Come una fenice che risorge dalle sue ceneri, Sebastian stava risorgendo da quell’incidente come un nuovo Sebastian Smythe. Perlomeno lo stava facendo con Thad e la cosa gli piaceva, lo ammetteva.
Decisamente era una cosa a cui avrebbe potuto abituarsi.

Scommettere con Kurt Hummel.
Cosa cavolo gli era passato per la testa?
Doveva essere brillo quella sera. O magari aveva preso una sostanza stupefacente senza accorgersene. Non era il suo genere, ma nei locali che era solito frequentare capitava che gente un po' troppo invadente ti mettesse roba nei drink per renderti più compiacente, se non stavi attento. E forse lui non lo era stato.
No, perché altrimenti non si spiegava perché cavolo fosse stato un tale cazzone.
Anzitutto aveva imparato ormai da tempo e a sue spese che con Hummel non si scherzava.
Quella sua aria da finto ingenuotto era appunto solo apparenza e, se voleva, il caro Hummel era in grado di essere persino più subdolo di lui senza perdere minimamente il suo controllo o la sua morale.
Mica era da tutti.
E lui lo sapeva - dannazione! -che doveva stare attento.

Sterek
Stiles aveva un problema.
E il nome di questo problema rispondeva a quello di Derek Hale.
Un affascinante, ipnotico, illegalmente attraente Derek Hale.
Ma anche Derek Hale a dirla tutta aveva un problema.
E per gli strani scherzi del destino il suo problema rispondeva proprio al nome di Stiles.
Un logorroico, inopportuno, petulante e invadente Stiles.
Quello di cui era certo è che dovesse parlare con Stiles per sistemare le cose.
Pessima idea. Come avrebbe scoperto poi.

Eppure Sebastian non era solo… quello. Non era solo il tipo che sistematicamente deludeva quelli che gli stavano intorno. Non era solo il tipetto sexy interessato unicamente a scopare. E non era solo il ragazzo sempre in tiro che non prendeva niente sul serio. Thad aveva visto anche l'altra faccia di Smythe dormendo in stanza con lui. Quella di un figlio molto attaccato alla madre. Quello di un ragazzo interessato alle persone a cui teneva davvero. Quello di qualcuno capace non solo di mentire e fingere un interesse solo per portarsi a letto qualcuno (e aveva perso il conto di quante volte glielo aveva visto fare inutilmente con Blaine) ma anche quello che sapeva ascoltare davvero senza dare giudizi affrettati.
Quella di qualcuno che valeva la pena conoscere e avere vicino.

Sul punto di dover rinunciare ad una eredità che potrebbe riportarlo ai ricordi della sua vecchia vita e alla sua vera famiglia, Kurt Hummel, importante redattore capo di una nota casa editrice, annuncia di essersi fidanzato con il suo assistente, l'ignaro e maltrattato Blaine Anderson. Alle condizioni di Blaine, la strana e improvvisata coppia si reca in Irlanda, dove ha 5 giorni di tempo per convincere un ostico avvocato e la famiglia di Blaine che la loro unione sia sincera. Solo allora Kurt potrà avere quello che cerca. Ma durante questi giorni molte sono le cose che capiteranno ai nostri, così tante da arrivare forse a far capire loro che ciò che di più prezioso potrebbero ricavare da quella storia è proprio quel sentimento che sta nascendo in loro.

Kurt e Blaine si conoscono da quando erano due bambini. E da quando erano due bambini si odiano. Diversi come il giorno e la notte non perdono occasione per giocarsi brutti scherzi. Il destino sta per giocare loro, però, uno scherzo ancor più brutto. Cosa succederebbe, ad esempio, se si ritrovassero all'improvviso l'uno nel corpo dell'altro? Con un po' di fortuna, in mezzo ai mille casini, potrebbero forse pure scoprire che sono davvero molte le cose dell'altro che vale la pena di sapere, e che, forse, esiste un sentimento ancora più forte dell 'odio.

(Klaine/Thadastian con accenni Kurtbastian)Quando Kurt e Blaine si conoscono non è il momento migliore per loro. Ci sono già altri amori e altre storie nella loro vita a tenerli divisi. Eppure eccoli lì, a dividere un appartamento per forza e a combattere con un destino un po' duro che ha già deciso di metterli di fronte ad una pura e semplice verità: non puoi sfuggire all'amore vero quando questo bussa alla tua porta. Specie se questo amore, aveva già bussato molto tempo prima.

Un patto. Il loro era solo un patto.
Kurt andava lì quasi ogni sera, si spogliava, si prendeva il piacere, quello che lo faceva gridare, e poi se ne tornava a casa.
A volte cenavano insieme. Altre guardavano anche un film. Molte volte erano capaci di passare giornate intere insieme in giro per la città a divertirsi.
Quando erano tra quelle mura, però vigeva solo il patto. E c'erano solo loro due, nudi, incastrati l'uno nell'altro.
Niente sentimentalismi, poche chiacchiere, e tanto sesso. O almeno questo è quello che si dicevano.