Un piccolo pezzo di vita. Crilin e 18, tanto diversi, ma tanto simili. Un amore così particolare. E' una one shot di 560 parole, dove racchiudo in poche parole il momento esatto in cui forse i due si sono incontrati una volte per tutte. Non sono brava nelle "cose" amorose, ma mi sto talmente affezionando a 17 e 18 :)

Il terrore regna sovrano. Due cyborg spietati... C'è speranza?

Allora, è ambientata nel periodo dopo cell, come la precedente ( Papà tornerà presto), ma questa tratta un pò più come si sente Goten.
Buona lettura. Ditemi che ne pensate :)

E' una storia che ho scritto qualche anno fa e che ho ritrovato :) Spero vi piaccia.
estratto:Alzò lo sguardo per capire cosa diamine fosse successo. Goku vide ancora la figura del Re stargli di fronte, ma era come se fosse stata immobilizzata. “Urca, mi sa che l’ho fatto arrabbiare un po’ troppo …”

“Cosa guardi, mamma?” Domandò ingenuamente e guardando la donna, con una delle frequenti espressioni che assumeva Goku quando lei gli chiedeva di fare un qualcosa di “umano”, come prendere la patente. Abbassò gli occhi e sorrise contenta. “Aspetto, Goku. Tuo padre. Presto tornerà, lo sento.”

"Un tempo il cuore batteva nel suo petto, e lui poteva percepirlo: era vivo. Era un ragazzo libero, giovane … Un umano. "
One-shot o flash-fic ( boh xD) su 17 e 18 ... Spero sia di vostro gradimento :)

Questo è un momento in cui Chichi e Goku sono da soli. Goku è gravemente malato ( malattia cardiaca) e questi sono i pensieri di Chichi.
Non ho quasi mai fatto parlare Chichi ( personalmente non la sopporto) e spero di non essere caduta nell'OOC... Se dovesse essere successo avvisatemi :)
E' una flash fic di quasi 400 parole :)

There’s a thin line between love and hate, wider divide that you can see between good and bad.

Flashfic di circa quattrocento parole su Vegeta che si rende conto che Mirai Trunks è suo figlio. L'ho un pò modificata come io speravo fosse ;)
Spero vi piaccia :)

Boh questa è una storia che mi è venuta così xD
estratto: La giovane Himeko era triste, ma al contempo sollevata e curiosa. Ora avrebbe potuto esplorare il mondo e assecondare la sua sete di conoscenza, la quale si era venuta a maturare con l’età e anche grazie a quello scapestrato del suo ragazzo.
Hime, con la borsa in spalla, si avviò verso luoghi lontani e sconosciuti.

La storia della vita di Minato Namikaze, il padre di Naruto. Per moltissimi punti sono stata fedele alla storia letta nel manga che mi ha dato giusto degli spunti. Diciamo è un approfondimento fatto dal mio punto di vista. Spero vi piaccia. Arrivato il 6° (avviso che è ancora transitorio che sono molto ispirata ultimamente per il troppo studio T.T) Recensioni circa cosa ne pensate sono sempre gradite anche se critiche :D

- Sfogliandolo con la massima delicatezza giunsero a pagina ottantanove.
“Atto IV, scena I” commentò Celia con lo sguardo desideroso di sapere.
“Siamo fatti della stessa materia con cui sono fatti i sogni e la nostra piccola vita è avvolta nel sonno …”
“Davvero bellissimo. Ricordo che papà mi leggeva passi tratti da questo meraviglioso romanzo. Sin da piccola sono stata molto affascinata dalle figure di Prospero e Miranda.” Sussurrò nell’orecchio del ragazzo che nel frattempo pareva essersi paralizzato.
Glenn, senza neanche risponderle, ripose il libro su un tavolo stante lì vicino e si voltò di scatto in direzione della riccia. Giunto a sufficiente distanza, le prese con delicatezza i polsi e, accortasi di ciò, Celia non oppose alcuna resistenza; anzi, tenne lo sguardo fisso negli occhi di lui. I suoi occhi, limpidi e luminosi, parevano così avidi e bramosi. -

"Bardack era stato portato nella vasca di rianimazione per riprendersi al più presto dalle sue ferite. Sebbene sembrasse in uno stato di incoscienza egli era sveglio e con gli occhi chiusi meditava. I pensieri che affollavano la mente erano tanti. Ma il più rilevante era uno. "

"Quel ragazzo era diverso, più guardava quel sole rosso d’oriente e più restava affascinato dalla sua terra natia che proprio in quel momento aveva appena realmente conosciuto.. Ed era proprio questo che lo portava ad andarsene. Voi lettori vi chiederete ora il perché fosse la bellezza della sua terra a far sì che scappasse ma dovete capire che egli non scappava affatto."

Adesso, a discapito di tutto, io chiedo aiuto a Te, o Dio, pregandoti di dare un'altra occasione a questa mia anima grave e impura a causa di tutti quei peccati di cui io stesso mi vergogno e mi pento, l'occasione di poter espiare le mie colpe. Il momento è giunto. E' quindi quello l'angelo che è venuto a portar via ciò che di me è eterno? Sono pronto perchè sono nelle mani di Dio al quale io mi sono abbandonato senza riserve... Dio sii propizio a me peccatore.