Buffy si risveglia dopo una festa in un letto che non le appartiene, in una casa che non ha mai visitato. Con l’uomo sconosciuto che è al suo fianco, che Buffy scopre chiamarsi Spike, la ragazza ha condiviso una notte apparentemente insignificante mentre era sotto l’effetto dell’alcool. È arrabbiata soprattutto con se stessa e non riesce a ricordare nulla, non capisce il motivo per cui si è comportata in quel modo. E soprattutto, non sa cosa dire ad Angel, il suo ragazzo da quasi tre anni, visto che ha dato a Spike il suo numero non sapendo a cosa andava incontro...
Dal primo capitolo:
«Come stai?» continuò lui, come se non l’avesse vista.
«Chi diavolo sei?» domandò Buffy, ignorando la sua domanda.
Lui rise. «Non ricordi niente?»
«No.»
Buffy decise di non dargli retta.
«Povera piccola depravata...» disse lo sconosciuto, ghignando.
(Spero che vi piaccia! I commenti sono graditissimi! ^ ^)

Venti momenti per Ash e Misty. Per coloro che li amano.

Los Angeles. Buffy, Dawn, Angel, Willow, Tara e Spike, tutti con una storia da raccontare e con un passato misterioso alle spalle.

Un allenatore e la sua coscienza. Perché i ricordi possono fare molto più male di un coltello nello stomaco. L’alba verrà ancora e ancora, amore...

Ash, Misty, Vera, Drew, Paul e Lucinda. Tutti con un passato alle spalle e con una storia da raccontare. Tutti insieme, ancora una volta.

[Ash/Misty] | Triste, Drammatico, Fluff | Contesto: Anime | Rating: Giallo | One-shot.
Misty ha ucciso Violet e Lily, in un momento di pura follia. Daisy, sopravvissuta alla pazzia della sorella, chiama Ash chiedendogli di aiutarla. Lui arriva e Misty sta meglio.
Cit./ Misty lo fissò, guardandolo negli occhi. Gli occhi...
«Allora facciamo per sempre. Per sempre va bene per te? Puoi restare per sempre, Ash?»
Buona lettura,
Merel.

[Ash/Misty] | Dark, Horror | One Shot | 287 parole.
«D’accordo. Vuoi giocare a nascondino? Vuoi farti vedere, chiunque tu sia?» chiese al vento, dato che non c’era nessuno. Apparentemente.
Buona lettura,
Merel.

Oneshot sui pensieri di Ash...molti anni dopo l'addio di Misty.
Perché non se ne era reso conto prima?
Ormai era tardi.
Osservava dalla finestra i fiocchi di neve che cadevano, lievi e candidi, come lei, del resto. Ogni cosa gli ricordava lei: Misty.
La sua sirena. La sua capopalestra. Quella persona dolce e irascibile che tanto adorava.
Se ne era accorto solo adesso.
Ed era tardi.
Tardi per poter rimediare, tardi per poter fare qualcosa.