[One-shot, RiRen | Modern, AU!]
Dal testo:
-Così in silenzio che potrei restare ad ascoltare il sangue che ti scorre nelle vene.- canticchia Levi, battendo a ritmo il piede. Eren non può fare a meno di nascondere un sorriso dietro la spalla, le braccia tese sulle ginocchia piegate, grazie alle quali cela metà del viso, ed il buio è complice dell'intento.
-E comunque hai ragione, tu sei troppo rumoroso quando si tratta di sentimenti. Infatti io il sangue che ti scorre nelle vene non lo sento mai.-
Eren gli rifila una spallata, ma il giovane, tra una risata e l'altra, insiste con -Dai, sono serio.-
Si sorridono a vicenda, ma traspare chiaro il dubbio sul viso del castano. -In che senso?-
-Nel senso che... alle volte penso che tra me e te ci siano un mucchio di parole inutili, ma che non ci diciamo quello che è essenziale. E allora finiamo per fare un casino della madonna, però in silenzio non ci stiamo mai.-
-Mh... Quindi mi stai dicendo che dovremmo, non so, stare più tempo in silenzio?-
L'altro fa spallucce, e finalmente lo guarda. -Qualcosa del genere.-
E così fanno.

[RiRen; AU!]
Questa è una storia che ha luogo in Florida, ad Orlando per la precisione, e che parla di un viaggio su una café racer di un tale Levi, un ragazzo libero dalle costrizioni familiari, dalle strade predefinite dal padre, e dalle cicatrici di una violenza difficile da digerire.
E poi narra la storia di un chitarrista disilluso, poco fiducioso, imprigionato nel bigottismo di un piccolo paese americano.
Ma se solo osassero andare oltre il confine di quella recinzione di ferro, cosa accadrebbe?
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Dal testo:
È in quel momento, che Levi realizza una cosa: quella voce è una delle cose più dolorose con cui abbia mai avuto a che fare. Per questa ragione il pensiero di conoscere l’abitante di quel corpo diventa di primaria importanza. Gli martella il cranio per tutta la serata, trascorsa a tentare di smaltire l’agghiacciante senso di disagio che prova, cassa di risonanza delle emozioni che il cantante ha espresso. Immagina sia un eccesso di empatia, diagnostica così quel problema, riconducendolo ad una sensibilità che lo sta macellando come una scure. E non sa neppure come difendersi.

New York City è una delle più grandi megalopoli del pianeta, ed è lì che vira la bussola del giapponese Levi Ackerman, un ragazzo alla pari desideroso di apprendere la lingua anglofona.
Eren Jaeger, appartenente alla famiglia ospitante ed emergente speaker radiofonico, ha sempre considerato l'occasione di lavorare per la Titan's Radio come una delle più importanti della sua vita, ma si ricrederà su ogni cosa, quando la carriera non sarà più la sua unica priorità.

[Skam France|ELu]
Dal testo:
"L'orario compare imponente sulla schermata di blocco, e quasi gli sembra più voluminoso, prepotente mentre gli ricorda che sono trascorsi quarantasette minuti e nulla è successo.
Poco più in basso, in contrasto con l'immagine dell'oceano, la sua frase motivazionale che scorre come le notizie al telegiornale.
A volte le domande sono complicate e le risposte sono semplici, gli ricorda."

Dal testo:
Maledetto il rancore, che è la versione mutata di un sentimento genuino e sfiduciato, uno piangente e respinto. Pensava di esserne scevro, e invece ha sbagliato i suoi calcoli, ed il nervo pudendo fa male se sollecitato di continuo da mani indelicate.

È passato molto tempo, da quando Eren ha visto per l'ultima volta Levi, primo amore di quando erano adolescenti, conclusosi in modo disastroso per la loro inettitudine nel gestire i sentimenti.
Si sono persi per anni da quel giorno in poi, ma, rincontratisi fra i locali della movida mondana, è comune l'emozione che li avvolge: nostalgia.
Ed Eren ha sempre disprezzato, il modo in cui quella subdola sensazione riuscisse ad edulcorare persino i ricordi peggiori.
***
Dal testo:
-Eren? Che ci fai qui?-
-Che ci fai tu qui, piuttosto.- sembra quasi un'accusa, ma non lo è. Forse. Meglio dire che si tratti di confusione, miscelata con una buona dose di sorpresa, ecco.
Solo questo, solo questo giuro, promette, riappacificandosi con se stesso per far fronte comune, sciorinando un sorriso stupefatto.

Sequel di "Un domani, sì" della trilogia "Quando era ieri".
Dal testo:
"Hanno entrambi in petto una catastrofe di battiti, il cuore urla all'altro la propria appartenenza, e viceversa."
La storia è liberamente ispirata ad un episodio di SKAM ITALIA.

Allerta spoiler! La storia contiene riferimenti all'ultimo film "Boku no Hero Academia: heroes rising".
Dal testo:
-Qual è l'ultimo momento che ricordi?-
[...]
La sente ancora fresca, la paura di perderlo, i ricordi sono spietati mentre richiama a sé quegli istanti tragici e sconvolgenti. -Le nostre mani.- dice solo, per poi concludere con –Tu che mi dici qualcosa, ma non so cosa.-

Questa storia è il prequel della one-shot "Un domani, sì", situata nella raccolta "Moonspots".
Dal testo:
"Perché non mi dici di andarmene?", la domanda sorge spontanea, mentre il giovane appoggia il capo sulle braccia conserte, la lunga schiena come un ponte fra il suo corpo e la scrivania.
"Non so perché." sussurra, le palpebre che sbattono piano. "So solo che oggi con te."
Eren non dice mai "voglio stare", perché è tutto sottinteso, e Levi ha imparato a cogliere il significato di certe frasi; ed è sicuro, quel pomeriggio, che qualcosa si sia smosso in Eren, anche se non ne riconosce l'entità.
Oggi non graffia, oggi è docile, mentre si lascia vezzeggiare la nuca in baci lievi.
Straordinariamente, si volta per fare l'amore ancora.

Raccolta di one-shot incentrate sulla coppia Ereri|Riren.

[Soulmate, AU!] [Reincarnation, AU!]
Obasan gliene aveva parlato fino ad estenuarlo, ma Katsuki, da bambino testardo qual era, mai aveva creduto che potesse accadere a lui. L'Ima zero si era presentata alla sola età di trentadue anni. L’universo gli stava tacitamente comunicando la sua imminente disfatta, a meno che non avesse incontrato il proprio mate nel minor tempo possibile. Ma come fare, se per ben trentadue anni mai si era palesato? L'unica risposta poteva essere soltanto quella: il Mitingupasu.
Un cammino di sette giorni per trovarla prima dello scadere del tempo della sua vita mortale, prima della fine di tutto. Sette come le sensazioni uniche che si provano quando ci si ricongiunge con la propria anima complementare. E non era mica un caso che Katsuki Bakugou odiasse quel numero.

[EreRi] [Modern,AU]
Levi Ackerman, come ogni singolo giorno, si rifugia nella sua routine costituita da metro, musica e sogni intrappolati in un passato amaro.
Ed è proprio una mattina che, recatosi nella stazione parigina, ode in lontananza un talento rivelarsi, un prodigio che fa della musica un segreto, per sopravvivere nei bassifondi della città.
Sarà forse lui, l'unico in grado di sprigionare il celebre maestro del conservatorio da un silenzio creativo in cui è intrappolato da anni?
~
Questa storia è parzialmente ispirata al magnifico libro "Nelle tue mani", di cui consiglio vivamente la lettura!

[Minilong/Modern!AU]
Amnesia.
Non c'è nulla di più brutale e violento dell'essere defraudati a mani basse da un'amnesia, da una dimenticanza che ingloba il tassello centrale della propria vita, la sua stessa essenza.
È così che si sente Levi Ackerman: privo dell'esperienza che ha guadagnato nel corso degli anni, delle amicizie che ha instaurato, dei legami che ha creato con persone a lui, ora come ora, completamente estranee.
Ed è proprio il concetto di "estraneo" a tormentarlo di giorno e nel cuore della notte, quando la mancanza sopraggiunge impietosa e non vi è nessuno a colmarla.
Eccetto una persona.
Dal testo:
-Ma se ora inizio a colloquiare con lei, non saremo più estranei.- mormorò il corvino, il nervosismo che aveva lasciato posto ad un respiro lento e regolare.
-Forse ha ragione.- iniziò l'uomo. -Ma potremmo sempre diventare estranei di nuovo, quando ce ne saremo andati da qui.-
Estranei di nuovo.
La sola idea gli tolse il fiato.
***
La storia è liberamente ispirata al magistrale film Collateral Beuty, di cui consiglio vivamente la visione!

|Minilong| Modern, AU!
"Eren Jaeger era tante cose: un fenomeno da baraccone, un assetato di attenzioni, uno sbruffone incapace di non urlare la sua personalità al mondo.
Eren Jaeger era tante cose e molti lo ammiravano per questo, attratti dal suo carisma, dal bell'aspetto, dalla solarità con cui si approcciava alle persone; altri, invece, si rifugiavano nell'invidia, perché non tolleravano quell'eccentrica esuberanza, quel rumore assordante che la sua essenza emetteva ad ogni passo.
E Levi Ackerman rientrava fra questi."

Ethan ha sempre creduto che la lontananza da Hayden, suo migliore amico e compagno di vita, potesse rivelarsi quasi benefica per il loro rapporto, nonostante l'opprimente peso della solitudine che accompagna i bollenti giorni di luglio.
Solo tre settimane, è ciò che si ripete Ethan, durante le quali Denny vivrà in Inghilterra per una vacanza studio.
Ma se i piani dovessero cambiare, sconvolgendo e capovolgendo la loro quotidianità, cosa accadrebbe alla loro amicizia?
E se fosse proprio quello il punto di partenza per cominciare da capo, prendere consapevolezza di qualcosa di nuovo, inedito, esattamente come il colore sconvolgente delle iridi di Den?
Dorate, come le spighe di grano dell'ultimo giorno che hanno trascorso insieme.
"Denny sorrise e socchiuse gli occhi, le iridi chiare come l'oro giallo, le ciglia lunghissime che proiettavano ombre simili ai gambi delle spighe di grano.
In fondo, aveva proprio ragione la vecchia a dire che Hayden sembrava essere stato dipinto con la tavolozza dei colori dell'estate.
Di luglio, per l'esattezza, e su questo Ethan non aveva alcun dubbio."