Nami portò il bicchiere alla bocca e assaggiò: era dolce, caramellato, ma dal retrogusto floreale e rinfrescante; era inebriante. Un dolce tepore le investì lo stomaco, per poi irradiarsi nel resto del corpo. Le ricordava qualcosa… qualcuno.

| HistoricalAU | RedMoon | Rating Rosso |
Ispirata dal 25 aprile, festa della liberazione.
"Venne colta da un profondo senso di sollievo e non riuscì più a trattenersi. Gli corse incontro, lasciò il cestino e si buttò tra le sue braccia, prendendo possesso precipitosa delle sue labbra e stringendolo convulsamente a sè. Il ragazzo si lasciò travolgere, conscio che non desiderasse altro che essere avvolto dal suo calore, e la circondò con tenerezza."

|ModernAU | RedMoon |RatingRosso |Hot|
"Che Fine era bella Shade lo aveva sempre saputo, ma nelle vesti di una giovane donna in carriera riusciva ad apparire ancora più graziosa. Incrociò il suo sguardo cobalto e l’espressione del viso si addolcì di colpo; gli occhi chiari divennero umidi e, commossa di rivederlo, gli andò incontro con le braccia spalancate. Lui, ancora stordito, si lasciò avvolgere dalle braccia sottili e dall’odore inebriante dei suoi capelli. Respirò profondamente, sicuro di non aver mai sentito un profumo tanto buono."

Dopo anni, la one-shot che vi meritate.
|Fine POV | Shade POV | SuperHot | RedMoon |
"Le guance arrossate e i capelli spettinati ti rendono bello da mozzare il fiato e, in un attimo di consapevolezza, acchiappo il solo pensiero che la mia mente è riuscita a mettere insieme: voglio baciarti, ovunque."

La ciurma del Re dei pirati.
Un Destino annoiato e seccato da alcune affermazioni sentite sulla Sunny.
Rufy e Nami: forse più maturi fisicamente ma ancora poco saggi.
Un contrattempo e una complicanza sotto forma di bambina a creare un po' di scompiglio.
[...] Nami si avvicinò alla piccola, ipnotizzata dalla dolcezza che emanava. Si sdraiò accanto a lei sul letto per osservarla meglio: i capelli neri, radi e sparpagliati ovunque, le guance rosee e morbide e quella bocchina a forma di bocciolo che succhiava imperterrita nel sonno. Era affascinante.[...]

Sanji, appoggiato alla balaustra mentre ammirava l’orizzonte, inspirò profondamente dalla sigaretta: il fumo gli scese lungo l’esofago fino a riempire i polmoni. La nicotina in circolo gli diede per qualche secondo una piacevole sensazione di calore e andò a inghiottire in un flebile velo quel vuoto che percepiva ormai da giorni alla base dello stomaco. Whole Cake Island era stata una meta indesiderata nel loro viaggio e la colpa era solo sua.
SanjiXPudding; RufyXNami; BrookXPanties

Nami guardava ammirata, con una piegatura dolce delle labbra, gli sposi che volteggiavano sulla pista, stretti in un abbraccio impacciato. Un piccolo brivido lungo la schiena le suggerì di essere leggermente invidiosa, lì, sola, ad ammirare l’espressione più alta di quel sentimento che aveva deciso di ripudiare.
Bevve l’ennesimo sorso dal bicchiere di vino che teneva stretto tra le mani. Nei suoi ventiquattro anni di vita, aveva avuto tanti uomini – anche qualche donna - ma mai nessuno era riuscito a farle perdere la testa. Forse, si disse, il destino aveva qualcosa di speciale in serbo per lei o forse era ubriaco come lei quella sera e aveva deciso di prenderla in giro. Eccolo l’unico uomo che, a dispetto di quello che si auto-raccontava per sentirsi meno patetica, l’aveva coinvolta davvero.

Prendete una scrittrice e un noioso lavoro notturno, mischiateli ed avrete una tenera one shot. E' ambientata tra la saga di Zo e quella di WCI. Buon divertimento.
"La musica della festa, le grida dei Visoni, dei Mugiwara e il loro chiacchiericcio concitato erano solo un fastidioso sottofondo quella notte. Perché nel silenzio della foresta, erano gli ansiti e lo schioccare di baci a essere protagonisti."

Diciamocelo, San Valentino non è la festa più bella dell'anno ma ha comunque il suo perchè e riesce a tirare fuori un minimo di romanticismo anche al più impensabile dei personaggi.
Dal testo: "Nami dopo anni di palpitazioni di cuore e disperazione per essersi innamorata di un cretino simile, si era decisa a dichiararsi. E quale giorno era meglio di San Valentino?"

Lasciare soli un branco di uomini decisamente stravaganti e ubriachi non è mai buona cosa, soprattutto se questi appartendono alla Ciurma di Cappello di Paglia. Tra discorsi filosofici ed incontri ambigui scopriremo cosa succede in una notte qualsiasi sulla nave più famosa del Grande Blue.
"- E se l’One Piece fosse una metafora? –
Quella semplice domanda pronunciata dalle labbra sottili del cuoco di bordo, aveva ghiacciato i componenti maschili della ciurma, caduti da una buona mezzora in un silenzio contemplativo. Ogni tanto si sentivano un “bah!”, un “ahimè!” e un “oibò!”, accompagnati dal costante borbottio di stomaco del capitano. "

Una giornata come le altre sulla Sunny ma Nami, per via di un piccolo imprevisto, rivive ricordi poco piacevoli del suo passato. Fortunatamente, ad affrontare tutti questo, non è sola.
One Shot di 588 parole.

Con il caldo di questa estate, anche un pirata esperto, che ambisce a diventare persino il re dei pirati, rischia di prendersi un colpo di sole. E le allucinazioni, i sogni che ne nascono possono avere dell'assurdo.
"Il suono di quelle risate gli fece torcere lo stomaco dimenticando per un momento la fame: aveva la sensazione di conoscerle ma il suo intuito gli suggeriva che c'era qualcosa che non andava."

"- Ti sei mai chiesto cosa succederà dopo? - "
Un momento di confidenza notturno tra Nami e Rufy sul ponte della Sunny.
456 parole

Ambientata tra la saga di Amazon Lily e quella di Impel Down:
" Lui era l’uomo che l’avrebbe sposata, con cui avrebbe avuto dei figli e solcato i mari in mille avventure: la Principessa serpente e il Re dei pirati avrebbero fatto tremare dalla paura ogni singola persona al solo essere nominati. Ora, però, in questo scenario si aggiungeva una sinistra ombra che incombeva sulla loro felicità di coppia."

"Forse Boa Hancock aveva letto negli occhi di Nami la sua disperazione e voleva ferirla; forse, invece, era solo un modo per metterla alla prova, ma mai parole furono più vere e letali. Una cieca rabbia rese le gote della rossa ancora più porpora rispetto al solo calore del bagno e decise di contraccambiare. Dopotutto, pensò, sentirsi un topo non faceva per lei: c'era un motivo se la chiamavano gatta ladra e non si sarebbe fatta intimorire da uno sciocco serpente. "
Boa Hancock e Nami, seprente e gatto, si scontrano in una battaglia di parole taglienti e sguardi: chi verrà sottomessa alla legge del più forte?