"Accompagnare a casa, portandolo sulle spalle, un amico in quelle condizioni, Xixi credeva fosse un suo preciso dovere. Per quanto sentisse mordergli il cervello il sospetto che un ragazzo di quell’altezza e corporatura non potesse essere stroncato da un bicchiere di vino di riso, nonostante l’avesse buttato giù per la gola come acqua, non poteva che fidarsi della buona fede di Jian Yi e, in ogni caso, abbandonarlo in una cunetta era fuori discussione, per motivi che gli parevano più che ovvi."
[SPOILER strip 130]

«Volevo proprio chiederle, Kogami-san, mi darebbe lezioni di combattimento corpo a corpo?».
[Kougami/Akane, OOC - entrambe a discrezione del lettore]

"Stava ferma, in ginocchio, a pregare sotto la pioggia di luce del rosone centrale, a Notre Dame: la zingara."
"Le aveva studiate a una a una, all’uscita da scuola."
[Tougane/Akane] [crossover Notre Dame de Paris e Lolita]

Hanji apre lentamente gli occhi, battendo più volte le palpebre ancora pesanti di sonno per mette a fuoco l’uomo che, puntellato su un gomito, la sta osservando.

Dietro di lei qualcuno si ferma, e Hanji per convenzione si volta ma sa già che il suo spettatore altri non è che Rivaille-del-piano-superiore, nonché unico inquilino di quel condominio che sarebbe stato fermo a guardarla anziché muovere le chiappe e prenderle le buste di mano.

Gli occhi di Jian Yi s’infiammano, ora ha chiaramente perso ogni barlume di senno e Xiao Hui è letteralmente sbattuta contro il muro. Ma non arriva nessun pugno a impattare contro il suo naso, come, terrorizzata, a occhi chiusi, sta aspettando...
[Spoileroni strip 125] [Xiao Hui/Jian Yi]

Il coltello roteò nell’aria, brillando contro il cielo terso, Shizuo poté specchiarcisi per pochi istanti, prima che, con un sibilo e lo sgradevole suono della carne che viene lacerata, si conficcasse nella sua mano tesa. La trapassò da parte a parte, recidendo forse qualche tendine. L’intero braccio di Shizuo fu percorso da un brivido di dolore acuto che si conficcò, come il coltello, dritto nel suo cervello. La rabbia montò istantanea, annebbiando razionalità e tutto ciò che non fosse l’uomo ghignante dall’altra parte della strada. Colui che aveva tenuto tra le dita quello stesso coltello fino a pochi istanti prima.

Sayaka era stata per molto tempo al servizio della Regina Mami, prima di decidere di partirsene alla ricerca del Principe Kyousuke, la cui bellezza era cantata dai bardi di tutto il regno e non c’era Principessa o Guerriera che non desiderasse prenderlo in sposo.
[KyoSaya]

Il mostro aveva ali d’angelo enormi, spiegate ai lati dell’esile corpo, nere come i suoi lunghi capelli, in cui figuravano schizzi colorati che ricordavano l’Universo.
[Tokyo Ghoul!AU]

«L’unica felicità, Kyoko», sussurra Mami, sulle sue labbra, «che la vita ci concede, è la morte».

Ne aveva viste di principesse, Kyuubey, dall’inizio dei tempi. Erano belle, sì, sedute su troni dorati, nei loro abiti luccicanti. Ma nel fango, ferite, in lacrime di fronte alle Streghe erano tutte uguali, diventavano meno che scarafaggi.
Il viso dolorante di Mami Tomoe gli sembrò quello di una Regina
[Human!Kyuubey/Mami]

"Se si ama il proprio dolore, esso diviene voluttà."
[Akane/Makishima]

Certe volte Yayoi non riusciva a togliersi dalla testa il pensiero che lei si trovava là perché aveva conosciuto Rina. Era finita in riabilitazione con la speranza di tornare “normale”, e normale non era mai tornata, perché adesso era là. Era un’Esecutrice, e forse aveva incontrato Rina ed era finita in riabilitazione per un motivo, e, ancora, forse quel motivo poteva avere in qualche modo a che fare con Shion.