[L'arca non è mai stata tanto silenziosa quanto questa sera. Non riesco a sentire altro che il rumore assordante dei miei pensieri, che si disperdono confusamente nel silenzio immobile della Cella in cui sono costretta ormai da qualche mese. Il tempo, qui dentro, sembra non esistere. I minuti, le ore e persino i secondi sono interminabili, e non è impensabile che qualche mese, per la mia gente, PER ME, venga vissuto come fossero trascorsi anni. Mi pento di aver fronteggiato il Cancelliere in maniera tanto sfrontata e offensiva, anche se, viste le conseguenze che mi ritrovo ad affrontare, mi pento di non avergli potuto lasciare impresso sul viso qualche segno della mia ira. Vorrei sfondare questa porta blindata a calci. Vorrei urlare un perdono che non sento mio se questo potrebbe restituirmi la libertà, ma nessuno mi sentirebbe adesso. C'è troppo silenzio. Che sia la così decantata quiete prima della tempesta? E' tutto così stranamente calmo lì fuori che sembra quasi di essere rimasti impigliati nel tempo. Bloccati in una stasi temporale di cui è impossibile determinare la fine....]