Kushina, seduta su quella panchina, aveva passato tutto il pomeriggio ad osservare quei cavallini girare la loro corsa infinita. La giostra stava chiudendo, adesso. Per le principesse e i cavalieri era ora di cena. Aspettò che la le luci colorate fossero spente. Stranamente, il proprietario non aveva tirato giù il tendone. Aspettò che se ne fosse andato: appena lo vide svoltare l’angolo, si avvicinò alla giostra, salì lo scalino che portava alla pedana e fece scorrere le dita sulla pietra del primo cavallino che si trovò davanti.
Era bello, elegante.
Sembrava dirle: “Fuggi via con me.”

Questa è la mia prima raccolta di drabble, tutta dedicata a Kushina e Naruto, e ovviamente ci sarà anche Minato in alcune di loro.
*evita i pomodori*
Spero di riuscire a descrivere il loro rapporto in queste drabble (e forse eventuali flashfics). Non so quante ne scriverò... ma sono sicura che aggiornerò con tutte quelle che la mia mente partorirà! ^___^
Buona lettura!
[n.1: "Il termometro"]
[n.2: "Mamma"]
[n.3: "La maglia"]
[n.4: "Buon Halloween, mamma"]
[n.5: "Ho sonno"]
[n.6: "Paura del buio"]
[n.7: "Esplorazione"]
[n.8: "Natale"]
[n.9: "Festeggiando papà Minato"]

Dedicata alla mia Aidalya ^.^ ♥
Raccolta di drabble/flashfic su Minato e Jiraya. Possibili accenni alle coppie Minato/Kushina e Jiraya/Tsunade.
Buona lettura!
Capitolo 1. Come un padre

Non abbiamo molto da vivere, siamo vecchi, le ore sembrano secondi, il tic tac della vita ci rincorre. Ci siamo riempiti di rughe, i capelli hanno detto addio ai colori che ci distinguevano così tanto. Sta cominciando di nuovo a nevicare, è meglio che mi affretti a rincasare. Devo andare piano, però. Proprio come mi ha consigliato Naruto. Le mie gambe non sono più giovani e forti. Sento che la temperatura sta calando in modo vertiginoso. Mi copro il volto con la sciarpa di lana. Giro la testa impercettibilmente, ed i miei occhi catturano qualcosa: è un negozietto di Belle Arti che non avevo mai visto prima. Il proprietario deve averlo aperto da poco. Mi fermo su quella strada ghiacciata. Mi sento così attratta da quel posto, c’è qualcosa che mi spinge ad entrare. I miei piedi si muovono da soli, premo la mia mano inguantata sul vetro della porta, aprendola piano. È tutta decorata con luci Natalizie. Entro e mi guardo attorno. Riconosco subito l’odore della gomma pane, dei fogli da disegno, dei colori.
Sembra solo ieri che tu ed io…
«Signora, ha bisogno di aiuto?»

Questa è la mia prima long. u///u
*si nasconde per evitare i pomodori*
Dal secondo capitolo:
"Kushina aprì gli occhi ed alzò la schiena, appoggiando i gomiti sul cuscino del letto. Erano le tre notte. La casa era avvolta nel silenzio e nel buio più profondo. L’unica fonte di luce che proveniva, era quella della lampadina accesa nella cameretta di Naruto.
Lei e Minato gliel'avevano comprata tempo fa, perché il bimbo non riusciva a dormire di notte da solo. Credeva che dietro ogni ombra ci fosse un mostro dai denti affilati che volesse divorarlo. Lei e Minato avevano allora optato per comprargli una lampadina, che potesse illuminare un po’ la cameretta del loro bimbo, in modo che si sentisse più sicuro.
“Quella luce terrà a bada i mostri”, gli aveva detto Minato, e Naruto si fidava di lui. Era il suo eroe. L’eroe più forte e coraggioso che fosse mai esistito.
Buona lettura! ^.^

Questa è una raccolta (la mia prima raccolta! ^___^) di venti frasi/mini-drabble su Minato e Naruto.
[n.5 “Il Mantello”]
Minato notò che sotto al suo mantello da Hokage appoggiato sul letto c’era nascosto qualcosa. Non fu sorpreso di vedere spuntare una testolina bionda che, nel sonno, mordeva la stoffa bianca.

Sul volto di Minato apparve un sorriso ed allungò una mano, appoggiando un dito indice troppo grande sulla guancia vellutata del piccolo figlio.
Il bimbo sorrise, le minuscole labbra ancora attaccate al seno di Kushina.
(Dedicata a Hikari93)

«Nii-san» disse di nuovo il bambino e, con una dito paffutello, indicò Itachi che inclinò la testa, confuso.
«C’è qualcosa che vuoi dirmi, otouto?»
Il piccolo Sasuke sorrise e fece cenno di “si“ con la testolina. Oggi aveva sentito mamma Mikoto ed a papà Fugaku dire “buon compleanno” ad Itachi e, aveva notato, che il suo fratellone aveva sorriso felice nell’udire quelle due parole.

Era notte, e tutti stavano dormendo in casa Namikaze.
Beh, tutti tranne uno.
Il piccolo Naruto aveva deciso che quella notte sarebbe rimasto sveglio: aveva una missione molto importante da compiere.
Sul comodino che aveva davanti alla sua culla, vi era posato sopra un tesoro.
Un vero tesoro.
La fascia di suo padre Minato, quella che indossava quando andava a lavoro come Hokage: il copri fronte con inciso sopra il simbolo del Villaggio della Foglia.
Il piccolo Naruto assottigliò gli occhi ed osservò quell’oggetto; se fosse riuscito a prenderlo e ha indossarlo, anche lui sarebbe diventato Hokage, proprio come il suo papà.

«Naruto, prendi le mie mani!»
Kushina, con un grande sorriso disegnato sulle labbra, tese le mani verso il suo bambino che, tenuto in braccio da Minato, batteva le manine felice.
Una volta che fu avvicinato alla donna, il piccolo Naruto allungò le sue braccia e, con le dita paffutelle, cercò di afferrare quelle affusolate della madre e… ci stava quasi riuscendo…
(dedicata ad aerith__)

Il piccolo Naruto pensò alla corona di fiori che aveva in testa, poi si avvicinò alla madre, che lo guardava con occhi curiosi; con le sue manine appoggiò la sua opera sulla testa di Kushina.
«Io, Naruto, ti incorono prima Hokage donna. Ora sei L’Hokage di tutte le mamme!»
La donna lo guardò meravigliata, ma poi sulle sue labbra si formò un sorriso; abbracciò forte il figlio e lo bacio sulla guancia dolcemente, sussurrando un “grazie”.
(Per la "Festa Della Mamma" ^__^)

«Qui, Naruto... guarda cos’ha in mano papà!»
Un Naruto ancora piccolino stava guardando papà Minato, seduto sul grembo di mamma Kushina, mentre con un ditino si stava ispezionando la bocca sdentata. Con i suoi occhioni azzurri aveva notato che l’uomo davanti a lui stava tenendo in mano un oggetto che se veniva mosso produceva uno stranissimo suono.

Minato stava rimboccando le coperte al piccolo Naruto quando, da esse, sbucò la testa di un gatto nero che emise un miagolio; poi leccò la guancia del bambino, che rise felice.
«Ora dormi, è tardi.»
Il piccolo Naruto strinse a sé quel micio che era piccolo come lui e sbadigliò.
«Buona notte, papà.»

«Dai, Naruto. Rompi l’uovo.»
Il piccolo Naruto si stava mordendo un ditino ed alzò la testolina per guardare mamma Kushina e papà Minato, i suoi occhioni azzurri erano due enormi punti interrogativi.
«Perché devo rompere l’uovo?»
«Tu rompilo, poi vedrai. C’è una sorpresa per te.»
Il volto del bambino si illuminò alla parola sorpresa e con le due manine agguantò l’enorme uovo di Pasqua e lo sbatté con tutta la forza che aveva sul tavolo.
L’uovo di Pasqua si ruppe ed il piccolo Naruto notò un oggetto soffice che se ne stava in mezzo a tutta quella cioccolata; il bambino prese la sua sorpresa e..
(Buona Pasqua a tutti! ^__^)

Era ora di cena per la famiglia Namikaze; il piccolo Naruto era seduto sulle ginocchia del padre Minato, intento a divorare tutte le prelibatezze che aveva nel piatto preparate da sua madre Kushina. Mentre mangiava sentì qualcosa staccarsi dalla gengiva e si portò una mano alla bocca; le dita afferrarono qualcosa di piccolo.
«Papà, che cos’è?»
Il bambino mostrò al padre quello che teneva in mano e l’uomo non poté fare a meno di sorridere.
«Quello che hai in mano è un dentino da latte.»
«Il tuo primo dentino da latte», precisò Kushina, affacciandosi dalla porta della cucina; la donna si avvicinò al tavolo e si inginocchiò davanti al figlio, accarezzandogli la mano che stringeva quel simbolo di crescita.
«Stai diventando grande.»
[Dedicata a EuphieKai]