Dialogo nonsense tra due voci dello stesso io.

Ognuno dei cinque sensi può essere sostituito dagli altri. Se c'è amore due anime possono guardarsi tenendo gli occhi chiusi, ascoltarsi diventando sorde, parlarsi fingendosi mute, stare insieme senza nemmeno sfiorarsi. Amare è la fusione di queste due anime oltre la soglia dell'infinito, ai confini tra vita e morte.

Ognuno di noi vede e concepisce se stesso in una sorta di amore platonico; è come se l'individuo si sdoppiasse in due anime che si attraggono ma si respingono allo stesso tempo. La prima strofa spiega come si vedono le due anime, la seconda come interagiscono, la terza il loro ricongiungimento.

La mancanza dell'amore porta al cambiamento.

Elogio alle qualità che rapiscono sin dal primo incontro.

Come dalla paura, per la salvezza, nasce il coraggio.

Pur cercando un senso di pienezza specialmente negli altri, non si fa che accumulare vuoto, un insipido nulla.

Un sogno che divente follia, coraggio nel vivere, insieme.

La poesia tratta la tematica del ricordo, in particolare l'attimo in cui il ricordo viene dimenticato.

La poesia è dedicata a mia madre malata di artrite, che con gli anni diventa sempre più fragile.

La poesia fa riferimento al concetto di pace, talvolta opportunista, ideato dagli uomini in contrapposizione alla pace della natura in cui l'uomo stesso è immerso senza nemmeno accorgersene.