Stamattina mi sono svegliata e ho pensato: "Facciamo una raccolta di drabble su ogni personaggio di Pandora!" ed ecco qui il risultato.
Ogni capitolo, una drabble incentrata su un personaggio diverso di Pandora Hearts, che parla delle sue paure, dei suoi desideri, delle sue convinzioni e, naturalmente, della persona da lui più amata. Sì, perchè ognuno di loro non vive per se stesso, ma per veder sorridere la persona amata. Alle volte comiche, altre tragiche, uscirà un bel misto, ma saranno tutte legate dal tema dell'amore e del voler proteggere a costo della propria vita "quella" persona.
Spero vi piaccia, abbiate pietà, sono le mie primissime drabble!!
Lasciate un commento, please! ;)
(se volete leggerne altre o partecipare ad una raccolta di drabble su Pandora, vi consiglio "Message in a Bottle." di _doll, che mi ha dato l'idea, dato che mi ha invitato al suo "tea party". Grazie di cuore!)

Sasha e Kardia: dea e guerriero.
Solo questo?
Per me, assolutamente no.
Questa fic cerca di descrivere, in parte con eventi del Gaiden dello Scorpione e del manga dei Lost Canvas, e in parte con scene del tutto inventate da me, quello che è il legame che unisce questi due personaggi. Un affetto che va oltre la semplice amicizia, perchè... curiosi? Non vi rimane che leggere.
NOTA: Non avendo concluso la lettura dei Lost Canvas (peste e carestia su di me, lo so), non sono certa del finale. Per cui, potreste trovare delle incongruenze con il finale del manga. Spero che sappiate comunque apprezzare.

L'amicizia è uno dei legami più belli e preziosi al mondo. Ma cosa succede se tale sentimento viene ofuscato dall'ombra del dubbio?
Aiko vuole talmente bene a Yuki, da non rendersi conto di quanto la sua insicurezza faccia soffrire l'amica.
Cosa nascondo entrambe all'altra? Di cosa hanno più paura?
In una giornata d'estate, cominciata normalmente, le due ragazze si troveranno a riflettere su se stesse e la loro amicizia. Riusciranno a ritrovarsi o sarà la fine di un legame sincero?
Tratto da una storia vera... la mia! E quella della mia migliore amica.
Non mi rimane che augurarvi buona lettura, sperando di farvi emozionare almeno un poco!

Prequel di “The Secret Recipe For Love”, di cui non è necessaria la lettura.
Come alcuni di voi sanno già, questa è la mia OTP auto-creata preferita. In questa fic, però, ho tentato di descrivere più approfonditamente il legame che unisce questi due cavalieri, Kardia e Manigoldo. Totalmente distaccata dalla mia long fic sui Lost Canvas, ho immaginato un ipotetico primo incontro tra questi due futuri guerrieri, quando ancora erano ragazzini sperduti e in cerca di amicizia. Nel corso degli anni, si vedrà la loro crescita e il maturare di un nuovo sentimento... ma questo, verrà accettato da entrambi?
Tra risate e momenti teneri, allenamenti e incontri segreti durante la notte, una fic che ha la sola pretesa di emozionare il lettore. Spero di riuscirci!

Salve a tutti.
Premetto che questa one-shot è decisamente stupida e sciocca. Parla di me, dei miei sentimenti in particolare. Stranamente non è allegra, ma molto malinconica. Spero che potrete comunque apprezzarla, certo, magari a molti di voi non interesserà, ma se qualcuno di voi si è mai sentito solo, o stupido, o meglio ancora è stato rifiutato, beh, siate i benvenuti.
Parlerò di amore, quello che reputavo vero (ma non ne sono del tutto certa), e che però ho dovuto tranciare di netto con una falce.
Zac.
Non è stato per niente bello.
Oramai avrete capito bene o male di cosa parlo, per il resto, buona lettura.
Siate gentili e non linciatemi per questa storia-sfogo. Merci.

I sentimenti provati, ma mai confessati, di Degel per Seraphina. Cosa sente dentro di sé quando la vede, quando danzano, quando rimembra il loro passato di bambini?
Lasciandomi ispirare dal Gaiden dedicato al cavaliere dell'Acquario del XVIII secolo, una one-shot che ha come unico scopo quello di farvi provare un'emozione, anche piccola, per questa splendida coppia. Ci riuscirò?
[estratto dalla one-shot]:
La vita è strana, ammiriamola insieme fanciulla.
Scoviamo la beatitudine di un tramonto, sospiriamo di sollievo per la nuova alba, stupiamoci di ogni cristallo di neve.
Poiché la vita è unica e preziosa, come un vostro bacio, sperato ma mai giunto.

Albafica dei Pesci, cavaliere, eroe, uomo. Ma prima ancora di ciò, ragazzo, bambino cresciuto troppo in fretta, a causa di un gioco di adulti chiamato Guerra.
I pensieri, dall'infanzia all'adolescenza, fino ai suoi ultimi istanti di vita.
Chi è stato, chi si aspettavano tutti che fosse, e chi, infine, ha scelto di essere. Per se stesso.
Spero che vi piaccia, c'ho messo il cuore nel scriverla!

I pensieri di Manigoldo prima della fine.
Una sequenza di ricordi, a volte confusi, altre volte limpidi come l'acqua di un ruscello. Ricordi felici, tristi, ma reali. E che appartengono solo a lui. A lui e al suo maestro, Sage.
Ho aggiunto alcuni dettagli sull'infanzia di Manigoldo che sono di mia invenzione. Spero che vi piaccia, quello che non sono riuscita a dire io, l'hanno detto le parole di una canzone...
Leave a comment, please! ;)

In attesa del nuovo mirabolante capitolo di "Quando l'amore bussa alla tua porta... puoi solo aprirgli!", ecco a voi una one-shot su Manigoldo e Kardia, coppia che ha fatto impazzire molte ragazze, me e Tsubaki3 in primis! xD
I due cavalieri se la dovrano vedere con l'acerrimo nemico dello Scorpione... la cucina! Ma è davvero il ricettario il vero avversario? Sicuri che non si tratti del granchietto che osserva malizioso il suo amante? Per scoprirlo, immergetevi nei pensieri dei protagonisti! ;)
Ps: e per chi se lo chiedesse, sì: Manigoldo e Kardia sono assolutamente canon!! xD
“Da quando in qua cucini?”
“Da quando, non ti fai un po’ di sani cazzi tuoi?”
Il volto stupito di Manigoldo si era svogliatamente tinto di un leggero disappunto, color orgoglio ferito. Non era certo quella l’accoglienza che sperava di ricevere, considerando il fatto che erano trascorsi parecchi giorni dal loro ultimo incontro.
“Come sei acido.” fu il massimo che riuscì a borbottare.
“Come sei stupido.”
Kardia, come al solito, riuscì a fare di meglio.

Venezia, due ragazzi camminano per le strade secondarie della città, alla ricerca di un gruppo di traditori del Santuario... ma è davvero così?
Prendendo spunto dal Gaiden di Manigoldo, ho scritto questa fic, che può essere vista come uno spezzone della trama originale. Perchè, ammettetelo, quanti di voi sono convinti che Manigoldo abbia seguito alla lettera gli ordini di Sage? xD
Se siete curiosi di scoprire cosa ha in mente il Cancretto, ma soprattutto, che ne sarà del povero Albafica, leggete e commentate, please! ;)
Tratto dal racconto:
“Vorrei tanto sapere come abbiamo fatto ad arrivare a questo.”
“Dai, Alba-chan, sorridi un po’ e abbi fiducia in me! Vedrai che ci divertiremoooooo!!”
Per avvalorare la sua affermazione, Manigoldo buttò giù tutto d’un fiato il boccale che reggeva in mano.
Albafica, seduto di fronte a lui, non poté far altro che coprirsi il volto con le mani e porsi, per l’ennesima volta, l’amletica domanda: ma perchè, perchè gli aveva dato retta?

L'amore è un sentimento complicato e delicato, difficile da comprendere. Quello che unisce Jack e Lacie, si può definire amore? Oppure è devozione? Un passatempo?
In questa one-shot, Lacie deciderà di scoprirlo tramite un gioco per bambini. Il titolo, infatti, si rifà al celebre "Simon dice", in cui bisogna eseguire il comando che Simon dice, appunto.
Spero tanto che la storia vi piaccia e, anche in caso contrario, lasciate un commento, please! =)

Questa fanfic la dedico ai miei compagni di classe, perchè sono loro i protagonisti. Ebbene sì, qui non si parla di sovrannaturale o di fantasie nate nella mia mente, ma di fatti tangibili, reali e, cosa più importante, idioti.
Se siete curiosi di paragonare la vostra classe con la mia o se volete tornare indietro nel tempo, quando eravate stupidi e ignoranti (perchè il vostro unico pensiero era quello di arrivare vivi fino al fine settimana, per giocare con la play contro gli amici), siate i benvenuti!
Attenzione: i contenuti sono altamente comici e demenziali e potrebbero sconvolgere i più delicati di cuore. Alcune battutine potranno sembrarvi offensive o altro, ma vi assicuro che sono pronunciate con il solo scopo di far ridere tutti, anche i diretti interessati. In classe funziona, perciò non scandalizzatevi.
Non mi rimane che augurarvi buon divertimento! ^^

Sophie Barma è la figlia dell'omonimo duca Rufus e alcuni di voi hanno avuto il piacere di conoscerla nella mia fanfiction "Black Raven & White Swan". Ma chi è lei, in realtà? Come è cresciuta? Com'era sua madre Mary? Che rapporto aveva col padre?
In ogni capitolo narrerò episodi autoconclusivi, ambientati in diversi anni di vita della piccola Barma, in cui cercherò di spiegare i legami che la uniscono ai vari personaggi di Pandora Hearts e non (dato che alcuni, come la madre, sono frutto della mia immaginazione). Insomma, il mio intento è quello di farvi divertire e di farvi esclamare: “Oooh! Ma allora è andata così?”
Spero con tutto il cuore che la cosa sia di vostro gradimento!

"Ciao a tutti, mi presento: il mio nome è Alyssa.
Segni particolari... mmhh... dipingo, faccio video demenziali con le amiche, litigo spesso con mamma e poi... mmhh... ah già, quasi dimenticavo: questa non è più la mia vita. Questa era la mia vita, prima dell'incidente. Adesso posso solo tentare di vivere al massimo e sperare che la gente ricordi..."
Così si definirebbe Alyssa, la protagonista della mia storia.
Mi sono impegnata tanto a scriverla, spero vi piaccia! ^^

Fin da piccola ho amato questo mito greco e ora che sono abbastanza grande per comprenderlo, ho deciso di riscriverlo a modo mio. I personaggi sono gli stessi e anche gli eventi narrati per la maggior parte corrispondono, tuttavia ho apportato qualche modifica. Persefone non è una ragazzina sciocca e frivola ed Ade non è lo spaventoso e prepotente essere che tutti dipingono.
Se siete pronti per fare questo viaggio mitico, non mi rimane altro che augurarvi buon viaggio.
Ps: Dedico questa fanfic alla me stessa di sei anni, quando il mondo mi appariva come un continente misterioso da esplorare e conoscere, e quando le favole che mia madre mi raccontava prima di addormentarmi erano per me storia, non leggenda.