- Potevi versarmene di più – le disse, un mezzo sorriso stampato sulle labbra – Non devo guidare!
- Non essere il solito lamentoso – gli rispose, beccandolo dolcemente. Prese la bottiglia e gliene versò un altro po', riempiendolo per metà.

« se non è vero che hai paura,
non è vero che ti senti solo,
non è vero che fa freddo,
allora perché tremi in questo agosto?»

- Cosa diavolo fai?
Le loro lingue presero ad intrecciarsi, a mescolarsi, nell’umidità delle loro bocche. Ad occhi chiusi, Malfoy si strinse sempre di più a lei, toccandole i seni con veemenza e rapidità. Con necessità, scese con le labbra sul suo petto e stuzzicò il capezzolo del seno destro con la lingua. Hermione si sentì completamente presa da una serie di sensazioni che avrebbe definito extracorporali. Non si sentiva più padrona dei suoi arti, dei suoi muscoli. Non era padrona del suo corpo, che rispondeva da sola ad un richiamo felino e naturale. Draco le morse un seno, nell’incavo con lo stomaco e lei sobbalzò per il piacevole dolore arrecato.
Poi, con il mento poggiato sul suo ombelico, le rivolse uno sguardo famelico
- Ti sto violando, non vedi, Mezzosangue?