-Bumie~- lo chiamò ancora una volta, ostinato a farsi ascoltare.
-Cosa?- chiese distrattamente.
-Toccati per me.. voglio sentirti gemere-

Non c’era modo che i due potessero passare inosservati. Dai loro capelli scompigliati, ai loro abiti stropicciati, al loro odore; era come se un’insegna al neon fosse puntata su di loro con la scritta sesso.

-L’hai sempre voluto, no? Me e Kibum insieme. Vero?- le chiese Jonghyun in tono provocatorio vicino ad un suo orecchio e seguendone il contorno con le labbra.

Era sicura che la sua voce poteva giungere ovunque. Quando erano fuori le capitava di alzare lo sguardo al cielo e chiedersi se la sua voce potesse volare fino a là, oltre le nuvole, oltre tutto.

-Puoi smettere di fissarmi? Mi fai sentire a disagio-
Jonghyun distolse lo sguardo, mordendosi un labbro ma non nascondendo un piccolo sorriso.
-Sei così bello Kibum-ah, come faccio a non guardarti?

Ed è tutto così dolce e così perfetto che ti sembra irreale, come se fosse un sogno pronto a svanire.
Ma no, non era un sogno: le sue spinte erano reali, i vostri gemiti che riempivano l’aria erano reali, le sue mani sul tuo corpo erano reali

-Jong, non dovremm…- Kibum stava cercando di spiegare che un tavolo da biliardo non era forse il luogo più conveniente per fare certe cose, ma la mano di Jonghyun che gli si appoggiò sul cavallo dei pantaloni lo aveva mandato completamente in tilt e la frase gli morì in bocca. Le dita di Jonghyun avevano iniziato a muoversi piano e in quel momento soltanto un pazzo avrebbe potuto chiedergli di fermarsi

Il suo stomaco fece un salto all’indietro quando il caldo respiro dell’altro gli colpì l’orecchio e le sue labbra si schiusero sul suo lobo. La bocca di Jonghyun sfiorava Kibum con leggerezza, toccandolo appena

Gli avvicinò la mano alla bocca, poggiandovi contro tre dita.
-Leccale per me- gli soffiò addosso.
Fece come gli era stato detto, ubbidiente come non era mai stato.
-Guardami mentre lo fai-
[NOTA: top!Key]

Era la prima volta che faceva un sogno del genere ma, Dio, sembrava così reale; Kibum poteva giurare di sentire davvero la lingua dell’altro muoversi sul suo collo e i suoi denti mordicchiargli piano la pelle.

Quando aprì di nuovo gli occhi, si accorse che Jonghyun si stava mettendo sopra di lui.
-Cosa staresti facendo?- gli chiese meravigliato.
-Un esperimento-

Se Jonghyun avesse continuato a comportarsi in quel modo, non sapeva per quanto tempo ancora sarebbe riuscito a controllarsi

-Lo faresti davvero? Lasceresti sul serio il gruppo e tutto ciò che ami qui per scappare via con me?-

Te lo ricordi? Te lo ricordi il nostro amore? Non scordartelo, ti prego.
Perché un amore irraggiungibile è ancora amore.

Pensi che non mi sia accorto di come mi parli o di come mi guardi? Pensi che non abbia visto come ti irrigidisci quando ti tocco o come arrossisci quando ti faccio un complimento o di come mi stringi la mano e ti tranquillizzi quando sei spaventato e ti abbraccio?