Una poesia/canzone auto-biografica che ho scritto pensando a fatti che mi sono accaduti nella mia vita e che mi hanno segnato nel profondo ed ancora oggi i miei cieli non sono aperti, ma sono un insieme di temporali e schiarite.
Forse è il testo più difficile che io abbia mai scritto, molto ermetico e di difficile comprensione. Spero possa piacere.
PS: Il tema esprime rabbia, delusione, rassegnazione, tristezza, ma anche grande forza di volontà per superare i momenti duri e mantenere in nuovi giorni nuovi cieli ...
Se si può ... ed io credo di sì.

Sono solo considerazioni ...
Uno sfogo personale per un certo tipo di situazione vissuta in passato.
Le considerazioni sono molto di più di semplici sfoghi o torti subiti, sono una esclamazione di amarezza, più che di rabbia.

Un piccolo sfogo per chi crede che scrivere sia una perdita di tempo ... e per molti altri che pensano altre cose ....fuorvianti.
Scrivere... per me è così.

Certi giorni è difficile pensare di amare, di essere amati da una vita che non va come vuoi tu. Non è facile pensare ad un mondo migliore fatto di soli cambiamenti. Certe volte ho il presentimento che noi essere umani viviamo per innamorarci del nulla cosmico, ovvero della neutralità, perché è d'obbligo. Io voglio Amare per Amore vero, non perché è socialmente utile.
Una poesia corta ed un po' delirante.

Una poesia che parla di come, a volte, i ricordi sono bugiardi e le occasioni e le passioni vanno vissute senza pregiudizi e senza essere troppo testardi, ma lasciandosi andare alla libertà dell'emozione.
PS: Nella poesia è descritto un momento molto delicato e particolare in cui una ragazza pratica sesso orale (fellatio) al suo compagno. Spero che nessuno si offenda per questa particolare scelta narrativa.

Questa poesia/canzone parla di una ragazza (Lucia, nome inventato) che non riesce ad accettare la sua immagine, rimane chiusa in se stessa e non capisce il mondo e la cattiveria intorno a lei.
Ella è, però, piena di energie mentali, ha un'anima con cui riesce a creare Arte e Amore e sente il bisogno di trovare la felicità e l'accettazione per se stessa.
Ha bisogno di un amore incondizionato e lo trova nella masturbazione ("Con la tua mano lo vuoi pretendere"), ha bisogno di sentirsi parte del mondo.
Ma quello che deve ancora comprendere è che la realtà è questa, non può cambiare la sua immagine ma la sua percezione.
Ed anche se il suo male di vivere non passerà ("Non passerà ..."), si deve rendere conto che quello che crea è Amore e quindi ha Amore tutto intorno a sé e viene dal suo cuore e dai suoi sentimenti, puri e liberi e LECITI.
Infondo, la vita è una questione di pura follia nella ragionevolezza e quello che conta non è essere perfetti, ma saper creare Amore e saper sognare ed amare il prossimo. Questo conta davvero.

Una lirica / poesia dedicata e scritta sulla vita, per la vita. Per lei.
PS: Quando nella poesia do del "tu" parlo con una persona, mentre quando do del "lei" mi riferisco alla vita in generale, come se fosse un'entità ed una figura umana.

Questo brano tratta, come suggerisce il titolo, della sorpresa di una ragazza che trova l'amore, non necessariamente in un uomo, ma anche in una storia, in una idea, o semplicemente in se stessa. Si innamora di nuovo della vita, toccando il cielo, rendendosi conto di essere ancora viva e non pensando di più alle nostalgie del passato o agli sbagli fatti prima, ma avendo il coraggio di andare avanti, vivere anche per una sola notte, prendere una scelta e tenerla stretta, non cercare il domani ma vivere il presente.
E alla fine cosa conta se questo amore rimane segreto (ovvero se finisce oppure è proibito), l'importante è averlo vissuto perché non si può tornare indietro.
E' un inno a vivere la vita, senza pensare troppo a cosa potrebbe succedere, avendo più fiducia in se stessi perché contiamo molto nell'universo, siamo parte di questo mondo e siamo unici.
E quando ci innamoriamo, diamo senso ad ogni essere diverso di questo mondo e diventiamo importanti, anche se lo siamo sempre stati ("ed eri già molto importante").

Il tema della vita dopo la morte visto da un ateo (come sono io).
C'è questo grande dubbio di cosa ci sia, ma anche una grande libertà di credere che la vita sia infinita, o che diventi solo cenere.
Non riesco ad abituarmi all'immagine di Dio per la fragilità delle cose, un attimo ci sei e l'istante dopo sei da un'altra parte.
Non sarò mai sicuro se manterrò la mia identità una volta finito il viaggio, o se sarò in un'altra vita. O solo cenere.
Nella poesia non c'è una critica verso il mondo religioso, bensì c'è una analisi sul sentire o meno la presenza di qualcosa dentro di noi e di relazionarsi con essa. Come una poesia che sconvolge e scalda allo stesso tempo, molto difficile da comprendere, e quindi abituarsi ad essa.

Un testo molto semplice e diretto. Il nostri peggiori nemici siamo noi stessi, non ci sappiamo difendere da noi stessi.
E ci tocca cambiare per fuggire dai nostri valori, dalle nostre vecchie abitudini o perfino dal nostro passato.
Con aria nuova nei polmoni. E magari un sorriso.

Una poesia istantanea, scritta di colpo, senza modificarla in seguito.
Dagli occhi si possono capire tante cose, quanto si ha sofferto, quanto si ha viaggiato e quanto si ha amato.

A volte è meglio cogliere le occasioni piuttosto che non viverle per paura di non essere all'altezza, privarsi di noi stessi, del nostro istinto di amare e di sentirci amati.
Non è vero che innamorarsi è logico ed è sufficiente per donarsi (e perdonarsi) e le insicurezze sono un muro da sorpassare perché ci privano di momenti importanti, anche se ci fanno crescere.
A volte, cogliere un'occasione ... ne vale la pena.

Si può vivere senza qualcosa, senza qualcuno? Si può vivere ... o sopravvivere? Senza... ?
Niente durerà e niente si cancellerà di tutto questo. E tu ... come fai?

Una canzone/poesia che si apre come una lettera di auguri di buon natale, indirizzata verso diversi tipi di personalità differenti, verso l'amore (l'amato e chi ama), verso le persone che soffrono, verso le persone sincere, verso le persone oneste (che sorridono con gli occhi stanchi). Tutto questo compone un disegno così spietato e complicato che è l'intera esistenza, l'essere umano... la vita! La vita è proprio una scommessa, non resta mai la stessa, cambia, muta, si trasforma ... E anche quando la paura vince, una speranza è sempre pronta a risalire. Giusto il tempo degli auguri per un freddo Natale che non consola più come una volta, ci rimangono i rimpianti ed i sogni andati. Ed una speranza che si rinnova e passa di mano in mano a tutti (fino a te) ed anche a chi non ci crede più (perfino a te) e non si ferma mai (oltre te).
Buon Natale a Tutti!

Si tratta di un testo duro e diretto. I lividi sono i segni di botte, di sconfitte, di croci, di cicatrici ... alcuni lividi sono ancora più fastidiosi della botta in sé. E dopotutto, se sono ancora in piedi, se sono pronto a ripartire, se sono pronto a ricominciare (e chissà quanta voglia di cambiare ho dentro di me) lo dirò io. Solo io posso decidere per la mia vita. E lo farò a modo mio. Questo è il concetto.
E soprattutto. Mi dovrò meritare i lividi per le botte che non mi hanno dato (o che non mi hanno saputo dare)? Dovrò guadagnarmi i lividi delle botte che non ho preso? Sono ancora in piedi. E vado avanti. Nonostante i rimpianti.
Il tema è tutto qua. Non è di difficile interpretazione.