Una piccola storiella che intende trattare un paradosso psicologico su cui ho trovato veramente poca documentazione in rete, mi è venuto in mente guardando le scene finali di Mirai Nikki e sta albergando nella mente in attesa di una risposta.
Dato che non ne sto trovando ad ora, ho deciso di esporlo e vedere se qualcuno ha un suggerimento o riesca a darmi uno spunto di risoluzione, anche se credo che alla fine il tutto convergerà in una semplice statistica riguardante la scelta.

Esisteva un confine, un qualcosa che sovrastava questo mondo.
Alcuni lo chiamavano dio, altri demoni, altri nomi gli venivano attribuiti da altre genti.
Tutti ormai credevano che quel qualcosa, quel qualcuno, fosse buono.
Nessuno sacrificava più vite umane, nessun sangue veniva più versato per queste entità,
e ora,
dopo millenni di attese,
quel qualcosa era venuto a prendersi il sangue che gli si doveva.

Piccolo racconto di azione, alcune parti inventate e alcune vere.

Una piccola riflessione, un frammento, o forse un ricordo..
Non so cosa sia.. è dedicato alla ragazza che amo.. anche se non c'è..
Vi auguro buona lettura..

Una storia di un comandante, sul fronte, un comandante delle Stuffen Staffen, le Guardie di Sicurezza del terzo reich.
Eppure un uomo, un uomo con sentimenti, desideri e paure.
Come proseguirà e come si svolgerà la storia..?