"Vuoi dirmi che cazzo hai?" Louis fece per parlare, dirgliene quattro, dirgli di lasciarlo in pace ma invece... chiuse gli occhi e si poggiò sul suo petto.
"Oddio Lou..." "Vuoi sapere che ho?" "Sì, per favore" "Ho che voglio andare a casa. E sai qual'è la cosa brutta?" Harry mandò giù il groppo alla gola. "Quale?" "Che io non ho un posto che posso effettivamente chiamare casa, perchè in casa mia non c'è quell'atmosfera che ti fa sentire al sicuro. E vuoi sapere un'altra cosa?" Si limitò ad annuire. "Che l'unico posto in cui io abbia mai sentito questa atmosfera è fra le tue braccia"

Tentò di togliergli la maglietta ma l'altro lo bloccò, “Harry” Lui lo guardò, non riusciva a capire, poi Louis ammiccò con la testa verso Zayn. In effetti, ora che si ricordava...
Si sporse col busto e arrivò con il viso vicino a quello ambrato dell'anglo-pakistano e gli morse sensualmente il labbro inferiore, quello più sporgente, tentando di avvicinarlo a sé.
Louis sorrise. Ora capiva.
“Che avevi in mente, piccolo diavolo?” Harry sorrise, con ancora il labbro di Zayn fra i denti.
Zayn era più ciuco di quanto sembrasse, o semplicemente era scioccato?
Gli prese la mano e lo attirò verso di loro, lo baciò di nuovo e facendogli schiudere le labbra, fece intrufolare la propria lingua per assaporare la sua, anch'essa desiderosa.
Louis lo conosceva bene, e sapeva che non si sarebbe arreso di fronte a niente. Avrebbe ottenuto ciò che voleva. E ciò che voleva non era poi così irraggiungibile dato che li aveva attirati tutti e due nella stessa stanza. Stava persino pomiciando con entrambi.

“Il nostro amore è come un uccellino”
Diceva sempre April, “E noi possiamo prendercene cura” 

“Malik”Che ci faceva qui a quell’ora? Perché dovevo trovarmelo dappertutto?
“Payne” Disse sfoderando il sorrisetto da ‘mafioso’ per cui mezza scuola già sbavava, tutte quelle dei primi e dei secondi, quelle che svenivano al passaggio di Zayn Malik.
“Bel costumino” Aggiunse ammiccando al mio costume intero, “Simpatico. Che fai qui? È tardi”
“Potrei dirti la stessa identica cosa” “La piscina è aperta agli iscritti a qualsiasi ora, tu sei un semplice studente. Fuori di qua!” Gli intimai indicandogli la porta.

“Penso di non essere mai stata tanto bene con un ragazzo, come con te”
Lui alzò lo sguardo per raggiungere i miei occhi, li scrutò e infine sorrise ampiamente.
“Sai che è lo stesso per me? Oltre a piacermi tantissimo, tu sei anche la mia
migliore amica, e questo è bellissimo secondo me” Non sapevo bene il perché, ma mi riempii di brividi,
e il cuore cominciò ad impazzire, sta volta però era piacevole.
Non avvertivo nessun dolore, e non respiravo, solo per il fatto che c’era lui, lì con me.
                                                     ---
Poggiò la sua fronte sulla mia e abbassò lo sguardo al mio reggiseno a balconcino, 
si morse il labbro e riattaccò con i baci sul collo, ma non c’era più nemmeno un accenno di dolcezza.
Il piacere era troppo forte che mi scappò un sospiro un po’ troppo forte, che fece sorridere scaltramente Harry.
Sei soddisfatto ora eh?
Mi serrai le labbra e strinsi forte gli occhi per contenermi, ma era più forte di me.