The Edge, autore su EFP Fanfiction

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The Edge

Membro dal: 09/10/11
Recensore Master (841 recensioni)

Bazzico sul web da un discreto numero di anni, sono nata nel 1997 in un giorno di festa, se si può dire, e molto spesso la gente si dimentica del mio compleanno. Scrivo da che ne ho memoria, la musica è la mia fonte di ispirazione principale, l'umorismo e il sarcasmo sono il mio tratto distintivo. Mi piacciono le lingue, più sono difficili più mi diverto, adoro cucinare e ho un amore platonico per le papere. Potete trovare i miei racconti, in inglese (e spero presto anche in tedesco) su AO3, Nao_Mullen

Ricominciare a vivere.

Un singhiozzo risuonò nella stanza e in meno di un minuto la figura di Duff comparve sulla porta.
L’uomo si chinò sulla culla e osservò la piccola Grace di appena tre mesi «Amore che succede?» le domandò mentre la prendeva tra le braccia e la annusava «Bene, nessun cambio di pannolino all’orizzonte»

Senso.

«Io sono nato uomo! Sono nato per amare le lady, non per essere trasformato in una di loro!»
« Sei sicuro di quello che dici, cuoco boy?» aveva ribattuto con un sorriso complice Iva.
Sanji aveva fatto un profondo sospiro, l’ennesimo «Sì, accidenti. Sono sicuro di quello che dico!»
«Secondo me è una bugia. C’è qualcosa sotto che non vuoi ammettere neppure a te stesso. Forse sì, sei nato uomo, ma non per quello che credi tu.»

Because cheese is too mainstream

- Ultimo capitolo

E' una sorta di raccolta di tutte le idiozie che la mia mente malata partorisce ogni giorno.
Buona lettura :D

Spiacevoli incidenti

" Eddai ragazzi, dovete credermi! E’ stato solo un incidente." ripeté afflitto Slash rivolgendosi ai compagni. " Certo Hudson, certo." sghignazzò Axl mentre fregava la birra a Steven, che era troppo impegnato a rotolare dal ridere piuttosto che accorgersi del rosso che gli fotteva la bottiglia.
Slash, esasperato, si mise le mani sui fianchi " Capita a tutti di avere dei cali di zuccheri, non siete umani, voi?"

Don't run away

"Ciao"
Izzy si fermò in mezzo al viale contornato da alberi, si guardò attorno ma non vide nessuno.
" Ciao"ripeté la voce.
Izzy si grattò l’orecchio, leggermente indeciso sul da farsi.
Sentendosi decisamente idiota, rispose al saluto "Ciao"

Sole e lucertole impanate

Sole, caldo, relax, acqua, mare, piscina, riposo.
Duff sonnecchiava tranquillo sulla sdraio vicino alla piscina.
Il silenzio, la calma e la tranquillità del posto erano un vero toccasana per il bassista.
All’improvviso, qualcuno di molto piccolo si arrampicò sulle sue gambe e si posò comodamente sul suo petto.

Come ai vecchi tempi

“Pronto un accidente. Ti pare il caso di sbattermi il telefono in faccia e chiudere così la nostra conversazione?” borbottò stizzito Axl dall’altro capo della cornetta.

Auguri Roger!

“Buon compleanno tesoro” esordì Freddie con un sorriso trentadue denti dipinto sul viso.
“Grazie Fred” Roger sorrise e i suoi occhi brillarono quando il cantante gli porse un sacchettino “E’ il mio regalo. Non è nulla di speciale, spero ti piaccia”

Desiderio

“Hey! Sono finite le birre!” esclamò sconvolto il chitarrista riccioluto.
“Bravo Sherlock! Grazie per la tua ovvia deduzione”
Slash si mise le mani sui fianchi “Senti pezzo di carota ambulante, perché non muovi quel culo tondo da sgualdrina che ti ritrovi e non vai al supermercato a prendere della birra?”

Sfide Piratesche

“Villano! Prendi questo e questo ancora! Guai a te se ti rivedo sulla mia rotta!” Slash impugnò una spada di cartone, poggiò il piede sul bracciolo del divano e urlò a gran voce “D’ora in avanti chiamatemi Capitan Slash. Diventerò il Re dei Pirati e conquisterò il mondo!”

You are my best friend

“Beh, c’è spazio per tutti e due, non credi?” obiettò.
L’altro strinse le labbra e dopo un paio di minuti porse la mano a quello che sarebbe diventato il suo migliore amico “Mi chiamo William. William Bailey, ma puoi chiamarmi Bill”
Jeff afferrò la mano e la strinse “Jeffrey Isbell”

L'aereoplano

Solita routine in casa Hudson.
Preciso come un orologio svizzero, il piccolo London piangeva ed urlava a pieni polmoni e informava il mondo del suo stato di veglia.

117°

“Io avrò la mia colazione e non sarà di certo uno stupido elettrodomestico ad impedirmelo.”
Il suddetto elettrodomestico non era delle stesse intenzioni, infatti esplose con poca eleganza.

I know you want me

Slash sorrise ammiccante “Lo so che mi vuoi”.

I need help

Un uomo sedeva solo sulla poltrona imbottita accanto al tavolino.
L'uomo tremava leggermente.
Era arrabbiato con sé stesso

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