Embry Call. Lily Baudelaire. Cecilia. Sofia. Larita. Luis. Clarisse. Cos'hanno di tanto diverso questi nomi? E cos'è che li accomuna così tanto?
Dal capitolo 3.
"Iniziai a cantare la canzoncina che cantavo sempre quand’ero triste.
You are my sunshine, my only sunshine
Feci crescere dal nulla dei lamponi, i miei frutti preferiti, e delle more.
You make me happy, when skies are gray, you never know dear
Sentii dei passi. Immediatamente studiai, grazie alla natura amica, la persona. Era l’uomo più affascinante che avessi mai visto. La faccia scherzosa e dolce, piena di fascino, gli occhi neri come la pece, quei zigomi alti e ben definiti, la pelle bronzea, il petto nudo, tutto di lui mi attraeva.
How much I love you, please don’t take my sunshine away.
Si, era lui, il mio raggio di sole che non volevo mi fosse strappato. Le mie parole erano vere.
Riflettei un secondo. La mia voce, come di tutte del resto, era affascinante e sensuale, che come le sirene, poteva portare i marinai sugli scogli per poi ucciderli. L’avevo fatto anch’io, tante e tante volte, ma non con lui."

Jasper, dopo essere abbandonato da Alice, va a caccia e incontra una figura angelica, una ragazza intenta a leggere un libro sulle rive di una ruscello.
Che sarà la ragazza? Perchè Jazz ne rimerrà tanto affascinato? Cos'avranno in comune?
E' la mia prima ff, spero vi piaccia.

A 14 anni una persona si aspetta di vedere una bambina gioiosa e biricchina, che si viva la giovinezza e assapori ogni parte di essa. Una bambina no. Lei affogava le sue lacrime sopra un diario nero, seduta sotto un enorme salice piangente. Un pezzetto della mia fancullezza in poche righe...

Un piccolo pensiero in una giornata di pioggia...