Te lo avevo promesso.

Tu.

Di cielo t'ho dipinto.

Ti cielo t’ho dipinto.

Un promessa divenuta realtà. Come ti avrei salvato.

Una promessa divenuta realtà. Come ti avrei salvato.

Mi ispiri poesie.

Mi ispiri poesie

Tu, che mi ispiri parole sussurrandole lentamente a ridosso del mio orecchio.

“Posso allenarmi a casa tua?”
E le parole ad uscire come un fiato dai suoi denti stretti; bianche fessure iraconde cariche di speranza ed odio al contempo.
“E perché dovrei accettare?”
Un quesito, questo ,al quale Sakuragi non seppe dare immediata risposta.
Le recensioni, positive e non , sono ben accette e quasi sperate!!
Scusate se i capitoli sono corti, sto cercando di scriverne uno al giorno ma tra lavoro ed impegni non è così semplice :)

Oggi è un giorno difficile.

Dedicata a te, che mi guardi da lassù ed io ti respiro, ricordando piangendo il tuo dolce sorriso.

Vorrei dirvi una cosa: scrivere di Jongh-yun, parlarne, raccontare di lui inventando, non è da parte mia una mancanza di rispetto. La memoria di chi non c’è più è l’unica cosa che rimane e attraverso i nostri racconti noi rendiamo vita a ciò che non c’è più. Perché se si smette di ricordare, di dire e di pensare a chi ci ha lasciato, è solo allora che questa persona cessa definitivamente di esistere.

Dedicata a te, che mi hai lasciato in sospeso in una sera d’inverno.

Se ti incontrassi ancora....