A te, che ti ho tanto amato, che mi hai fatto ritrovare la gioia di un sorriso, la serenità di una preghiera.
A te, che sei volato da Dio, che ci hai insegnato, dopo il dolore, a fare meglio la prossima volta, lasciandoci questo come esempio. Un esempio che ci insegna a salvarci.
Questa è una piccola poesia, per salutare, un'ultima volta, una persona che per me è stata quasi come un parente, che ho amato tanto, per strappare via il dolore che stavo provando.

Per il compleanno di Hao Sakura, la mia migliore amica.
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Erano due migliori amiche, e forse lo sono ancora. Non sorelle di sangue, ma sorelle per scelta. Erano due cuori che si parlavano senza il bisogno di aprire bocca, e un semplice sguardo avrebbe donato il calore che solo l’amicizia di una vita sapeva regalare. Erano ragazze, erano adolescenti, si completavano a vicenda. Erano una coppia inseparabile.

Ti voglio bene. Ricordatelo sempre. E se stai male, leggi queste parole. Sii sempre forte. Perché sei stupendo.

Una piccola storia che descrive quello che vorrei essere a volte, meglio di quanto sono in realtà, una storia che descrive il dolore che mi distrugge sotto un sorriso ben dipinto.

Una poesia che nasce dal cuore di una giovane, nuova innamorata, che pensa al suo amore come una dolce pioggia.

Una poesia che narra delle sofferenze dei detenuti nei campi di concentramento, ma anche le difficoltà che a volte le persone passano, scordandosi della propria forza di volontà.

Una poesia che raccoglie il dolore che ho provato quando tutto il mondo mi è crollato addosso, perché non sono stata abbastanza coraggiosa da dire ''Ti Amo'' al ragazzo che mi faceva battere il cuore prima che fosse troppo tardi.