La prima volta che Chloe vide Rachel, le ricordò un angelo. Camminava sicura, scuotendo i capelli ramati ed ancheggiando leggermente. Chloe rischiò di far cadere il suo drink, l’ennesimo. Non riusciva a staccarle gli occhi di dosso. Emanava una luce propria, come una stella.

Perdonami amore mio, perdonami per quello che sto facendo. Ti scrivo questa lettera mentre dormi nel letto, sotto le calde coperte, con i morbidi capelli biondi sparsi sul cuscino e gli occhi chiusi da un sonno profondo.

Urtò molte persone, si scusò con pochi ma continuò ad inseguire la ragazza.
Posò la mano sulla spalla di Yumi, accostandosi al suo orecchio.
Sussurrò piano, ancora una volta, il suo nome.
Attese una risposta, che non arrivò mai.
Fece forza sulla spalla, facendola voltare e trovandola in lacrime.

Quante volte ho preso a pugni il muro per rabbia? Rabbia di averti fatto scappare, rabbia di non essere uguale a quel cretino di Duncan. Ormai nulla ha più senso, mi sono seriamente impegnato per lasciarti stare ma ti rivedo in ogni cosa.

Delle drabble per celebrare tutte le coppie di A Tutto Reality.

Davide è un ragazzo romano di venti anni, solare e simpatico, stronzo al punto giusto. Beatrice è una ragazza veneta di diciassette anni, ama sognare, volare con la testa e si è persa nella crescita che ha dovuto subire bruscamente. Sono frammenti di vita di questi due ragazzi, un rapporto strano, fra amicizia e amore, che confonde i cuori.
Ogni storia è sciolta e fine a se stessa, se avrà successo pubblicherò la storia completa.

Cosa credi di fare, Scott? Fermati finché sei in tempo. Ma non lo fai. Corri, spalanchi la porta di legno che cade, per quanto è malmessa. Un topo zampetta tranquillamente fuori. Tuo padre appare stupito. Poi ghigna:
-E ora il mio tuo figlio cerca di difendere l’inutile madre. Sei stato uno sbaglio, un errore, Scott. Non hai mai avuto ciò che volevo. Un disonore per la famiglia, uno stupido, uno scarto. Una vergogna per tutti.

Sei una bugia, Jimmy.
Tutto quello che avevi disperatamente creato intorno a te è tutto distrutto.
Scappa, fuggi via dalla realtà.
Rifugiati in uno stupido alter-ego per essere capito.

-Non si vede?- duecentocinquantanove, duecentosessanta- faccio le flessioni!
-E perché mai ti dovresti allenare alle sei del mattino?

Rigiro la busta fra le mani e resto di stucco quando leggo il mittente.
Ulrich.
Questa lettera è sua.
La curiosità sale a mille e la apro ordinatamente mentre tante domande mi affollano i pensieri.
Perché mi ha mandato la lettera? Che mi vuole dire?

Sentiva gli ululati dei cani e le urla dei cacciatori che si avvicinavano.
“Stolti. Non sapete chi sono io.

Una risposta data senza fretta e esitazione. Alzo gli occhi per vedere i miei salvatori e osservo attentamente. Un moro, una giapponese più alta di tutti, un nano con i capelli a cresta e una ragazzina con i capelli rosa. Si vogliono far ammazzare.

Lui si accoccolò abbracciato alla moglie che gli accarezzò i capelli, perdendosi in quei occhi azzurri.
La guardò negli occhi castani poi diede un lieve bacio alla pancia rigonfia della moglie.

Allora, questa storia parla della TrentXGwen. Che altro dire?
Enjoy ^^

Questa storia parla della situazione difficile che ha Ulrich con i suoi familiari e di come un'amicizia sia molto importante in questi casi