Katherine Walker, costretta dai genitori viene mandata ad un college di Bradford.

Mancava un giorno al mio diciottesimo compleanno, avrei dovuto organizzarre un mega party con tutti i miei amici, ma non ero il tipo da party dicaimo.
Per me diventare maggiorenni non era poi chissà ché, era solo uno stupido numero che determinava la mia crescita.
- ciao Allyson, ehm..... domani vieni a casa mia? - ecco Niall, il mio migliore amico, era l'unico con cui potevo confidarmi e sentirmi me stessa.
Non risposi.
- Allyson? allora? vorrei stare un pò con te, compi 18 anni! devi almeno festeggiare con qualcuno.... - mi sorrise, ma quanto poteva essere dolce?

*FLASHBACK*
- SAI CHE C'E'? SEI SOLO UNO STUPIDO MONTATO! - urlai furiosa
Justin mi guardò dispiaciuto - scusa... io non volevo -
- NON VOLEVI? NON VOLEVI SNOBBARMI DAVANI A QUELLE PERSONE? -
Justin guardò l'asfalto - sono miei amici! e comunque si, non volevo -
Lo guardai con le lacrime agli occhi - se non volevi non lo facevi, ora ti apsetterai che io ti creda, ma sai che ti dico?
sei cambiato, non sei più il Justin di una volta -
Anche Justin aveva gli occhi lucidi, ma non fece neanche in tempo a parlare perché cominciai a correre verso casa.
*FINE FLASHBACK*
Accesi la radio 'LA NUOVA POP STAR CHE HA SPOPOLATO IN TUTTO IL MONDO DOMANI COMPIE 18 ANNI! E NON ABBIAMO L'ONORE
DI AVERLO QUI IN STUDIO'

DAL PRIMO CAPITOLO:
Joe sospirò - sono qui per dirti che è stata quella ragazza a baciarmi, io mi sono subito scansato -
Scossi la testa - non ti credo -
Joe abbassò il capo per poi guardarmi dritto negli occhi - come puoi non credermi? io ti amo -
A quel punto il mio cuore ebbe un tonfo, aveva detto che mi amava?
- d...d...davvero? - balbettai
Annuì con la testa - si ti amo più della mia vita -
L'abbracciai forte, nion sapendo cosa dire.
Mi diede un bacio, ma era diverso dagli altri, era con più passione, con più amore.

Ed ecco che la campanella era suonaa per segnare l'inizio di un'altra giornata scolastica d'inferno.
Io odiavo quella maledetta scuola, ma mia madre mi costringeva ad andarci quindi... ero del tutto obbligata.
Entrai nella mia aula, e mi sedetti nel mio banco, dove poco dopo si sedette accanto a me
Zayn Malik, era un bel ragazzo, ma aveva l'aria da 'snob'.
- Ciao Kat - mi disse sorridendomi
- non chiamarmi Kat! il mio nome è K-A-T-H-Y, kathy! chiaro? - risposi acida
PER SAPERE IL RESTO DOVRETE LEGGERE LA STORIA... ;)