Correva da lui.
Non poteva essere morto! Kiku non poteva morire!
Erano passate 2 ore da quando una bomba atomica era stata sganciata sulla città di Nagasaki.
Appena l’aveva saputo, Mei Mei non aveva esitato un solo secondo ad uscire dal suo rifugio e a correre da lui.
Perché gli stavano facendo del male?
Perché quella maledetta guerra non poteva finire?
Perché?!?

Mi sveglio aprendo lentamente gli occhi.
Sveglia perché devi sempre interrompere i miei bei sogni?
Mi alzo pensando subito al tuo viso.
Ho una voglia pazzesca di stringerti subito tra le mie braccia.

Sei un egoista, sai?
Yuki, tu sei davvero un egoista.
Ti diverti forse a calpestare i miei sentimenti?
Ah già, tu non conosci i miei sentimenti.
Tu non sai quello che da tempo provo per te.

Intorno a me c’era solo sangue, morte e distruzione.
Avevo stroncato vite innocenti.
Ero un mostro.
Ma dai miei occhi non trasparivano lacrime.
Quella era la guerra.
Non si poteva piangere i caduti.

“Se morire significa porre fine a tutto questo allora voglio morire”
Un desiderio che non potevo soddisfare.
Ero condannato.
Condannato a quella vita.
Condannato a quella solitudine.
Condannato a quel dolore.

Quando il mio obbiettivo sarebbe stato portato a termine allora sarei potuto morire.
Non m’importava del dolore che avrei potuto infliggere agli altri.
Non m’importava di quante cose avrei potuto perdere.
Non vedevo l’ora di morire.
Ed era la più pura e semplice verità.

“Cosa siamo noi?”
La domanda di mio fratello mi lasciò perplesso.
“Che intendi dire?”
Gli chiesi.
Dee sembrò esitare per qualche secondo
“Non possiamo essere considerati umani perché anche se moriamo poi rinasciamo.
Non possiamo considerarci umani perché al posto del organo chiamato cuore abbiamo un orologio.
Non possiamo considerarci umani perché siamo degli spietati assassini.
Quindi io mi chiedo.
Cosa siamo?”

Piccola One-shot dedicato alla mia migliore amica in versione Toradora ^^

Piccola Fanfiction sui sentimenti che Lovino prova per la sua ragazza Sango ^^

Odiavo quel tuo sorriso che rivolgevi sempre e solo a quel maledetto Crucco.
Odiavo quando gli stavi vicino.
Odiavo quando parlavi di lui.
Odiavo che tu non fossi solo mio.

Piccola fanfiction sui sentimenti e i pensieri di Naruto prima di sapere che in lui era rinchiusa la Volpe a nove code

Ero consapevole che l’Unione Sovietica aveva smesso di esistere.
Ero consapevole che era arrivata la fine.
Ero consapevole che ormai io ero rimasto solo.

Se lo ricordavano bene il loro incontro.
Per tutti e due quel giorno cambiò praticamente tutto nella loro vita.
Erano ad un convegno e fu li che per la prima volta i loro sguardi s’incontrarono.
Da una parte Lovino Vargas: Italiano doc, capelli castani contrassegnati da un ciuffo ribelle e da due bellissimi occhi verdi.
Dall’altra parte Lukas Bondevik: Bellissimo Norvegese dai capelli biondi e dei freddi e solitari occhi di colore viola.
Era bastato un solo sguardo per far creare in loro dei sentimenti che non avevano mai provato nella loro vita.

E se Usui dopo aver salvato Misaki finisse in coma? Come si comporterebbe Misaki?

Come poteva essere innamorato? Non aveva tempo per l'amore, doveva pensare solo al ruolo di militare che ricopriva