Ed ecco che di nuovo, come ogni notte, suonavano quelle maledette sirene. Io mi alzai di corsa e, insieme a mia madre, ci spostammo nel rifugio sotterraneo che era vicino casa nostra. Ormai era diventata un’abitudine: ogni notte al suono di quelle sirene dovevamo correre a nasconderci li sotto per stare al sicuro mentre fuori centinaia di bombe cadevano sulla nostra città, distruggendo ogni cosa.