-Mi scusi dove si trova la stanza 54?-
Alzò gli occhi dalla rivista, sembrava irritata. Alzò anche il collo, storse la bocca e cominciò a digitare qualcosa su quel computer da quattro soldi. Allora non era un maiale. Peccato.

"All'ingresso della scuola c'era tantissima gente che ostruiva il passaggio e così dovetti rallentare. Capii che erano tutti attorno alla fontana principale e sopra di essa c'era lui. Il mio cuore, quando vide il suo viso, cominciò a correre come avevo fatto io poco fa." Tratto dal primo capitolo.

Aspettavo ogni giorno con ansia di parlare con lui, di sfogarmi, di ridere, di confidarmi e lui oramai sapeva tutto di me soprattutto ciò che ero e....alla fine presi una cotta per lui. Per uno che non avevo mai visto. Era molto strana come cosa, perché lui poteva anche essere grasso, pieno di brufoli e tappo. Però non me ne fregava niente perché mi aveva già stregato dal suo modo di essere, del suo smile al contrario.Di lui.Era normale tutto questo? Credevo di no, ma non me fregava nuovamente niente.

- Perché?- ripeté Tate, come se avesse sentito la domanda dentro la mia testa. - Perché non ce la faccio più - gli risposi con le lacrime agli occhi e vidi che vennero anche a lui.

- Ti devo credere sul serio? - domandò Alec alzando un sopracciglio nero. - Lo giuro sulla cosa che tengo di più al mondo - disse Magnus guardando fisso in quei occhi azzurri che tanto amava.
- Che cosa? - domandò scettico Alec.
- Il mio amore per te - affermò Magnus e lo baciò sulle bocca.

Era tutto uno schifo.
E' tutto uno schifo.
Sarà tutto uno schifo.
Per sempre.