della tua anima. Vuoi che la gente ti temi e ti ammiri allo stesso tempo."

Dal testo:
"Sentiva di essere diverso dai suoi amici: amava combattere più di qualsiasi altra cosa al mondo, era sempre stato il più forte dei guerrieri Z, aveva una coda e, inoltre, i suoi capelli dalla strana forma non crescevano come quelli di Yamcha.
Era diverso nel corpo e nelle origini ma non nel cuore. Il suo duro cuore di Sayan (a patto che loro ne avessero uno), era stato sostituito da un puro cuore terrestre. "

Dal testo:
"Per quanto fossero grandi i sensi di colpa, a Rocinante piaceva aver dentro di sé Doflamingo.
I suoi baci roventi e le ruvide carezze erano gli unici frammenti rimasti della sua umanità. L'istinto, la passione e la dolcezza di un uomo. Non era ancora ceduto del tutto all'oblio. Rocinante poteva ancora salvarlo, e il sesso era l'unico modo che aveva per tenerlo stretto a sé senza farlo sospettare di nulla. E seppur la mattina dopo si sentiva sporco, Rocinante amava il calore che solo il corpo nudo di suo fratello sapeva donargli."

Giulia Beccaria e Giovanni Verri.
Dal testo:
"Quando Giulia uscì dal convento, "una giovane sana, sensibile, d’un carattere vivo e impetuoso, figura proporzionata e robusta" così la descrive Pietro Verri, iniziò a frequentare casa Verri dove Carlo e Giovanni tenevano incontri di tipo intellettuale nel loro salotto. L'intraprendente Giulia non ci mise molto a dimenticare gli insegnamenti delle monache e ad aprire la mente all'Illuminismo.
Con quel suo spiccato carisma e i grandi occhi verdi, riuscì a conquistare il cuore di tutti, specialmente quello del libertino Giovanni che di lei si innamorò seriamente e ricambiato."

Dal testo:
"Speravi di ottenere un padre? Eppure tu non hai mai avuto una famiglia e sai che il tuo carattere freddo e distaccato non è fatto per amare altre persone al di fuori di te."

Bianca Lancia e Federico II.
Dal testo:
"Ciò che per Dante serviva a salvare l'anima, stava distruggendo la sua e quella del suo bambino. Si lamentava Bianca. Voleva salvare il frutto di quell'amore a tutti i costi, perché lui era l'unico ricordo di un amore tanto bello che aveva bloccato persino i meandri del tempo fino a far precipitare la realtà in un fosso. E con lei anche la vita di Bianca."

Federico II di Svevia e Bianca Lancia.
Dal testo:
"Finalmente, almeno per una notte, l'imperatore del Sacro Romano Impero Germanico si era sentito un semplice uomo in grado di amare mentre Bianca si era sentita una regina al fianco del suo re, ma non una regina qualunque ma la regina dei sogni di Federico II."

Dal testo:
"Per questo sei sempre stata così dura, Gohan somiglia tanto al suo papà, già, nell'aspetto fisico e ciò ti uccide perché nei suoi occhi vedi colui che non c'è mai e se anche la loro anima si somigliasse allora sai che la solitudine distruggerebbe la tua e non è ciò che una madre vuole."

Dal testo:
"Sapevi sin dall'inizio che Kaarot era diverso, lo avevi visto nei suoi occhi quand'era neonato. Era identico a vostro padre tranne che nello sguardo, quello lo aveva ereditato da vostra madre, una donna troppo buona per appartenere alla terribile razza saiyan.
Anche se lui si era giustificato con una botta alla testa, nei suoi occhi era già prescritto il suo destino."

Dal testo:
"Sospirando concentri tutte le tue forze nella tua mano. Stai per scagliare il tuo colpo decisivo: il giavellotto della rivolta. Quella rivolta che hai dovuto affrontare da solo, i tuoi compagni sono stati così stolti da non darti retta così ti sei precipitato da solo."

Dal testo:
"Sei sfuggito al suo controllo e con brutalità cerchi di distruggere ogni cosa in particolar modo vuoi uccidere Kaarot, i suoi pianti cesseranno e con loro anche i ricordi del tuo passato e la tua rabbia."